15-09-2022

TOVA casa stampata 3D in terra locale di IAAC

IAAC,

Gregori Civera,

Barcellona, Spagna,

Housing,

Terra cruda,

Ricerca,

L'Istituto di Architettura Avanzata della Catalogna (IAAC) presenta il primo immobile costruito in Spagna con la terra e una stampante 3D. Questo edificio, realizzato con la stampante 3D architettonica Crane WASP, mostra nuovi modi di affrontare le sfide sociali e ambientali del futuro, attraverso i vari programmi di istruzione e ricerca dello IAAC.



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TOVA casa stampata 3D in terra locale di IAAC I nostri lettori ricorderanno TECLA, l’architettura realizzata a inizio 2021 da MCA Mario Cucinella Architects con una stampante 3D sviluppata da WASP (link), utilizzando come materia prima delle terre locali. Ora vi è un nuovo esempio che sfrutta questa tecnologia, ovvero TOVA un prototipo che troviamo presso le strutture dei laboratori di Valldaura alla periferia di Barcellona. 
Il progetto è stato sviluppato dal team di studenti e ricercatori del programma post-laurea 3D Printing Architecture (3dPA) dell'Institute for Advanced Architecture of Catalonia (IAAC), nonché la prima costruzione architettonica in Spagna di questo tipo.
Un po’ ovunque nel mondo si stanno cercando delle soluzioni progettuali e tecnologiche che possano minimizzare l’impatto ambientale delle costruzioni e anche IAAC, quale centro di ricerca, formazione, produzione e comunicazione con sede a Barcellona, si dedica al tema. Nei suoi 17 anni di attività il suo obiettivo è stato quello di immaginare l'habitat futuro della nostra società e di costruirlo nel presente.
Una fra le soluzioni più interessanti è stata quella di unirsi all’azienda WASP, in quanto sta sviluppando delle stampanti 3D in grado di utilizzare dei materiali poveri e onnipresenti come la terra che, con qualche aggiunta, diventano l’elemento base per stampare degli edifici. Da questa sinergia è nato il progetto TOVA che combina l'architettura vernacolare in terra con la tecnologia di stampa 3D su larga scala. Vediamolo nel dettaglio. 
TOVA è stato studiato per le condizioni climatiche del Mediterraneo e presenta un volume compatto, al fine di proteggere dal freddo in inverno, ma al tempo stesso espandibile durante le altre tre stagioni dell’anno. Le pareti hanno un’intercapedine che consente il flusso d'aria e quindi l’isolamento, proprio per evitare la perdita di calore in inverno e proteggere dalla radiazione solare in estate. 
È però qui doveroso sottolineare che si tratta di un progetto a emissioni di carbonio pari quasi a zero, la cui costruzione ha richiesto solo sette settimane senza produrre rifiuti. Il tutto grazie all’uso della stampante 3D architettonica Crane WASP e materiali a km zero, cioè la terra del luogo mescolata con additivi ed enzimi. Questi ultimi utilizzati per garantire l'integrità strutturale e l'elasticità delle materie necessarie per la stampa 3D. Le fondamenta sono in geopolimero e il tetto in legno, mentre un rivestimento impermeabile, creato sulla base di materie prime estratte dall'aloe e dall'albume dell’uovo, garantiscono la resistenza agli agenti atmosferici.
In generale si tratta quindi di ricerche molto interessanti, in quanto la stampa 3D (o manifattura additiva) è un ottimo esempio di edilizia a km zero, poiché i lavori di costruzione possono essere realizzati al 100% con materiali e manodopera locali. 
Chiaramente qualche punto interrogativo rimane. Infatti, pur prestandosi a una costruzione veloce delle abitazioni, volendo pure customizzate, questa tecnologia richiede dei macchinari che devono essere trasportati in sito, richiedendo un grande dispendio di energia elettrica. E poiché spesso si parla di costruzioni 3D in risposta a disastri naturali, per fornire velocemente nuove case, questa potrebbe non essere disponibile. 
A prescindere da queste domande, il prototipo TOVA, sviluppato dagli studenti e ricercatori dello IAAC con WASP a Valldaura, ha permesso ai giovani architetti e accademici di indagare il futuro dell'edilizia ed esplorare le possibilità della stampa 3D in questo settore.

Christiane Bürklein

Project: IACC with WASP
Location: Valldaura Labs, Barcelona, Spain
Year: 2022
Images: © Gregori Civera

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