The Best of Livegreenblog 2020 Recupero e trasformazione

“New ideas need old buildings” scrisse nel 1961Jane Jacobs nel suo libro The Death and Life of Great American Cities. Non ci vogliamo qui soffermare su quello che è diventato forse il testo più influente in merito al funzionamento e ai fallimenti delle città, ispirando generazioni di urbanisti e attivisti, ma sull’importanza delle preesistenze e del loro recupero architettonico. Perché ogni trasformazione al posto di una nuova costruzione abbassa l’impatto ambientale.
Tra i molti progetti presentati nell’arco del 2020, di seguito segnaliamo i nostri best of.
A Madrid troviamo MO de Movimiento, uno spazio per il tempo libero che nasce dalla trasformazione dell’ex Teatro Espronceda e parte della vecchia sede della EFE News Agency di Madrid. Si tratta di un’iniziativa di Proyectos Conscientes a opera di Javier Antequera e Felipe Turell in collaborazione con il designer spagnolo Lucas Muñoz (Eindhoven/Madrid) e un team multidisciplinare, a cui si è aggiunta la curatela di Gonzalo Machado e Mafalda Muñoz. Un gruppo che ha rivitalizzato un’architettura nel centro di Madrid, situata in una posizione strategica, attraverso il riuso degli spazi e dei materiali della preesistenza.
Un recupero di altro genere è quello realizzato dagli architetti di LUO Studio a Yuanheguan, nella provincia di Hubei in Cina. Si tratta di un nuovo centro comunitario in cui sono state riutilizzate le fondamenta abbandonate e le colonne in cemento di un progetto residenziale mai completato. Un intervento all’insegna del recupero architettonico e urbano che ha risparmiato tempo e denaro, evitando inoltre di dover smantellare un possibile “eco-mostro”. 
In risposta alle mutate esigenze qualche volta gli architetti hanno una seconda possibilità di intervento su un loro progetto per recuperarlo e trasformarlo. Così è successo a Parigi, dove lo studio francese Arte Charpentier Architectes ha firmato, con SHIFT, la riqualificazione di un edificio per uffici che avevano costruito all'inizio degli anni Novanta del Novecento. Reinventando gli usi e gli spazi lavorativi in una preesistenza, gli architetti hanno dato forma a una transizione architettonica ed ecologica, in grado di mirare alla doppia certificazione BREEAM "Excellent" e HQE™ “Exceptional”.
Gli architetti dello studio Taller General, in Ecuador, invece hanno lavorato su progetti di trasformazione e recupero in contesti piccoli e complessi. Escenario Alterno 02 è l’adattamento di uno spazio di 28m2 in un vecchio palazzo del centro storico di Quito, il quale ora funziona sia come spazio abitativo minimo per una o due persone, sia come prototipo replicabile da chi non è un costruttore.
Nuove esigenze esigono anche nuove soluzioni, pure nel contesto del tempo libero. Così lo studio di architettura statunitense Wittman Estes ha realizzato Aldo Beach House, il recupero di una casa sull’Hood Channel, nello stato di Washington, costruita negli anni ’40 del secolo scorso. La vecchia struttura ora si presenta come una casa multigenerazionale che ha raddoppiato la sua area abitabile per accogliere una grande famiglia.
Indipendentemente dalla scala degli interventi, fra quelli qui proposti si può vedere come la sfida della preesistenza produca opere di grande impatto estetico e, soprattutto, dall’impatto ambientale decisamente limitato.

Christiane Bürklein

Progetti:
https://www.floornature.com/blog/mo-de-movimiento-masterful-makeover-madrid-15699/
https://www.floornature.com/blog/luo-studio-community-centre-yuanheguan-15423/
https://www.floornature.com/blog/shift-sustainable-rehabilitation-arte-charpentier-architecte-15854/
https://www.floornature.com/blog/escenario-alterno-02-taller-general-adaptive-sustainable-pro-15843/
https://www.floornature.com/blog/wittman-estes-refashioning-holiday-home-15810/