24-11-2020
Goldkammer Frankfurt, raccontare l’oro
merz merz Architekten, Licht Kunst Licht, AS+P Albert Speer + Partner,
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Per la sua realizzazione nel 2015 è stato indetto un concorso, vinto dallo studio di architettura AS+P Albert Speer + Partner di Francoforte, per la trasformazione della preesistenza, e dai progettisti merz merz Architekten di Berlino, per l’allestimento. Due realtà che insieme hanno dato forma a un museo davvero speciale.
La sfida architettonica più grande è stata quella di creare, in uno spazio estremamente limitato, un contenitore in cui esporre, nelle sue molteplici sfaccettature, l’affascinante elemento oro. Non a caso, a livello internazionale, merz merz è uno degli studi più rinomati nell’ambito dell’allestimento museale. In questo caso ha quindi realizzato, in soli 480 metri quadrati, una spettacolare sequenza sotterranea di camere, disposte in modo da far letteralmente perdere i visitatori nella sua complessa disposizione spaziale. Un effetto dovuto non solo all’elaborato uso dei materiali, come la terra battuta, il bronzo, il marmo e la pietra, ma anche al design dell’illuminazione. Un’opera dello studio Licht Kunst Licht, che, essendo differenziata, conferisce alle sale espositive un'atmosfera unica che, non a caso, è stata premiata con il German Light Design Award 2020.
All’interno del museo si trovano oltre 500 oggetti, esposti per mostrare un quadro culturale e storico di oltre 6.000 anni, dalle origini dell’oro, con il suo significato simbolico nelle diverse culture, fino al suo utilizzo, quale mezzo di scambio e pagamento.
In particolare, è molto scenografica la partenza della visita, dove dal foyer della villa storicista, nei cui spazi si trovano pure un ristorante e i servizi accessori, si scende negli ambienti sotterranei. Un tragitto breve ma intenso, ottenuto attraverso l’uso di tecnologie che simulano la discesa in una miniera d’oro. Ed è così che il primo ambiente museale evoca la galleria di una miniera in cui viene presentata la formazione dell'oro, la sua presenza nella roccia e nell'acqua, nonché i metodi di estrazione. In questo spazio si trovano pure gli highlight del museo: un pesante lingotto, che può essere toccato e sollevato, dei meteoriti vecchi 4,6 miliardi di anni e una pepita d'oro di quasi 4 chilogrammi, proveniente dall'Australia Occidentale. Per dare forza a una tale area espositiva è stata scelta la terra battuta quale rimando alle miniere e alle storiche camere funerarie, ma che ha anche una funzione bioclimatica, in quanto regola la temperatura e l’umidità degli ambienti.
Proseguendo, passando dalla preistoria all’antichità fino all’Eldorado attraverso l’esposizione di oggetti delle culture precolombiane, si arriva al capitolo L’oro dei mari, dedicato ai tesori trovati nelle navi affondate. In questo caso l’allestimento, in contrasto con le altre sale, è realizzato con vetro, luce intensa e colori chiari. Il percorso trova poi una conclusione nella collezione Rothschild e i suoi lingotti d’oro.
Questo museo nel suo genere è un vero gioiello, un progetto di intensa collaborazione tra diverse discipline, un percorso degno del contenuto prezioso che ospita.
Christiane Bürklein
Progetto architettonico: AS+P Albert Speer + Partner
Allestimento: HG Merz
Lighting Design: Licht Kunst Licht
Luogo: Francoforte sul Meno, Germania
Anno: 2019
Immagini: courtesy of Goldkammer
Ulteriori informazioni: https://www.goldkammer.de/