22-03-2021

Alpex, come realizzare un centro culturale da una preesistenza

Atelier Archiplein,

Aurélien Poulat,

Scionzier, France,

Cultural Center,

Recupero,

A Scionzier, nella regione Rodano-Alpi, Atelier Archiplein ha firmato l’estensione e conversione di una vecchia fabbrica in un centro culturale. Il progetto è parte di un piano generale più ampio, pensato per rinnovare e rivitalizzare il cuore della città.



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Alpex, come realizzare un centro culturale da una preesistenza Da pochi giorni il premio Pritzker, più noto come il Nobel dell’architettura (link news Agnese), è stato assegnato allo studio francese Lacaton Vassal, poiché aderisce al precetto del “non demolire mai” in quanto "la trasformazione è l'opportunità di fare di più e meglio con ciò che già esiste, evitando così lo spreco di risorse. Il progetto di Atelier Archiplein, con sedi a Ginevra e Shanghai, per il nuovo centro culturale della città di Scionzier nelle Alpi francesi, denominato Alpex, risponde allo stesso approccio progettuale. 
L’intervento, sviluppato insieme agli scenografi di MAW, prende le mosse da una vecchia fabbrica di viti costruita nel 1913 e ubicata vicino al municipio del paese. Il progetto nel suo insieme è riuscito a valorizzare il patrimonio costruito attraverso la completa ristrutturazione dell'edificio principale, la realizzazione di un ampliamento e quella di un nuovo portico d'ingresso, composto da un massiccio colonnato in pietra. Durante la lavorazione, una diagnosi dettagliata del patrimonio ha rivelato una tavolozza di colori originale, associata al passato storico dell’edificio, che negli anni era andata perduta. Sfumature di verde, rosso e giallo che sono state ripristinate per la grande gioia dei residenti. 
Grazie alla conversione in facciata principale di quella a timpano della struttura industriale originaria, gli architetti ne hanno rivalutato la posizione nel tessuto urbano. In effetti, ora l’edificio chiude una piazza di nuova costruzione, rivendicandone il nuovo ruolo pubblico, a sua volta sottolineato dal già citato portico d'ingresso a colonnato in pietra di Hauteville di provenienza locale. Proprio la pietra di Hauteville, infatti, assume un ruolo fondamentale nei progetti di Atelier Archiplein, in quanto estratta a meno di 100 km da Scionzier. In particolare, il suo inserimento in questo progetto riflette l'impegno degli architetti nell’utilizzare, quando possibile, materiali naturali e di provenienza locale. Il centro culturale Alpex segna così l'ultimo contributo a una serie di costruzioni in pietra massiccia presenti nella regione e in cui a sua volta, negli ultimi anni, Atelier Archiplein è coinvolto.
In più, per poter adempire alle nuove funzioni quale centro culturale, il solo recupero della preesistenza non bastava, così, oltre al colonnato, gli architetti hanno progettato un’estensione. Questa, scorrendo lungo l'intera lunghezza della struttura, formalmente diventa la continuazione del colonnato e ospita una sala espositiva temporanea. 
Il Centro Culturale Alpex di Atelier Archiplein, in collaborazione con MAW, è l’esempio perfetto di un approccio progettuale attento e rispettoso, sia della storia locale che del nostro pianeta. Un’opera che incarna perfettamente il pensiero dello studio vincitore del premio Pritzker, perché la stessa Anna Lacaton sostiene che: “la demolizione è una decisione di facilità e a breve termine. È uno spreco di molte cose: uno spreco di energia, uno spreco di materiale e uno spreco di storia.” E di tutto questo nella cittadina di Scionzier erano ben consapevoli, quando nel 2019 hanno dato il via al progetto di trasformazione della vecchia fabbrica nell’ambito del piano generale di rinnovamento e rivitalizzazione del loro cuore urbano.

Christiane Bürklein

Project: Atelier Archiplein with MAW
Location: Scionzier, France
Year: 2019-2021
Images: Aurélien Poulat

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