24-09-2020
Rotterdam con la bicicletta, tra campagne e canali
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Per arrivare fuori città in direzione nord si passa dalla famosa fabbrica Van Nelle, dal 2014 patrimonio UNESCO, costruita tra il 1923 e il 1931 ad opera degli architetti Johannes Brinkman e Leendert van der Vlugt. La costruzione si presenta elegante e dall’aspetto etereo all'esterno, aperta all'interno e inondata di luce, seguendo l’idea della "Daylight Factory" americana, su volontà del proprietario Van der Leeuw. Si tratta di uno degli edifici più importanti del "Nieuwe Bouwen”, la declinazione olandese del movimento Bauhaus. Quella che era fino al 1995 una fabbrica di tabacco, caffè e tè è stata trasformata in una destinazione per il settore creativo con sala eventi e in un complesso di uffici.
Poche pedalate più in là, seguendo l’Oude Bovendijk ovvero una vecchia diga, a metà strada in direzione Delft, lo scenario cambia e solo quando ci si ferma e si guarda indietro, scorgendo la skyline di Rotterdam, ci si rende conto di essere a pochi passi da una città modernissima. Perché davanti si apre il tipico idillio olandese, con costruzioni in mattoni a vista e una serie di canali ad altezza variable. Il segno della battaglia con l’acqua, da sempre una sfida centrale per i Paesi Bassi. Più di un terzo del territorio nazionale, dove vivono circa due terzi di tutti gli olandesi, si trovano appena sopra o addirittura sotto il livello del mare. Il valore più basso si raggiunge proprio vicino a Rotterdam, nel comune di Nieuwerkerk aan den IJssel, a 6,74 metri sotto il livello del mare.
La zona dell’Oude Bovendijk ospita una serie di fattorie antiche, sopravvissute almeno strutturalmente ai molti cambiamenti del XX secolo (la 2a guerra mondiale ha portato alla distruzione di Rotterdam), lasciando intatte le campagne attorno. Tra queste architetture troviamo la fattoria Gerardus, costruita nel 1925, su un terreno di 12 ettari di pascolo torboso vicino ai laghi Ackerdijk, nati dagli scavi per estrarre la torba, venduta ai tempi a Delft come combustibile. Un edificio in mattoni a vista a pochi passi dalla vecchia chiusa del corso d’acqua Zweth. Questa chiusa fu costruita nel 1862 dal consiglio di amministrazione del polder Berkel e fu in uso fino al 1974. Dal 1977 fa parte dell'elenco dei monumenti protetti, in quanto è interesse dell’amministrazione locale conservare non solo le grandi architetture industriali, ma anche quelle minori. Perché senza questo antichissimo sistema di gestione intelligente delle acque non ci sarebbero i Paesi Bassi come li conosciamo oggi, un vero esempio di resilienza. La vicinanza delle grandi città non dovrebbe far dimenticare le fondamenta della civiltà olandese, quindi una gita fuori porta a Rotterdam diventa un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo, utile a capire meglio il luogo e la sua cultura.
Christiane Bürklein
Progetto: Andre Dekker, Observatorium
Luogo: Rotterdam, Paesi Bassi
Anno: 2020
Immagini: Gianluca Giordano
Ulteriori informazioni: https://www.worldwateratlas.org/narratives/water-cities/urban-resilience-in-rotterdam/#dutch-watermanagement