Il progetto di recupero della preesistenza, come modus operandi sostenibile, occupa una gran parte dei nostri reportage, così’, con la fine dell’anno, segnaliamo quelli che ci hanno maggiormente colpito durante il 2020.
Per il fine anno a Berlino c’è una bella sorpresa: dopo i lavori di restauro la Neue Nationalgalerie di Mies van der Rohe riaprirà al pubblico nell’agosto 2021. Per ora sono stati tolti i veli che hanno protetto questa icona dell’architettura moderna durante i tanti mesi di lavoro realizzati su progetto dello studio David Chipperfield Architects.
Intrigante come il nome dello studio dei giovani architetti equadoregni Marie Combette e Daniel Moreno Flores, La Cabina de la Curiosidad, è quello del loro progetto: La Cueva della Mini Bestia, ovvero La Tana della Piccola Bestia. Si tratta del recupero, o meglio della realizzazione, di una piccola casa a Quito per una coppia con cane.
L’iniziativa Power Plant Forest a Jounieh, una città a 20 km a nord di Beirut in Libano, promossa dallo studio di architettura theOtherDada, mira a combattere l’inquinamento atmosferico nell’area attigua alla centrale elettrica Zouk Mosbeh, creando una foresta su di un sito altamente visibile e dare così un segnale di cambiamento.
La trasformazione di una preesistenza architettonica fatiscente in una posizione strategica della metropoli di Shenzhen, a opera dello studio Onexn Architects, dimostra che il recupero creativo può portare a soluzioni progettuali convincenti, in particolare nei riguardi della loro sostenibilità e bellezza.
L'interior designer tedesca Kirsten Schwalgien ha trasformato in un loft residenziale all’avanguardia il piano terra di Casa Burés, disegnata nel 1905 da Francesc Berenguer, uno dei migliori esempi di architettura modernista nel quartiere dell'Eixample di Barcellona. Il progetto, denominato LoftBuresQ, è stato premiato tra l’altro con il German Design Award.
Lo studio cinese Various Associates ha realizzato a Shenzhen, nel quartiere Nantou all’interno di un progetto di rinnovamento, una sala espositiva della memoria urbana. Si tratta di un luogo che racconta la storia, il presente e il futuro della trasformazione in atto di quello che è stato il cuore della metropoli di Shenzhen.
Sulle colline intorno a Biella, Italia, l'architetto Federico Delrosso ha firmato il progetto di ristrutturazione di una villa familiare, costruita circa cinquanta anni fa e progettata dall'architetto Boffa Ballaran. Il nuovo intervento ha dato vita a uno spazio contemporaneo che vive di una profonda connessione con l'esterno costituito dal parco di 10.000 mq con la sua rigogliosa vegetazione anche di alberi di alto fusto, le strutture sportive e in lontananza il paesaggio collinare.
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