07-06-2022

Haz Arquitectura, come costruire bene per la comunità

Haz Arquitectura,

Adrià Goula, José Hevia,

Barcellona, Spagna,

Edifici Pubblici, Salute & Benessere,

Legno,

economia circolare,

Una sapiente combinazione tra impatto positivo per la comunità locale e ridotto footprint ambientale, questo è il nuovo Trinitat Vella Centre for Community Life alle porte di Barcellona su progetto dello studio Haz Arquitectura. L’architettura passiva è il primo elemento di un complesso pubblico con funzioni socio-sanitarie e culturali.



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Haz Arquitectura, come costruire bene per la comunità Nou Barris e Sant Andreu sono due quartieri densamente popolati situati all'estremo nord di Barcellona. Entrambi fortemente segnati dalla rapida espansione negli anni ’50 e ’60 quali quartieri popolari, ora vedono delle trasformazioni, sostenute dai movimenti associativi dei residenti, volti al miglioramento delle condizioni degli abitanti.
In questo contesto s’inserisce il progetto del Centro per la Vita Comunitaria di Trinitat Vella, il nuovo complesso multifunzionale del quartiere come parte di un polo di strutture comunitarie per i quartieri di Sant Andreu e Nou Barris. Sarà realizzato nei prossimi anni e comprenderà anche alloggi comunitari e case per giovani e anziani. Nasce, così leggiamo nella nota stampa degli architetti Manuel Sánchez-Villanueva e Carol Beuter di Haz Arquitectura, autori del centro, “da una proposta innovativa progettata con uno spirito collaborativo per consentire alla popolazione locale e agli agenti sociali del quartiere di esprimersi.”
Trattandosi del primo tassello di un nuovo complesso, Haz Arquitectura ha voluto proporre un edificio che potesse dialogare con le future aggiunte, senza pregiudicare nulla, scegliendo quindi un linguaggio formale semplice e quasi astratto per il volume che si affaccia sulla futura piazza. L’edificio si articola attorno a due cortili coperti che servono per l’illuminazione e la ventilazione naturale dei spazi di circolazione che connettono i quattro piani del centro con i suoi 2.300 metri quadrati di superficie utilizzabile.
Al piano terra troviamo la reception, la mensa e un ampio ingresso che funge da foyer per la sala conferenza e può ospitare mostre e altre attività. Il primo piano è dedicato al Punto di Informazione e Attenzione per le Donne e altri servizi sociali. Nel resto dei piani ci sono gli uffici e gli spazi per gli enti locali e le associazioni.
Quello che colpisce è soprattutto la scelta materica: per ridurre al minimo l’impronta di carbonio del nuovo centro, il materiale prevalente della costruzione è il legno. Come spiegano gli architetti di Haz Arquitectura, ci sono stati varie ragioni per la loro decisione, ma sicuramente l’aspetto estetico è stato molto importante. Considerato la posizione in un contesto difficile, in un punto periferico, vicino a uno degli snodi di traffico più trafficati della zona, hanno ”ritenuto che il comfort trasmesso e fornito dal legno avrebbe dato calore al volume.” A questo si aggiungono i vantaggi del legno in termini di energia e di impatto ambientale, “poiché il legno consente all'edificio di assorbire CO2 per tutta la sua vita utile,” spiegano i progettisti. Nell’ambito delle soluzioni passive, gli architetti hanno approfittato del terreno liberato dallo scavo della collina per interrare i tubi attraverso i quali circola l'aria pulita prima di erigere l’edificio. Una soluzione che permette all'aria di essere temperata dal sottosuolo per poi essere rilasciata nei due cortili coperti, che funzionano come grandi condotti d’aria: “Si tratta di aria pulita, fresca in estate o calda in inverno, in linea con un'antica tradizione mediterranea. Poiché l'aria è sufficientemente confortevole, circa 17 o 18ºC tutto l'anno, il dispendio energetico per la climatizzazione è molto basso. Solo nei giorni più caldi dell'inverno o dell'estate è necessario trattarla leggermente per raggiungere una temperatura confortevole.” L’impianto fotovoltaico sul tetto genera 60.000W di energia elettrica all'anno, per un consumo della struttura molto vicino allo zero.
Trinitat Vella Centre for Community Life di Haz Arquitectura si propone come modello per le architetture comunitarie, dove l’attenzione all’ambiente va di pari passo alle esigenze della comunità, offrendo spazi dall’atmosfera piacevole, un segnale importante nei confronti degli utenti, che si sentono valorizzati.

Christiane Bürklein

Project: Haz Arquitectura
Location: Barcelona, Spain
Year: 2022
Images: Adrià Goula, José Hevia

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