Marra Marra Shack di Leopold Banchini Architects in Australia

Per capire l’essenza dell’ultimo progetto dello studio di architettura Leopold Banchini, noto per i suoi lavori che si distinguono per una forte connotazione materica, bisogna approfondire la storia del luogo in cui si inserisce il rifugio Marra Marra Shack.
Marra Marra Creek è un luogo favoloso per evadere, staccare la spina e riconnettersi con la natura, ubicato alla foce del fiume Dyirabun (Hawkesbury), non lontano da Sydney. Circondato dal Parco Nazionale di Marramarra, questa enclave è accessibile esclusivamente via imbarcazioni, con l’alta marea, dai tempi del Capitano Cook, ovvero il 1778, quando era ancora popolato dagli aborigeni Darug. Nulla è cambiato in tal senso, anche se nel frattempo tutto è cambiato. 
Gli inglesi colonizzarono il territorio australiano, costruendo una rete di strade e linee elettriche, i cui pali erano realizzati con alcuni dei migliori legni duri locali. In seguito, questi furono lentamente sostituiti da pali in acciaio, lasciando comunque un patrimonio di legname ancora utilizzabile dai posteri.
Così, facendo delle analisi sul luogo, gli architetti dello studio Leopold Banchini hanno optato per materiali facilmente reperibili, a basso impatto ambientale, privilegiando quelli di provenienza locale. Per questo motivo Marra Marra Shack è interamente costruita in legno. Solo le facciate laterali sono rivestite con sottili lastre di fibrocemento resistente al fuoco. 
Gli architetti hanno quindi usato dei pilastri in legno, ricavati dai menzionati pali elettrici di 200 anni fa, dando una nuova vita al legname Ironbark (Eucalyptus crebra). Mentre il legname Spotted Gum (Corymbia maculata), che cresce nella regione di Darug, è stato impiegato per le travi del soffitto e del pavimento. I dettagli e i mobili sono stati realizzati invece con legno di trementina (Syncarpia glomulifera) riutilizzato, proveniente dal vecchio molo sulle rive del torrente Dyirabun, costruito a suo tempo dai coloni. Infine, le fondamenta sono state ancorate alla roccia arenaria sottostante. Una soluzione che evita la necessità di pesanti inserimenti in cemento, riducendo così al minimo l'impatto sul sito, nonché il numero di artigiani e macchinari necessari durante il processo di costruzione. 
La posizione “off-grid” della località impone però un’autarchia all’abitazione, così sul tetto si trovano dei pannelli solari e vi viene pure raccolta l’acqua piovana per essere immagazzinata, rendendo la casa completamente autosufficiente.
Strutturalmente Marra Marra Shack si presenta con una sezione longitudinale a gradini, la cui rigorosa griglia strutturale risponde al sito in forte pendenza. 
Dal punto di vista degli interni, l'abitazione è interamente incentrata su di un'unica grande finestra rivolta a nord e orientata verso la riva del vicino torrente, fungendo da fulcro della composizione architettonica. Divisa a metà, può essere sollevata grazie a dei contrappesi, favorendo un intenso dialogo visivo con il paesaggio naturale, il quale diventa in questo modo parte integrante del tranquillo spazio interno, a sua volta rivestito in legno e dall’atmosfera vagamente marinaresca. Inoltre, due piccole stanze si aprono su di un patio protetto dalla natura selvaggia che circonda l'edificio e, chiaramente, non poteva mancare una terrazza sul tetto abitabile, in grado di regalare una vista spettacolare sulle chiome degli alberi.
Con Marra Marra Shack, Leopold Banchini Architects conferma ancora una volta la sua grande sensibilità al luogo e al massimo rispetto delle diverse culture che danno forma al genius loci. Risultato: un’architettura leggiadra e armoniosa.

Christiane Bürklein

Project: Leopold Banchini Architects
Location: Marra Marra Creek, Berowra, in New South Wales
Year: 2022
Images: Rory Gardiner