Villa Timmerman di Andreas Lyckefors e Josefine Wikholm

Confessiamo di avere un debole per le case che gli architetti progettano per sé stessi. Questi edifici raccontano molto della filosofia progettuale degli autori e mostrano cosa sia veramente importante per loro. In questo caso presentiamo quella realizzata dalla coppia Andreas Lyckefors e Josefine Wikholm dello studio Bornstein Lyckefors Architects, fondato nel 2012.
Villa Timmerman si erige ad Aksim, popolare sobborgo residenziale della città di Göteborg, sviluppatosi negli anni Sessanta del Novecento. Un denso contesto suburbano in cui gli architetti hanno acquistato un lotto di terreno a uso residenziale su un pendio, rivolto a sud-ovest verso il mare. Qui hanno costruito una casa bifamiliare, di cui una parte ha parzialmente finanziato il progetto.
Un’abitazione che nasce dall’attento studio del contesto, dando forma a una struttura le cui due metà godono degli stessi benefici, come il sole del mattino, di mezzogiorno e della sera. In breve, su una terrazza o balcone, durante le ore di luce giorno, c’è sempre il sole. 
Raccontano gli architetti in una nota stampa che un'altra sfida per Villa Timmerman, “era quella di creare qualità su tutti i piani, dato che la casa si trova su un pendio.” Il passaggio della luce ha quindi influito sul layout della pianta e la distribuzione delle aperture. Raccontano ancora che: “le scale sul retro della casa, con grandi finestre e tetti di vetro, permettono una buona quantità di luce in profondità al piano terra e bilanciano le grandi sezioni di vetro sul livello del mezzanino. Il risultato è che la luce arriva da tre direzioni anche a livello del terreno.” La doppia altezza del soffitto con le luci provenienti dalle aperture aiutano infatti a creare ambienti illuminati anche nei giorni nuvolosi, grazie a un intelligente utilizzo della luce naturale.
Altro aspetto importante di questo progetto è stato quello di creare due metà che si adattassero alle esigenze in continuo divenire delle famiglie. Perché come crescono i figli, cambiano pure le necessità spaziali. In effetti, dalla prima infanzia si arriva a un crescente bisogno di privacy, motivo per cui il duo progettuale ha collocato le camere da letto e i servizi igienici su tutti i piani. “I bambini piccoli possono dormire vicino ai loro genitori, mentre i bambini più grandi, gli adolescenti o gli ospiti possono vivere sul proprio piano con toilette e il proprio soggiorno”, spiegano Andreas Lyckefors e Josefine Wikholm. Sicuramente una soluzione inusuale che rompe con la netta divisione tra zone giorno e notte.
Infine, la casa è costruita interamente in legno, con un telaio prefabbricato montato in loco. La facciata di legno scuro è stata trattata con catrame di legno, in una miscela di pigmento nero e marrone, risultando di un colore nero più caldo, ricco di pigmento e nelle diverse situazioni di luce cangiante. Sul rivestimento esterno in legno, tre griglie di nervature diagonali e verticali servono da protezione extra contro la radiazione solare e quale strato protettivo per la pioggia. Il tetto in pannelli di legno catramati invece incorpora dei pannelli solari, montati elegantemente senza soluzione di continuità.
Villa Timmerman è un esempio virtuoso di casa bifamiliare, dove le due unità di 179 metri quadrati di superficie abitabili, possono essere vissute come parti indipendenti, ma in stretta relazione con il paesaggio e la luce che illumina gli ambienti. Alcuni di questi, in particolare, con delle nicchie divano realizzate su misura, creando un’atmosfera serena. In definitiva, una casa aperta ai cambiamenti fisiologici degli utenti.

Christiane Bürklein

Project: https://bornsteinlyckefors.se/ - Andreas Lyckefors and Josefine Wikholm
Location: Askim, Gothenburg, Sweden
Year: 2020
Images: Kalle Sanner