21-07-2021
In our Home, Padiglione Albania alla 17a Biennale di Architettura
Fiona Mali, Irola Andoni, Malvina Ferra, Rudina Breçani,
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In Our Home - On Neighbours and Togetherness è il progetto che rappresenta l'Albania alla 17a Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia, alla sua 6a partecipazione. Il team curatoriale, composto dalle quattro giovani architette Fiona Mali, Irola Andoni, Malvina Ferra, e Rudina Breçani si focalizza su uno dei temi cruciali nella nostra esistenza, ovvero il vicinato.
Il vicinato è un legame sociale importante in quanto praticamente ogni essere umano vive accanto a un altro essere umano, specialmente nelle città dalla crescente densità di popolazione.
Si tratta di un legame molto personale e dipende dalla disponibilità di ognuno a comunicare con un estraneo. Ma non un estraneo qualsiasi, ci spiegano le curatrici: “un estraneo che ha molto in comune con noi, un estraneo che vive a pochi passi da noi. Insieme a questi estranei, diamo forma all'identità dei nostri condomini, dei nostri quartieri, della nostra città. A seconda di questo legame, la nostra percezione della vita nella nostra casa può cambiare completamente.” Un’esperienza che chiunque abbia avuto dei vicini possa comprendere, nel bene e nel male.
Da qui nasce l’idea di tradurre il concetto in un’installazione che riprende la casa tradizionale albanese che era incentrata su una stanza. Si trattava del soggiorno (dhoma e pritjes), usato per condividere il tempo con persone che non erano membri della famiglia ma spesso i vicini. Uno spazio dedicato alla socializzazione con gli altri.
In questo senso, il Padiglione Albanese segue lo schema di molte altre mostre della Biennale 2021, cioè scavare nel passato per affrontare il futuro: perché conoscere i nostri vicini non è la norma? perché non viviamo più in case aperte? qual è il ruolo dell'architettura nel favorire il vicinato?
In Our Home - On Neighbours and Togetherness cerca di rispondere a queste domande nel tentativo di vedere l'architettura come elemento cruciale nell'incoraggiare o scoraggiare la vicinanza. Lo fa attraverso i contributi di esperti in urbanistica, progettazione architettonica, sociologia, antropologia urbana, filosofia e giornalismo. E ovviamente con l’installazione stessa nell’Arsenale, tanto semplice quanto efficace.
Si tratta di tre appartamenti astratti che non solo condividono le pareti evidenti, ma segretamente uno spazio che può prendere vita solo se i vicini sono disposti ad entrare e a dare un significato all’ambiente, che può sempre cambiare, a seconda dei vicini e delle loro emozioni ed umori.
Gli interni degli appartamenti diventano l'esterno del padiglione e marcano visivamente un ambiente domestico familiare, che ad un'ulteriore osservazione allude al tipico appartamento albanese della fine del XX secolo. Al centro troviamo la stanza mistica evocata, dove possono confrontarsi con il vicinato.
Così facendo, e nella convinzione che la qualità della nostra vita futura insieme dipende prima di tutto dalla nostra coscienza collettiva, il padiglione albanese cerca di portare simbolicamente all'attenzione ciò o chi potrebbe trovarsi al di là delle mura del nostro appartamento. Perché è così che vivremo insieme.
Christiane Bürklein
Albanian Pavilion at the 17th International Architecture Exhibition, La Biennale di Venezia
In Our Home - On Neighbours and Togetherness
Commissioner: Elva Margariti, Minister of Culture of the Republic of Albania
Curators/Exhibitors: Fiona Mali, Irola Andoni, Malvina Ferra, Rudina Breçani
22 May - 23 November 2021
Arsenale, Venice, Italy
Images: Courtesy La Biennale - Andrea Avezzù
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