17-10-2019

Architettura industriale a Rotterdam, l’acquedotto

Gianluca Giordano,

Rotterdam,

Salute & Benessere, Housing, Ristrutturazione, Edifici Pubblici, Community Center,

Rotterdam è la Mecca per gli amanti dell’architettura contemporanea, in quanto ricca di importanti edifici e icone architettoniche. Ma la città olandese nasconde anche dei tesori ben più vecchi, grandi esempi di architettura industriale, tra cui l’acquedotto De Esch, trasformato negli anni ’70 in zona residenziale.



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Architettura industriale a Rotterdam, l’acquedotto Il centro della città di Rotterdam, in gran parte distrutta nel 1940, è un mosaico di stili architettonici, in cui si trovano icone della scuola di architettura modernista olandese di Nieuwe Bouwen, le quali si affiancano alle caratteristiche architetture della ricostruzione postbellica avvenuta negli anni '60, '70 e '80. Questi edifici storici oggi dialogano allegramente con i grattacieli ipermoderni e i landmark urbani costruiti negli ultimi decenni, come ad esempio l’Erasmusbrug di UNStudio e la Markthal di MVRDV. Un vero paradiso, quindi, per gli amanti dell’architettura. 
Ma, attenzione, anche fuori dal centro cittadino si trovano delle gemme architettoniche, come l'acquedotto per l'acqua potabile di Rotterdam (DWL) del 1873, un complesso sull'Oude Plantage e in linea con la strada Honingerdijk, quindi oltre i limiti della Rotterdam comunemente conosciuta.
In questo complesso, progettato dall'architetto Van der Tak, l'acqua del fiume veniva depurata in due grandi bacini di decantazione e quattro filtranti più piccoli. Una torre d'acqua rotonda, alta 48 metri, con un serbatoio di 1000 m3 nella parte superiore, caratterizza ancora oggi questa struttura, mostrandosi come una bella mescolanza di stili tra romanico, neorinascimentale e moresco.
Dopo lo spostamento dell’acquedotto DWL da questo areale, nel 1977, il sito è stato trasformato in zona residenziale, diventando uno dei primi esempi di riutilizzo dell'architettura industriale nei Paesi Bassi. In questa riconversione però alcuni edifici esistenti sono stati mantenuti e adattati a una nuova funzione. Ad esempio, il centro commerciale di quartiere con una bella sala da ballo si trova nella stazione di pompaggio; lo studio medico nella casa del direttore; la menzionata torre dell'acqua contiene un ristorante, case e uffici; mentre uno degli edifici dell'officina è diventato un teatro (padiglione 4). In più due edifici, a filtro rapido, sono stati trasformati in case per i giovani e un terzo è diventato uno studio di architettura. 
A completare il nuovo impianto, lungo l'Abram van Rijckevorselweg, è stato realizzato un edificio residenziale di forma allungata che funge da barriera contro il rumore del traffico della vicina strada a scorrimento veloce. Molta attenzione è stata inoltre dedicata anche ai piano terra con giardino, in quanto una fila di ville urbane si trova in parte su di uno stagno, il che mantiene una certa distanza dalla monumentale striscia storica centrale aperta sul fiume. Insomma, una zona verde che crea un collegamento con il polder De Esch, un parco aperto sull’acqua. 
In conclusione, la combinazione di vecchi edifici monumentali e infrastrutture più prettamente tecniche, completata con nuovi edifici, ha dato a questa zona residenziale di Rotterdam una qualità spaziale senza precedenti. 
La bellezza di questo riuso possiamo ammirarla, in questo caso, attraverso le immagini dal fotografo d’architettura Gianluca Giordano che, come di sua prassi, si distingue per l’approccio rispettoso delle architetture industriali, donando loro una particolare dignità.

Christiane Bürklein

Progetto originale: Van der Tak
Recupero: Ad van der Steur
Luogo: Rotterdam, NL
Anno: dal 1873 ongoing
Immagini: Gianluca Giordano

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