29-07-2016

Il Versilia tema del workshop The City and the Water

Materiali:Pietra,

È partita la International Summer School “The City and the Water” organizzata dal DESTeC Dipartimento di Ingegneria dell’Energia dei Sistemi del Territorio e delle Costruzioni, Università di Pisa, la Fondazione Terre Medicee e il CAV (Centro Arti Visive di Pietrasanta), che quest'anno indaga il territorio segnato dal fiume Versilia.

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Siamo nel pieno dello svolgimento del workshop “The City and the Water”, una collaborazione tra il DESTeC, i Comuni di Seravezza, Forte dei Marmi, Montignoso, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Dietro al titolo “Michelangelo and the historical land intervention”, sotto la direzione scientifica ed artistica di Andre Dekker, membro del collettivo artistico olandese Observatorium (link), si nasconde un'indagine sul fiume Versilia, la cui presenza ha reso possibile lo sfruttamento del marmo delle Alpi Apuane e il cui ruolo ora andrebbe ripensato.

Lunedì 25 Luglio abbiamo assistito presso le Scuderie Granducali del Palazzo Mediceo di Seravezza, patrimonio UNESCO, all'apertura dei lavori. Già dalle parole di benvenuto delle autorità si è compresa la grande portata di questo workshop per questo territorio segnato dal fiume Versilia con cui condivide, però, un rapporto piuttosto conflittuale.

Che non debba essere una minaccia, ma che si possa arrivare a una nuova percezione e convivenza con il fiume lo ha sottolineato Andre Dekker, attraverso la sua lezione introduttiva al workshop dal titolo provocatorio: “In transition? First art then urban planning”. Partendo proprio dal nome del collettivo, Observatorium, ha parlato di come il gruppo si è sempre impegnato per trovare o creare nuovi punti di vista sul paesaggio: “We do places from where you can observe the world around you”. Uno spunto per il workshop, in quanto ha chiesto al gruppo di studenti internazionali di pensare all'arte per onorare un luogo, alla bellezza, ma anche al momento dell'interazione.

Dopo un primo giro di ricognizione nelle quattro aree di intervento magistralmente disegnati sulla mappa prodotta a mano da 120grammi, gli studenti stanno ora lavorando a una soluzione per ritornare il sorriso al fiume Versilia. Quello descritto da Dekker come “the unhappy river”. Magari cercando quella “wilderness” che sta sparendo? Con una rinnovata fiducia nell'elemento acqua?

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