13-02-2020

Countryside, The Future la mostra di AMO / Rem Koolhaas al Guggenheim di New York

Rem Koolhhas, OMA,

Pieternel van Velden, Luca Locatelli, Kristopher McKay,

New York, USA,

Musei, Mostre,

I cambiamenti radicali di vaste aree extraurbarne della Terra porgono urgenti questioni ambientali, politiche e socioeconomiche a cui gli architetti non si possono sottrarre. Anzi è proprio attraverso il punto di vista di un architetto e urbanista come Rem Koolhass e di AMO, il think tank del suo studio Office for Metropolitan Architecture (OMA), che il Guggenheim Museum di New York ha deciso di affrontarli promuovendo la mostra: Countryside, The Future.



Countryside, The Future la mostra di AMO / Rem Koolhaas al Guggenheim di New York

La tavola rotonda "Going Around in Circles: Disruption, Recycling and Sustainability", organizzata a Londra da Iris Ceramica Group in collaborazione con la SOS - School of Sustainability, fondata da Mario Cucinella, ha posto interessanti riflessioni sul termine "sostenibilità", su come la progettazione possa diventare strumento di transizione verso un'economia circolare coinvolgendo in questo tutti gli operatori del settore, architetti ma anche imprese. In pochi anni l'attenzione internazionale sulle questioni ambientali si è tradotta nella consapevolezza da parte degli architetti e di imprese sensibili, come Iris Ceramica Group, che ci sia l'urgente necessità di fare qualcosa offrendo risposte concrete.
Come se fossero collegati da un fil rouge, dal 20 febbraio il Solomon R. Guggenheim Museum di New York presenterà “Countryside, The Future”, non una semplice mostra, ma un evento nato da un importante lavoro di indagine dell'architetto e urbanista Rem Koolhass e di AMO, il think tank del suo studio Office for Metropolitan Architecture (OMA). “The Future”, esplorerà i cambiamenti radicali nelle vaste aree extraurbane della Terra con un'installazione immersiva, basata sulle ricerche compiute da AMO, Koolhaas, e dagli studenti della Harvard Graduate School of Design, dell'Accademia Centrale di Belle Arti di Pechino, dell'Università di Wageningen, Olanda, e dell'Università di Nairobi.

La mostra del Guggenheim Museum è un ulteriore invito a considerare il problema in un ambito sistemico e non ristretto alle aree urbane, lo stesso Koolhaas ha dichiarato: "Negli ultimi decenni ho notato che, mentre gran parte delle nostre energie e della nostra intelligenza si è concentrata sulle aree urbane del mondo - sotto l'influenza del riscaldamento globale, dell'economia di mercato, delle aziende tecnologiche americane, delle iniziative africane ed europee, della politica cinese e di altre forze - la campagna è cambiata in modo quasi irriconoscibile". La mostra segna anche un passaggio negli studi condotti dall'architetto e dedicati alla città contemporanea, oggetto di celebri pubblicazioni come Delirious New York (1978), S,M,L,XL (1995) e della più recente Elements of Architecture (2018). L'attenzione di Koolhaas è ora dedicata ai territori rurali, remoti, deserti e selvaggi, non occupati dalle città, e che per l'architetto sono la prima linea di trasformazione.

La mostra è organizzata con un'installazione multisensoriale allestita lungo la rampa del Guggenheim Museum. Attraverso immagini, film, testi e oggetti sono raccontati i siti scelti come casi di studio. Si tratta di territori rappresentativi delle diverse parti del mondo e di drammatiche trasformazioni della campagna. Trasformazioni determinate da diverse dinamiche: dalla sperimentazione genetica alla radicalizzazione politica, dal riscaldamento globale alle migrazioni di massa, non tralasciando le scelte politiche di sussidi e incentivi fiscali, o l'impatto del mondo digitale su quello fisico, attraverso intelligenza artificiale e automazione. Tutto contribuisce a creare un interessante quadro globale, un affresco del mondo contemporaneo che si lega al tema How will we live together? (come vivremo insieme?) della 17.ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2020. L'evento italiano, curato dall'architetto Hashim Sarkis, punterà infatti i riflettori proprio sulle questioni pressanti e sulle problematiche ambientali, politiche e socioeconomiche del vivere insieme.

(Agnese Bifulco)

Title: Countryside, The Future
Organized by Troy Conrad Therrien, Curator of Architecture and Digital Initiatives, Solomon R. Guggenheim Museum, in collaboration with Rem Koolhaas and Samir Bantal, Director of AMO, with Ashley Mendelsohn, Assistant Curator, Architecture and Digital Initiatives, at the Guggenheim.
Key collaborators include Niklas Maak, Stephan Petermann, Irma Boom, Janna Bystrykh, Federico Martelli/Cookies, Clemens Driessen, Lenora Ditzler, Kayoko Ota, Linda Nkatha, Etta Mideva Madete, and Ingo Niermann.
Location: Solomon R. Guggenheim Museum, New York
Date: February 20, 2020 - August 14, 2020

Image courtesy of Solomon R. Guggenheim Museum, New York
01. Image courtesy of OMA
02. New Nature photo by Pieternel van Velden
03. Rigidity Enables Frivolity photo by Luca Locatelli
04. Rem Koolhaas; Troy Conrad Therrien, Curator of Architecture and Digital Initiatives, Solomon R. Guggenheim Museum; Samir Bantal, Director of AMO. Photo by Kristopher McKay © Solomon R. Guggenheim Foundation, 2019.


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