Merkurhuset a Göteborg di OLSSON LYCKEFORS tra presente e passato

Nel mondo dell'architettura svedese, gli incarichi per la progettazione di nuovi edifici di rilievo nei centri cittadini sono relativamente rari. Gli interventi contemporanei nelle aree del centro sono spesso accolti con scetticismo, dato il significato storico e gli sforzi di conservazione di questi spazi urbani. Tuttavia, ci sono delle eccezioni, e uno di questi progetti eccezionali è il nuovo edificio Merkurhuset di Göteborg, progettato dal rinomato studio di architettura svedese Olsson Lyckefors.
Göteborg, la seconda città più grande della Svezia, vanta un ricco patrimonio architettonico di cui fa parte anche il vecchio Merkurhuset del 1897, una struttura imponente e la più antica del molo di Skeppsbron. L’edificio progettato dall'architetto svedese Ernst Kruger mostra uno stile rinascimentale composto da una varietà di materiali diversi, tra cui legno, stucco, granito e pietra calcarea, creando così un gioiello eclettico dalla bellissima facciata rosa, tanto da essere finita nel blog di design, „Accidentally Wes Anderson“. Nei primi anni del 1900, l'edificio fu acquistato dalla compagnia di navigazione svedese Svenska Lloyd. Oggi, il Merkurhuset rimane un complesso di uffici che conserva una designazione Q1, che lo identifica come un pezzo di architettura storicamente significativo, protetto dalla demolizione. 



Questo excursus storico spiega le regole stringenti che gli architetti di Olsson Lyckefors dovevano seguire e anche la sfida progettuale nel trovare una soluzione che rispondesse al delicato rapporto tra modernità e tradizione in loco. Il sito stesso, dalla forma irregolare, in combinazione con le restrizioni in altezza del piano regolatore, hanno influenzato in modo significativo il progetto. Si vede in particolare modo nell'ultimo piano la cui parete esterna vetrata presenta un’angolazione tipo tetto a falda.



Un cenno alla storia dell'architettura si può notare nell'ispirazione del progetto di Olsson Lyckefors all'iconico Inland Steel Building di SOM a Chicago, che staccava i sistemi verticali dalle piante orizzontali. In Merkurhuset, le scale e i pozzi degli ascensori sono stati posizionati strategicamente ad ogni estremità dell'edificio, ottimizzando la pianta aperta degli uffici. Le strutture verticali hanno assunto la forma di cilindri in muratura costruiti con mattoni danesi di Flensburg, rendendo omaggio alla vicina centrale termica Rosenlundsverket e alle finestre a bovindo arrotondate della vecchia Merkurhuset.
Il design degli interni è stato realizzato in collaborazione con l’utente della nuova architettura, l'agenzia pubblicitaria Forsman & Bodenfors. Si ispira all'estetica degli edifici industriali, concentrandosi sui materiali puliti e sulla semplicità visiva. Il concetto di arredamento rende persino omaggio al design minimalista di Donald Judd, con strutture geometriche in legno che fungono da sedute e tavoli. Il legno di faggio è stato scelto intenzionalmente come materiale principale per i mobili e i componenti interni, facendo una dichiarazione coraggiosa a favore di questo materiale robusto ed esteticamente piacevole, ma spesso trascurato nel mondo dei mobili.



Il nuovo edificio per ufficio Merkurhuset di Olsson Lyckefors è una testimonianza delle possibilità che emergono quando architetti, clienti e contesti storici convergono. È un'aggiunta contemporanea al tessuto architettonico di Göteborg, che colma il divario tra il ricco patrimonio della città e il suo futuro in continua evoluzione. Non a caso lo studio ha ricevuto proprio per questo progetto il Kasper Salin Prize, il più antico e prestigioso premio di architettura in Svezia.

Christiane Bürklein

Progetto: Olsson Lyckefors
Luogo: Göteborg, Svezia
Anno: 2023
Immagini: Mikael Olsson e Erik Lefvander