04-06-2021

Philippe Sarfati presenta Territories, o come viviamo insieme all’architettura

Alessandro Melis, Clement Blanchet,

Philippe Sarfati,

Biennale di Venezia, Mostre,

Biennale di Venezia,

L’architetto e fotografo francese Philippe Sarfati presenta il suo libro Territories all’interno del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale dell’Architettura della Biennale di Venezia curato da Alessandro Melis. Nell’ambito di un evento Sarfati mostra come la rappresentazione fotografica dell’architettura influenzi la sua ricezione e di conseguenza la sua resilienza.



  1. Blog
  2. Eventi
  3. Philippe Sarfati presenta Territories, o come viviamo insieme all’architettura

Philippe Sarfati presenta Territories, o come viviamo insieme all’architettura La risposta di Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale dell’Architettura della Biennale di Venezia, alla domanda posta dal curatore, l’architetto e studioso Hashim Sarkis, How will we live together? è: comunità resilienti
Abbiamo tutti un’idea della parola resilienza, da molti anni nella top delle classifiche delle parole chiave nel mondo dell’architettura. Questa, in una definizione contemporanea, consiste nel resistere alle avversità. Una comunità resiliente, quindi resisterà appunto alle avversità nel suo contesto urbano o rurale, a sua volta modellato principalmente dall'architettura e di conseguenza la stessa interazione tra persone e architettura diventa un elemento cruciale per comprendere meglio le comunità stesse.
In tal senso il libro TERRITORIES BY PHILIPPE SARFATI è in grado di generare un nuovo input all’interno di una discussione più vasta, in particolare su come raccontare certi concetti astratti in maniera immediata e soprattutto intelligibile. Sono anni che Philippe si dedica alla fotografia e ha vinto nella categoria architettura il concorso di fotografia Open più grande al mondo: il Sony World Photography Awards 2019.
Dietro al progetto presentato presso il Padiglione Italia, il primo impulso di questo fotografo è stato quello di iniettare la metodologia della street photography nella fotografia di architettura, ovvero la fiducia nella casualità e nel comportamento spontaneo. Racconta a tal proposito Philippe: “Ispirato dai film di Ila Bêka e Louise Lemoine, ho voluto mostrare gli edifici attraverso gli occhi dei loro utenti, presentando gli spazi come territori abitati. Acclamate opere di architettura diventano sfondi drammatici per scene quotidiane, le loro geometrie radicali incorniciano azioni ordinarie”.
Nei suoi scatti, quindi, da un lato l'architettura è usata come una cornice, concentrando le composizioni su un soggetto con volumi audaci e linee forti, mentre dall'altro, le persone danno significato e scala agli spazi immortalati. Il loro comportamento, le loro emozioni definiscono infatti la nostra percezione dell'atmosfera dell’edificio ritratto. Allora, la ricerca del giovane architetto, che lavora presso lo studio di Clément Blanchet a Parigi, si basa sul rapporto genuino e quotidiano che abbiamo con l'architettura nel suo insieme. Egli in effetti si pone lontano dagli scatti inscenati o dalle viste dei droni, che dominano web e libri, restituendo un’idea di come si potrebbe raccontare il nostro contesto in maniera inclusiva.
Di tutti questi aspetti del fare fotografia e di quanto la rappresentazione architettonica influisca effettivamente sulla resilienza della comunità se ne parlava il 1° giugno presso il Padiglione Italia, durante l’evento TERRITORIES. Perché un'architettura più è amata e più è resiliente
Alla discussione ha partecipato Marie Arvinius, CEO e co-fondatrice della casa editrice svedese Arvinius+Orfeus, con la quale pubblicano tra l’latro studi come BIG, Cobe, C.F. Møller, per parlare dell’importanza della fotografia nella comunicazione dell’architettura.
Territories è un progetto fotografico a lungo termine (2016-2020) e il libro ritrae 99 edifici situati in 12 paesi, progettati da 52 studi di architettura che spaziano da Le Corbusier agli MVRDV, da Frank Lloyd Wright a BIG, da Oscar Niemeyer a Snøhetta, da Zaha Hadid a SANA, per menzionarne solo alcuni. Le fotografie sono visibili nella mostra digitale che Sarfati ha realizzato per il London Architecture Festival, con inaugurazione il 1° giugno.

Christiane Bürklein

Territories by Philippe Sarfati
Event: 1 June 2021, 4.30PM, hosted by Padiglione Italia, Comunità Resilienti
Images: Philippe Sarfati
More information: 
LFA: https://www.londonfestivalofarchitecture.org/event/territories/
https://phsarfati.com/
Crowdfunding: https://www.kickstarter.com/projects/phsarfati/territories

×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature