07-06-2016

Biennale 2016. Il Cile va “Controcorriente”

Santiago del Cile,

Scuola, metropolitana, Biennale di Venezia,

contemporaneo,

Mostra, Biennale di Venezia,

La 15a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia vede tante risposte al tema Reporting Form The Front.



  1. Blog
  2. News
  3. Biennale 2016. Il Cile va “Controcorriente”

Biennale 2016. Il Cile va “Controcorriente” La 15a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia vede tante risposte al tema Reporting Form The Front. Il Cile, alla sua terza partecipazione, va controcorrente e parla dei suoi paesaggi rurali.



Anche se la maggior parte della popolazione mondiale a breve vivrà nei grandi centri urbani, nelle cosiddette megacittà, non bisogna perdere di vista chi continua a vivere in campagna e a sostentare la popolazione urbana, grazie al proprio lavoro di contadino. 

Così il padiglione Cile si dedica alle realtà rurali e decentrate rispetto a Santiago de Chile, la cui “Région metropolitana” conta ben 6 Mio. di abitanti, quindi oltre un terzo della popolazione cilena di 18 Mio. di persone. 
La proposta del team curatoriale, composto da Juan Román e José Luis Uribe, esplora così un fronte interno, dove le pratiche architettoniche sviluppate in dialogo e in scambio con la popolazione locale possono diventare un importante mezzo per un miglioramento complessivo delle condizioni di vita delle comunità locali.

Il contenuto del padiglione cileno parte dal lavoro degli studenti della Scuola di Architettura di Talca, città del Cile centrale sulla Panamericana in mezzo a una pianura fertile e dedita ai frutteti e alla viticoltura. Questi hanno concepito, finanziato, progettato e realizzato piccoli progetti architettonici per conseguire il loro diploma di Laurea in Architettura, e tutti inseriti nel contesto rurale. Costruzioni fatte con risorse recuperabili dagli scarti dei lavori agricoli e dei materiali locali. Qui facilmente reperibili attraverso un processo di riuso creativo che si riscontra anche nell'allestimento del padiglione stesso. 

Allora nella sala dell'Arsenale queste creazioni vengono proposte come eleganti e leggeri modelli in tessuto-non-tessuto bianco adagiate su lamiere arrugginite, provenienti dai tetti caduti in quella zona durante il devastante terremoto del 2010. Il tutto accompagnato da video girati in loco, al fine di comprendere il contesto di questi piccoli nuovi landmark, in quanto da un lato hanno coinvolto la popolazione e dall'altra sono dei punti di riferimenti dello spirito del luogo. 

Un esempio: le cornici di Cesar Verdugo, poste in un luogo solitamente utilizzato come discarica, che inquadrano porzioni di paesaggio, rendendolo così qualcosa di speciale anche per gli abitanti e inducendoli a rispettarlo. O ancora l'installazione di Ximena Cáceres, una specie di Stonehenge contemporaneo che vuole restituire la sacralità alla campagna.



Il padiglione cileno è decisamente Controcorriente, ma riporta l'attenzione alla campagna quale base per il nostro futuro; e lo fa con quell'eleganza e semplicità tipica di tanta architettura di questo stato latinoamericano.

Christiane Bürklein

15a Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
dal 28 Maggio al 27 Novembre 2016
Arsenale, Venezia
Curatori: Juan Román, José Luis Uribe
Commissario del padiglione: Cristóbal Molina (Consiglio Nazionale della Cultura e delle Arti del Cile).
Architetti: Felipe Aranda, Ximena Cáceres, Claudio Castillo, Ximena Céspedes, Gabriel Garrido, Carolina Guerra, Juan Francisco Inostroza, Yasna Monsalve, Felipe Muñoz, Daniel Prieto, Javier Rodríguez, Jonnattan Silva, Carolina Solis, Tanya Vera, Cesar Verdugo.
Immagini: Interni del padiglione: Cristobál Palma - Opere e paesaggi diritti degli autori e courtesy of Sutton PR

×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature