06-12-2023

Il nuovo sistema di metropolitana leggera di Montreal, il Réseau Express Métropolitain

Lemay, Perkins + Will Architecture, Bisson Fortin,

Adrien Williams,

Montreal, Canada,

Infrastrutture,

Ricerca, Masterplan,

Il design innovativo delle stazioni della REM annuncia un'era di trasformazione per il paesaggio urbano di Montreal. Componente importante del Réseau express métropolitain (REM), la linea inaugurale Rive-Sud, realizzata dal consorzio Lemay, Bisson Fortin e Perkins&Will, riflette l'impegno per un trasporto pubblico sostenibile quale simbolo della riqualificazione della città canadese.



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Il nuovo sistema di metropolitana leggera di Montreal, il Réseau Express Métropolitain La metropolitana di Montreal è il primo sistema di trasporto rapido del Canada ed è riconosciuta come un'opera pionieristica nella storia dei trasporti del Paese. La sua inaugurazione nel 1966 ha segnato una pietra miliare, mostrando Montreal come una città che abbraccia soluzioni di trasporto pubblico moderne ed efficienti. In questa tradizione si inserisce il progetto della REM, il Réseau Express Métropolitain, destinata a diventare una delle metropolitane leggere automatizzate più lunghe del mondo, espandendo la rete della città di ben 67 chilometri. Il progetto del consorzio costituito degli studi Lemay, Bisson Fortin e Perkins&Will per quattro delle cinque stazioni REM, si estende per oltre 15 km e offre un'anticipazione del futuro sistema REM a 26 stazioni. 



Il loro design versatile e modulare incarna in modo lungimirante l'impegno di Montreal nei confronti delle infrastrutture urbane sostenibili, fungendo da porte d'accesso a una città più ecologica con stazioni accessibili, luminose, aperte e sensibili all'ambiente, circondate da paesaggi e piazze d'ingresso dal design accattivante. Ogni stazione ha un'identità locale distintiva, che fonde elementi architettonici, paesaggistici, interni e di design urbano.
Alexis Légaré, architetto e responsabile della progettazione presso Lemay, esprime l'entusiasmo per il design unico delle stazioni REM, sottolineando il loro ruolo nel generare in modo efficiente un'infrastruttura urbana sostenibile, ben accolte da parte delle comunità che servono in quanto consapevoli del ruolo importante del trasporto pubblico per il futuro della mobilità sostenibile.
Integrate nell'ambiente circostante, le stazioni REM utilizzano una serie standardizzata di componenti modulari adattabili, che garantiscono funzionalità e adattabilità ottimali. Le stazioni sono in grado di superare senza problemi le sfide geografiche, dai cavalcavia delle autostrade all'immersione nel sottosuolo, allineandosi con i sistemi di trasporto della città.



Indipendentemente dalla loro ubicazione, le stazioni mantengono qualità che arricchiscono il contesto urbano e migliorano l’esperienza degli utenti: forme aperte piene di luce naturale, uso prominente del legno e forti linee verticali e orizzontali che evocano un senso di movimento. La trasparenza del vetro migliora la vista, sia all'interno che all'esterno, e contribuisce a rafforzare il senso di sicurezza.
Spiega Christian Bisson, partner principale di Bisson Fortin: „Le stazioni REM non sono semplici fermate, ma punti di partenza per lo sviluppo urbano e incubatori di possibilità che trasformeranno le opzioni di mobilità urbana in modo straordinario“.



Incorporando strategie sostenibili come la gestione dell'acqua piovana e la vegetazione per ridurre gli effetti dell'isola di calore, l’architettura del paesaggio delle stazioni, realizzata da Lemay, supporta la biodiversità del sito, una questione sempre più impellente. Le piazze pubbliche, i percorsi multiuso e gli ingressi delle stazioni si collegano senza soluzione di continuità con i quartieri circostanti. Una proposta che favorisce l'integrazione della comunità grazie alla facilita di accesso e promuove la salute e il benessere dei cittadini e delle aree circostanti. 



"Questo progetto si basa sulla ricca tradizione di progetti infrastrutturali iconici che hanno caratterizzato il passato di Montreal, offrendo allo stesso tempo una nuova visione verso un futuro più sostenibile", conclude Duff Balmer, design principal di Perkins&Will, con chiaro riferimento a Habitat, la grande mostra tematica dell'Esposizione Universale di Montreal del 1967. Evento che ha portato alla realizzazione di Habitat 67 di Moshe Safdie, una visione dell'edilizia urbana che utilizza la tecnologia della costruzione prefabbricata o alla Biosfera di Buckminster Fuller, per citare solo due landmark della città canadese, la prima „UNESCO City of Design“ del Nordamerica. Anche oltre 50 anni dopo, la voglia di innovazione rimane!

Christiane Bürklein

Architecture: Lemay, Bisson Fortin, Perkins&Will Consortium
Landscape architecture: Lemay
Location: Montreal, Canada
Year: 2023
Images: Adrien Williams

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