16-03-2020

CAMP, Centro per l'Architettura e la Pianificazione Metropolitana a Praga

NOT BAD,

BoysPlayNice ,

Praga,

Architettura e Cultura, Centro Ricerche,

Recupero,

CAMP, il Centro per l'Architettura e la Pianificazione Metropolitana, è un polo urbano che mira a sostenere e migliorare il dibattito pubblico sulla pianificazione e lo sviluppo collettivo di Praga. Situato in un edificio modernista, progettato negli anni '60 e costruito negli anni '70 dall’architetto Karel Prager, è stato rinnovato dallo studio praghese NOT BAD.



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CAMP, Centro per l'Architettura e la Pianificazione Metropolitana a Praga Il Centrum architektury a městského plánování (Centro per l'Architettura e la Pianificazione Metropolitana), CAMP, è situato in un edificio progettato negli anni '60 e costruito negli anni '70 dal famoso architetto cecoslovacco Karel Prager. L’architettura, nel quartiere Città Nuova, faceva parte di un’area bombardata di un complesso monastico medievale. All’epoca della sua realizzazione, questo insieme di tre prismi scuri con un rivestimento chiaro e un basamento alto due piani, serviva da locale di servizio per l'Istituto di Design della Città di Praga. La Grande sala espositiva (il Baucenter) era già inclusa nel concept di Prager, ma a parte alcune esposizioni dei primi anni '90, lo spazio non è mai stato utilizzato per un tale scopo, almeno fino all'apertura di CAMP.
CAMP colma così una lacuna della città di Praga che fino a ora non aveva un centro dedicato all'Architettura e alla Pianificazione Metropolitana. 
Dopo il grande intervento di recupero, a opera dei progettisti dello studio NOT BAD, ora vi si trovano gli spazi necessari per ospitare un programma diversificato di discussioni pubbliche come: conferenze, workshop, proiezioni di film, nonché attività dedicate alla sostenibilità e al futuro delle città.
Anche se allo studio NOT BAD non era stato specificatamente richiesto di ideare una ricostruzione generale della preesistenza modernista, questi hanno preferito attribuire grande importanza alla conservazione dell'architettura originale di Karel Prager. Due sale multifunzionali ora sono l’autentico cuore del CAMP e per realizzarle è stato fatto un grande sforzo, pur di sfruttarne gli spazi generosi e massimizzarne l’uso. Per raggiungere un tale scopo, in primo luogo i progettisti hanno eliminato le superfetazioni, riportando alla vista i rivestimenti in ceramica e i pavimenti in pietra calcarea originali. In seguito hanno optato per una nuova suddivisione fra spazi espositivi e di servizio, rendendo ogni nuovo elemento chiaramente visibile come tale.
La sala più grande, chiamata "nera" e con una capienza fino a 250 visitatori, non ha nessuna apertura verso la luce naturale, in quanto dominata da una superficie di proiezione panoramica di 24×4 metri. Questa offre nuove possibilità di lavoro con le immagini e, oltre alle tracce audiovisive che accompagnano le esposizioni e le conferenze, fornisce anche una simulazione in scala 1:1 di uno spazio urbano. A questa sala è annessa una piccola arena, utilizzata per discussioni, piccole conferenze o una sala cinematografica. La biblioteca, insieme alla sala studio e alla libreria, si trova sul lato posteriore della parete di proiezione. L'ampio atrio di vetro, dove si trovano l’ingresso e il caffè al centro dei blocchi progettati di Prager, è pieno di luce solare ed è la connessione con la sala conferenze. Questa, denominata la sala "bianca", dispone di pareti trasparenti su tre lati, diventando un vero ricettacolo di luce naturale. 
Per la visual identity di CAMP, gli architetti di NOT BAD hanno lavorato con Ex Lovers & Martin Groch. Questi, per l’occasione, hanno elaborato una griglia quadrata derivante dal formato delle piastrelle di ceramica originali, elemento dominante e autentico dell'architettura di Prager. 
Il CAMP, Centro per l'Architettura e la Pianificazione Metropolitana, ora si propone al pubblico come hotspot di pianificazione urbana nel cuore di Praga, con l'obiettivo di migliorare il dibattito pubblico sullo sviluppo della capitale ceca. Va riconosciuto, non da ultimo, allo studio NOT BAD di aver fatto rinascere questa preesistenza modernista, quale esempio di patrimonio architettonico della città che può essere a tutti gli effetti un attivatore dello spazio urbano.

Christiane Bürklein

Project: NOT BAD
Architects: Benedikt Markel, Dominik Saitl
Collaborators: Martina Požárová, Vilém Kocáb
Visual identity: Ex Lovers & Martin Groch
Project: CONTRACTIS
AV presentation: st.dio (Josef Kortan, Jakub Roček)
Lighting_ Ateliér světlené techniky (Ladislav Tikovský)
Electrics_ Apollo Art (Jaroslav Zuna)
Location: Prague, Czech Republic
Year: 2019
Images: BoysPlayNice

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