La Biennale di Venezia dei comunicatori

Grande attesa per la Biennale di Architettura 2016 che apre le porte il 28 Maggio 2016. Noi saremo presenti durante la preview per la stampa per condividere le prime impressioni di un evento che si annuncia come la Biennale dei comunicatori.



Uno spot che una grande marca del Fai-da-te tedesco ha fatto per il padiglione Germania, quello curato dal team del DAM (Deutsches Architekturmuseum Frankfurt) con Peter Cochola Schmal e sicuramente uno dei più attesi alla 15° Biennale di Architettura di Venezia. Un connubio che è un esempio di comunicazione dell'architettura atta a raggiungere un pubblico sempre più vasto, in particolare se si pensa al titolo della partecipazione tedesca 2016: “Making Heimat” (Heimat è quella parola tedesca intraducibile che significa casa, ma in senso più ampio del termine di luogo dove uno si sente a casa). La Germania si confronta così con la tematica dei rifugiati e della loro accoglienza, superando la semplice sistemazione, al fine di creare nuovi punti di riferimento sia per chi arriva che per chi vive sul posto. 





Vediamo così in questo esempio una prova tangibile della webcreativity applicata dai comunicatori, infatti questi ultimi sono riusciti a rielaborare una tematica difficile e controversa, rendendola invece di facile lettura e condivisibile pure all'altro geografico altro da me, ovvero a un pubblico privo di conoscenze specifiche in architettura. Un cambiamento che mostra come sia possibile parlare di architettura anche senza passare da quell'aura di inavvicinabilità spesso associata a questo evento internazionale.



Infatti questa edizione della Biennale di Architettura di Venezia da subito ha tracciato una nuova strada maestra, quella dell'architettura per tutti, partendo dalla scelta di un direttore quale Alejandro Aravena, premio Pritzker dopo il suo incarico, e dal titolo provocatorio “Reporting from the Front”. 



Allora cosa è oggi un fronte? A ben vedere di fronti ce ne sono tantissimi e tutti stanno stuzzicando l'ingegno dei paesi partecipanti tra i Giardini, l'Arsenale e gli eventi collaterali. Infatti in questi giorni stanno uscendo vincitori morali delle preview della Biennale di Venezia coloro che stanno dando forma a risposte in grado di causare uno shift nella percezione dell'architettura, grazie a una comunicazione molto più vicina a chi veramente si confronta giornalmente con il mondo costruito: i cittadini.





Non a caso abbiamo già presentato “The Pool”, padiglione Australia, il quale usa un luogo di incontro, come la piscina, per allargare il tema dell'architettura in maniera quasi ludica, raccogliendo testimonianze da parte di sportivi e artisti. Inoltre non è affatto casuale che da poche settimane un comunicatore come Jan Knikker sia stato nominato partner dello studio MVRDV.



Noi come Floornature, portale di comunicazione dell'architettura notiamo con grande piacere che mai come quest'anno La Biennale di Venezia stia superando un nuovo fronte, ovvero quello della comunicazione. La creatività quindi ora supera il mero progetto architettonico per allargarsi a un progetto più ampio che comprende la diffusione e condivisione dei contenuti, anche fuori dalla stretta cerchi degli addetti ai lavori. Perché solo se l'architettura viene percepita - e la percezione avviene, che ci piaccia o meno, attraverso il web ed i suoi media – come bene comune, allora potrà veramente diventare la promotrice di un cambiamento per un futuro possibile.

Christiane Bürklein

15° Biennale di Venezia
dal 28 maggio al 27 novembre 2016
Immagini: Gianluca Giordano
Link: The Pool - Austraiia, Jan Knikker, Nordic Pavilion 2016