30-06-2020

20 anni di architettura nei Paesi Bassi in un'esposizione online è Planet Netherlands

Wiel Arets, OMA, Maurice Nio - NIO architecten, Dok Architecten, Next Architects, MVRDV, UNStudio,

Radek Brunecky, Marcel IJzerman, Jan Bitter, Mark Hadden, Frans Parthesius, Derwig, Christian Richters, Arjen Schmitz, Sebastian van Damme,

Netherlands,

Mostre,

Dok Architecten, Kaan Architecten, MVRDV, Next Architects, Maurice Nio, OMA/AMO, UNStudio, Wiel Arets Architects, sono alcuni degli studi d'architettura dei Paesi Bassi coinvolti in Planet Netherlands. Un'esposizione online voluta e diffusa attraverso i suoi profili social dall’Ambasciata e dal Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia, realizzata in collaborazione con The Architecture Player. I progetti raccontati sono residenza private, spazi ed edifici pubblici, accomunati dalla ricerca e dalla sperimentalità di nuove soluzioni per l'abitare domestico e la città.



20 anni di architettura nei Paesi Bassi in un'esposizione online è Planet Netherlands

Dal 22 giugno fino al 15 agosto 2020, a cadenza settimanale, saranno diffusi otto tra video e short film con l'hashtag #Olandiamo per raccontare gli ultimi venti anni di architettura dei Paesi Bassi. Un'esposizione online voluta e diffusa attraverso i suoi profili social dall’Ambasciata e dal Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia, realizzata in collaborazione con The Architecture Player. I progetti raccontati sono residenza private, spazi ed edifici pubblici, accomunati dalla ricerca e dalla sperimentalità di nuove soluzioni per l'abitare domestico e la città, da temi importanti come ambiente, adattamento, riuso, nonchè dalla volontà di condividere ed estendere a un pubblico più ampio le idee di progetto espresse. Le opere selezionate coprono un arco temporale di venti anni e sono state realizzate da studi di architettura con sede nei Paesi Bassi, tra gli studi coinvolti: Dok Architecten, Kaan Architecten, MVRDV, Next Architects, Maurice Nio, OMA/AMO, UNStudio, Wiel Arets Architects. Ciascun progetto è raccontato attraverso documenti e testimonianze, comprese conversazioni con gli architetti condotte da Marco Brizzi di The Architecture Player.

Il primo appuntamento della mostra è dedicato alla nuova Utrecht University Library progettata da Wiel Arets Architects e completata nel 2004. Il docu-film realizzato da Factordrie, racconta in modo insolito l'architettura della biblioteca, attraverso le riprese effettuate durante la costruzione a un gruppo di danzatori che misura la spazialità del progetto con passi, movimenti e contatti con le superfici.
La propensione alla sperimentalità, comune a tutte le architetture selezionate, è l'elemento principale di alcuni progetti come: la Moebius House di UNStudio realizzata nel 1998 e la stazione per gli autobus progettata dall'architetto Maurice Nio nel 2003. Un progetto sorprendente realizzato in polistirolo e poliestere, protagonista del docu-film 50 Shades of White realizzato dallo stesso architetto Nio manipolando immagini televisive.
In tutti i progetti di edifici pubblici selezionati è messa in evidenza la consapevolezza del ruolo civico esercitato. Esempi sono: il progetto di Kaan Architecten del 2015 per il recupero della Provinciehuis of North Brabant, edificio realizzato nel 1971 dall’architetto Hugh Maaskant, raccontato nel film Today di Marcel Ijzerman. Ancora la Community School progettata da Dok Architecten nel 2006 che è parte del ventennale programma di trasformazione del distretto Osdorp di Amsterdam presentato nel docu-film PlusOne di Martijn Hogenkamp.
Legati a visioni a scala urbana e territoriale, sono sia progetti molto concreti come il Dafne Schippers Bridge, un ponte progettato da NEXT Architects per Oog in Al, Utrecht, che integra in un sistema coerente un percorso ciclabile e pedonale, una scuola e un parco; sia progetti speculativi e strategici, che propongono un radicale ripensamento del modo di abitare lo spazio collettivo come Freeland di MVRDV. Un progetto presentato nel 2011 per il programma di pianificazione Almere 2030 e proposto in mostra attraverso un docu-film realizzato dagli stessi architetti.
Unica opera fuori dai confini dei Paesi Bassi è il progetto PXP realizzato da OMA/AMO per il concorso Réinventer Paris indetto nel 2016 e presentato attraverso il docu-film diretto da Davide Rapp.

(Agnese Bifulco)

Title: Planet Netherlands
Hashtag: #Olandiamo
Date: from June 22nd until August 15th 2020
Instagram: @olandiamo
Facebook: @olandiamo.in.italia
Linkedin: @olandiamo-ambasciata-e-consolatogenerale-dei-paesi-bassi-in-italia
Twitter: @Olandiamo

Images courtesy of Planet Netherlands
photo by: Jan Bitter (03-06), Radek Brunecky (09-10), Sebastian van Damme (01), Derwig (13), Mark Hadden (02), Marcel IJzerman (14-16), Frans Parthesius, Christian Richters (07-08), Arjen Schmitz (11-12).


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