19-07-2022
Josep Ferrando Architecture e Gallego Arquitectura, trasformazione di un carcere a Reus
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In questa categoria virtuosa rientra l’ultimo lavoro dello studio Josep Ferrando Architecture in collaborazione con Gallego Arquitectura. Si tratta di “una trasformazione nella trasformazione”, come scrive Josep Ferrando in una nota stampa. Il Centro Sociale El Roser si trova nell'edificio dell'ex carcere di Reus, un edificio classificato come BCIL (Bene Culturale di Interesse Locale) e iscritto nell'Inventario del Patrimonio Architettonico della Catalogna. L’idea della committenza era di creare un nuovo centro sociale, ovvero un rifugio per i senzatetto, una mensa per i poveri e uno spazio comunitario. In pratica, si volevano concentrare tutti i servizi sociali della città, la prima struttura completa di questo tipo a Reus.
La storia dell’edificio inizia come carcere, nel 1929, per poi essere trasformato in una scuola nel 1979, servendo questo scopo fino al 2013. Da qui nasce la volontà di “realizzare un progetto in cui i diversi strati temporanei dialogano tra loro.” In pratica, si è trattato di selezionare e valorizzare i vari gesti architettonici precedenti per iscrivere l’architettura nel tempo. Come dice Ferrando: “Il progetto rispetta e recupera l'edificio originale, scoprendo la sua struttura e la tipologia costruttiva dell'epoca, finora nascosta, con l'intenzione di evocare un'immagine di austerità.” In questo senso, aiutano le scelte materiche, dove l’intervento contemporaneo è chiaramente leggibile grazie ad una maggiore leggerezza. In primis gli elementi trasparenti, che inondano gli ambienti interni di una bellissima luce naturale, regalando a quello che un tempo erano degli spazi angusti un nuovo respiro.
Una delle sfide maggiori per Josep Ferrando Architecture e Gallego Arquitectura stava nell’aprire e rendere permeabile una struttura che era nato proprio con lo scopo opposto. Così, gli architetti hanno creato nuove aperture trasversali nella pianta ad “H” del complesso, ripensando i percorsi all’interno dell’edificio e aprendolo al dialogo con il contesto urbano.
Per raggiungere l’obiettivo, i progettisti hanno eliminato il muro che limitava il cortile del penitenziario, creando al suo posto invece uno spazio pubblico condiviso. La vecchia linea di demarcazione viene richiamata da una sottile struttura in acciaio, dove la conservazione del vecchio portale monumentale rappresenta il legame con la storia quasi centenario di questo luogo che ora è ritornato in possesso della città. Perché grazie a questa piazza urbana i cittadini si possono avvicinare ad una porzione di città prima “off limits” e integrarla nella proprio quotidianità. Una soluzione formale di grande eleganza che toglie eventuali inibizioni, in quanto chi si rivolge adesso al nuovo Centro Sociale El Roser ha bisogno di essere accolto nella maniera più facile possibile. In totale, il centro può ospitare ad ora 16 persone ma è in via di sviluppo.
Il progetto della trasformazione dell'ex carcere di Reus, che si vede molto bene in questo time lapseha riscosso non solo il successo presso la cittadinanza e le persone ivi accolte, ma anche della giuria dei Premi FAD, che l’hanno inserito tra i finalisti della categoria Architettura.
Christiane Bürklein
Project: Josep Ferrando Architecture, Gallego Arquitectura
Location: Reus, Spain
Year: 2022
Images: Adrià Goula