04-10-2023

MIDBARIUM, una fusione tra brutalismo e sostenibilità

Lerman Architects,

Nimrod Levy,

Architettura e Cultura,

Cemento,

Nel cuore dell'arido deserto del Negev in Israel, a Be'er Sheva, si erige MIDBARIUM, conosciuto anche come The Jack, Joseph & Morton Mandell Animal Park. Questo progetto architettonico, guidato dallo studio A. Lerman Architects, non è solo un contenitore iconico che racconta del mondo animale locale ma una testimonianza del design sostenibile in armonia con la natura.



  1. Blog
  2. Architettura Sostenibile
  3. MIDBARIUM, una fusione tra brutalismo e sostenibilità

MIDBARIUM, una fusione tra brutalismo e sostenibilità Il MIDBARIUM, nome derivato dalla parola ebraica 'MIDBAR', che significa deserto, è un esempio accattivante di architettura sostenibile che si integra perfettamente con l'ambiente desertico che caratterizza Be’er Sheva. La città con oltre 200mila abitanti, situata a 108 chilometri a sud di Tel Aviv, è ricca di storia e viene anche chiamata la „Capitale del Deserto“ in quanto confina con il deserto Negev. Dai tempi biblici alle sfide della modernità, è stata testimone di molteplici trasformazioni diventando una testimonianza di resilienza e adattabilità.
Il boom demografico degli anni '50, innescato dalla formazione dello Stato di Israele, ha spinto Be'er Sheva in un periodo di rapida crescita e cambiamento. Quello che un tempo era un modesto avamposto militare di 4.000 persone è presto sbocciato in una fiorente conurbazione nel cuore del deserto del Negev e, come altre città israeliane, divenne una tela per architetti desiderosi di esplorare nuove dimensioni della vita urbana, ispirandosi al modernismo visionario di Le Corbusier.



The Jack, Joseph & Morton Mandell Animal Park si inserisce quindi in un contesto storico e geografico fortemente caratterizzante e la nuova architettura sviluppata da un team multidisciplinare di esperti israeliani e stranieri con A. Lerman Architects responsabile del progetto architettonico ne tiene conto nella creazione di uno spazio che vuole promuovere la consapevolezza ambientale, celebrando al contempo la biodiversità unica del deserto.
Il legame con il territorio e la sua storia architettonica si evince già dall'ingresso del MIDBARIUM che si presenta come un esempio sorprendente di design ponderato e radicato nella tradizione locale. Realizzato in cemento grezzo da un lato si rifa al patrimonio brutalista della città, mentre dall’altro evoca le iconiche strutture a tenda storicamente utilizzate dagli abitanti del deserto, i beduini. Con un'impressionante superficie di 1.800 metri quadrati, il pergolato in cemento offre un luogo fresca e ombreggiata per accogliere i visitatori.



La tettoia celebra la maestria dell'ingegnere edile Rafi Bat, noto per aver firmato alcune delle architetture brutaliste più iconiche di Beer Sheva degli anni '60: il Municipio e la Biblioteca Universitaria. Però, anziché enfatizzare la massa e il peso dell’edificio, la tettoia d'ingresso si distingue per un'intricata griglia di travi che crea un gioco di luci e ombre, definendo i confini dello spazio pubblico per eventi sottostante. Il tutto crea un impatto visivo leggere e accattivante dell’area sottostante che comprende passerelle interconnesse, chioschi, servizi essenziali, un negozio, un anfiteatro versatile, aree di seduta e punti di informazioni. Questi elementi sono posizionati strategicamente vicino agli ingressi e alle uscite del parco.
In linea con la filosofia dello studio A. Lerman Architects, guidato da Asaf Lerman, già autori del National Museum di Gerusalemme e della Mandel School della Hebrew University, il MIDBARIUM diventa un altro esempio per la loro progettazione sostenibile



Importante in questo senso è il fatto che la nuova architettura non si affida al solito sistema di  aria condizionata ad alta intensità energetica, ma propone soluzioni passive che partono da uno studio attento che ha permesso, attraverso stretti passaggi che fungono da canali de vento, di fa fluire l'aria del deserto nell'edificio adiacente di 1200 metri quadrati. Questo sistema di ventilazione ecologico non solo riduce il consumo energetico, ma migliora anche la connessione tra il parco e la città. Come spiega l’architetto Asaf Lerman: “Il nostro obiettivo progettuale è stato quello di integrare perfettamente le conoscenze vernacolari con l'eredità concreta delle icone architettoniche più importanti della città. Crediamo che questa combinazione unica crei un ambiente distintivo. Eliminando la barriera dell'aria condizionata, l'aria del deserto viene accolta, stabilendo un nuovo e coraggioso legame con la città“. 

Christiane Bürklein

Project: A. Lerman Architects
Principal architect: Asaf Lerman
Project architects: Edo Zigelboim & Alexandra Koshnareva
Landscape design: Zur-Wolf Landscape Architects
Location: Be'er Sheva, Israel
Year: 2023
Images: Nimrod Levy

×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature