29-04-2022

Torre Fara, un’architettura razionalista recuperata a regola d’arte a Chiavari

Camillo Nardi Greco con Lorenzo Castella, Pinna Viardo Architetti,

Gianluca Giordano,

Chiavari, Italy,

Hotel, Appartamenti, Housing,

Recupero,

La città di Chiavari, nella Riviera del Levante ligure, può vantarsi della riqualificazione in chiave contemporanea e sostenibile di un’opera pubblica degli anni Trenta del Novecento. L’architetto Enrico Pinna ne ha progettato la rinascita, voluta da una cordata di cinque imprenditori e realizzata da una dozzina di aziende, tutte liguri. La riqualificazione comprende anche la passeggiata sul mare, ricavata dall'intervento di recupero dell'area dell'ex colonia Fara.



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Torre Fara, un’architettura razionalista recuperata a regola d’arte a Chiavari "Un caso studio di recupero del patrimonio architettonico moderno”, così si può definire la rinascita dell'ex colonia Fara, a Chiavari in Italia. Si tratta di un edificio a torre, realizzato negli anni Trenta del Novecento su progetto dell’ingegnere Camillo Nardi Greco (1887-1968), in collaborazione con l’architetto Lorenzo Castello. Inaugurata nel 1935 poteva ospitare per la vacanza al mare sul Golfo del Tigullio 400 bambini. L’edificio si compone di due volumi. Un corpo inferiore orizzontale, dall’impronta complessiva di 1300 metri quadrati, su cui svetta un volume verticale arrotondato alto 49 metri. 
Dopo la sua breve carriera quale colonia, nel secondo dopoguerra Torre Fara è stata oggetto di diverse manomissioni per nuove destinazioni d’uso, ma negli anni Ottanta del secolo scorso fu abbandonata, nonostante la posizione davvero unica con una vista che spazia da Portofino a Punta Manara. 
Per arrivare al risultato odierno ci sono voluti alcuni anni, sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio della Liguria, la quale ha seguito le campionature delle colorazioni, il restauro e le reintegrazioni operate sulle aeropitture che abbellivano la struttura originale. La sua è stata soprattutto una storia travagliata ma a lieto fine, tra aste andate a vuoto, occupazioni abusive e cordate d’acquisto fallite per infine arrivare, con il benestare del comune di Chiavari, a una proposta privata di cinque imprenditori del Tigullio. Un investimento molto importante di quasi 30 milioni di euro, con una ricaduta positiva sul territorio, in quanto tutti i lavori sono stati eseguiti da aziende locali, facendo così lavorare maestranze locali e privilegiando materiali di provenienza regionale. Il tutto su progetto dell’architetto Enrico Pinna, dello studio Pinna Viardo Architetti di Genova, noto per i recuperi del moderno, dell’architetta Sonja Serventi e del geometra Alessio Gotelli di Chiavari.
Una scelta sostenibile su scala sociale, quella effettuata, che si è spinta oltre, sempre a firma dell’architetto Enrico Pinna, riqualificando anche la passeggiata sul mare di via Preli a favore della cittadinanza che ora ne può usufruirne senza barriere. Non a caso, già durante i lavori, la società Fara aveva organizzato tre eventi per i cittadini, tra cui nel 2018 Le giornate futuriste alla Fara, al fine di condividere gli obiettivi e le esperienze del cantiere. Questo poiché per Chiavari la torre funge da totem urbano, “una cattedrale laica che raccoglie l’attenzione”, come sostiene l’architetto Pinna. 
Con la riqualificazione dell’ex colonia Fara per questa architettura futurista è iniziata una nuova vita. Ora al piano terra e il primo piano si trova il Grand Hotel Torre Fara, con nell’emiciclo centrale, dalla vista mozzafiato, un ristorante.Mentre al piano terra troviamo oltre alla spa e un auditorium il bar con dehors nel parco. Mentre nei restanti nove piani sono stati realizzati 18 appartamenti, con un massimo di 2 per piano, come richiesto dalla Soprintendenza.
Parlando con i progettisti, il direttore dei lavori Alessio Gotelli e il capo cantiere Enrico Basso, si comprende quanta attenzione sia stata dedicata a questo recupero. Iniziando dai materiali storicamente accertati nella loro collocazione originale, come l’ardesia e il travertino, la finitura a spessore in facciata, tipo ‘cocciopesto’, per arrivare ad alcuni mobili d’epoca, restaurati e forniti dall’Atelier Costa, o le nuove pergole sulle terrazze, quale mediazione tra costruito e paesaggio, nella migliore tradizione del movimento moderno. Ma non sarebbe un intervento in un edificio di impronta futurista se non guardasse anche al futuro dei dettagli tecnici. Una scelta doverosa per la sostenibilità ambientale, ottenuta inserendo un impianto geotermico, che rende Torre Fara indipendente da combustibili fossili, domotica di ultima generazione e isolamenti che non intaccano il suo aspetto, tanto da pregiarsi della classe energetica A. Quasi una rarità per il recupero di un edificio razionalista vecchio di 80 anni, ma che ora è godibile in tutto il suo splendore, anche solo attraverso gli scatti dal fotografo di architettura Gianluca Giordano.

Christiane Bürklein

Progetto: Pinna Viardo Architetti - Genova 
architetto Sonja Serventi – Chiavari 
geometra Alessio Gotelli - Chiavari 
Struttura: ing. Salvatore Cantarella - studio Edilconsulting - Chiavari 
Impianti: ing. Alberto Sanguineti, arch. Luca Conti Repetto - studio Inartech - Chiavari 
Direzione Lavori: geometra Alessio Gotelli - Chiavari
Capo Cantiere: Enrico Basso - Chiavari
Costruttore: Edilido srl - Chiavari
Arredamento storico: Atelier Costa
Cliente: Società Fara Srl
Luogo: Chiavari, Italy
Anno: 2015-2022
Fotografie: Gianluca Giordano


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