21-07-2021

Vector Architects: Shenzhen Pingshan Art Museum

Vector Architects,

Su Shengliang, Zhang Chao,

Shenzhen, Cina,

Musei,

Vector Architects guida il consorzio di studi e imprese che si aggiudica la competizione internazionale per la costruzione del Pingshan Art Museum. Il progetto mette in discussione il concetto di complesso museale cinese per realizzare una sorprendente struttura decostruita su più livelli.



Vector Architects: Shenzhen Pingshan Art Museum

Il Pingshan Art Museum nasce da una competizione internazionale promossa dal Comitato di gestione del nuovo distretto di Pingshan, dal Shenzhen China Merchants Real Estate e dal Comitato per la pianificazione e le risorse territoriali municipali di Shenzhen. Si tratta di uno dei più interessanti esempi della recente evoluzione nella concezione museale in Cina, che ha la forza di convogliare attorno alla sua architettura la vita di un intero distretto. Bandito nel 2013, il concorso per il “Pingshan Cultural Village” ha visto il consorzio guidato dall’architetto Dong Gong di Vector Architects aggiudicarsi il progetto tra una rosa di otto squadre selezionate.
Ciò che ha maggiormente influenzato la decisione della giuria è l’apprezzamento per una proposta che non si ferma a ipotizzare nuovi spazi espositivi, ma ripensa il significato di uno spazio culturale nel processo di urbanizzazione di una città. La soluzione architettonica proposta da Vector Architects mette in discussione, infatti, la filosofia del museo come megastruttura chiusa in se stessa, che ha caratterizzato molti episodi della storia recente. Il nuovo progetto compie una vera e propria scomposizione della stessa attraverso livelli sovrapposti e strutture distinte, accostate e sfalsate, lasciando vuoti che sono colmati da una natura progettata.

Eretto su un sito che si trova a nord del centro di Pingshan, il museo presenta sul fronte ovest un insediamento residenziale caratterizzato da altissime torri, e ad est un grande parco urbano con specchi d’acqua. Il museo si allinea con l’asse nord-sud che separa queste due zone e nasce con lo scopo di unirle, creando spazi coperti ma aperti, vuoti urbani progettati a quote differenti, in cui la gente possa ritrovarsi.
In contrasto con la zonizzazione che caratterizza il contesto, il Pingshan Art Museum nasce per unire gallerie espositive, un teatro, una biblioteca, spazi commerciali e ambienti naturalistici, affinché si verifichi una coesistenza attiva tra l’esperienza culturale, l’intrattenimento e il godimento della città.
Dal punto di vista tettonico il museo è un imponente complesso di travi e solette in cemento e facciate continue e da lontano realizza un fortissimo impatto nel suo contesto. Avvicinandosi tuttavia se ne percepisce la composizione aperta, permeabile, colonizzata da coperture e piazze verdi che destrutturano il suo volume.
La superficie complessiva di ben 74.000 metri quadrati è distribuita in specifiche unità, dimensionalmente diverse, che, pur impilate una sull’altra, mantengono la loro autonomia formale. A differenza di una struttura unitaria, esse formano un sistema spaziale molteplice dove l’architettura per prima incarna la polifonia funzionale interna. Inoltre, la scelta di elevare molti volumi su pilastri ha fatto in modo di liberare il piano stradale al passaggio pedonale e di veicoli leggeri creando corridoi preferenziali tra il quartiere residenziale e il parco. I piani superiori poi, raggiungibili da un sistema di scaloni, si caratterizzano per le passerelle pedonali e i potenti aggetti, non vincolati all’ingresso agli spazi museali, ma pubblici e pubblicamente fruibili. Sono nate così piazze sopraelevate, percorsi alternativi che sono anche belvedere sulla città e sul parco, che consentono alle persone di attraversare il museo come parte del loro percorso quotidiano.
Le persone possono vagare liberamente su queste piattaforme sospese, sostare nelle piazze verdi ricavate nei vuoti e camminare tra i blocchi con funzioni diverse. Allo stesso tempo, proprio la progettazione del verde e delle zone d’ombra, favorisce il godimento degli spazi esterni per eventi, momenti comunitari o semplici incontri. L'abbondante spazio sotto gronda crea sufficiente ventilazione naturale, ombra e riparo dalla pioggia al clima caldo, piovoso e soleggiato di Shenzhen.
L’edificio museale non è più dunque un’emergenza visiva attorno alla quale muoversi per connettere raggiungere punti diversi della città, ma è un’infrastruttura di transito, una barriera solo apparente che in realtà unisce, mette in comunicazione, crea momenti di connessione urbana.

Mara Corradi

Architects: Vector Architects http://www.vectorarchitects.com/
Client: People's Government of Pingshan District
Location: Pingshan, Shenzhen, China
Architettura/Interni/Paesaggio: Vertical Architecture
Lead architect: Dong Gong
Local architects: Li Jinteng, Yu Guangli
Team: Ma Xiaokai, Sun Dongping, Zhao Liangliang, Kong Xiangdong, Lin Yixuan, Wu Jiadai, Liu Yun, Zhang Nana, Liu Yunhan
Engineering: Zou Guoqiang, Yi Zhijiang
Landskape design: Zhu Jie, Zhang Changrong, Shu Long, Feng Ming
Lighting design: Wang Dongning, Sun Xiaolei
Project: 2013.05 - 2014.01
Construction: 2014.10 - 2019.03
Gross useable floor space: 47269.05 sqm
Photographs: Su Shengliang (01, 03-07, 09-13, 16-20), Zhang Chao (02, 08,14,15)

https://pingshanartmuseum.org/


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