Lo studio di architettura BUREAU ha firmato MARIA: un appartamento che si adatta alle molteplici e dinamiche esigenze della proprietaria. Il suo disegno d’insieme esula dalle classiche tipologie, per essere vissuto nella maniera più libera possibile, diventando così un prototipo dell’abitare contemporaneo.
L’architetta italiana Francesca Perani, in provincia di Bergamo, ha firmato la riconversione di un portico in un minialloggio di 25 metri quadrati. Una tiny house giocata su colori e materiali. Il tutto infuso dall’interculturalità dei committenti e dal risultato tanto gioioso quanto funzionale.
Ristrutturando un appartamento parigino dell’era Haussmann, lo studio Gitai Architects ha indagato le possibilità dell’abitare sostenibile. Un intervento che punta alla funzionalità dell'interior design con eleganti elementi a muro realizzati in legno.
Un concept insolito per una residenza è quello che ha ispirato l'architetto Michelangelo Olivieri dello studio m12 AD per il progetto residenziale recentemente realizzato in Puglia. Per dare nuova vita a una casa su due piani, l'architetto si è ispirato al mondo della nautica e ha ripensato l'interior design di Casa NARF come se si trattasse di uno yacht di lusso. Il risultato è un progetto dalle linee essenziali, realizzato con materiali naturali e con una meticolosa cura dei dettagli, governato da una scrupolosa pianificazione degli ambienti, tutti improntati a una massima versatilità.
Il progetto di recupero della preesistenza, come modus operandi sostenibile, occupa una gran parte dei nostri reportage, così’, con la fine dell’anno, segnaliamo quelli che ci hanno maggiormente colpito durante il 2020.
Intrigante come il nome dello studio dei giovani architetti equadoregni Marie Combette e Daniel Moreno Flores, La Cabina de la Curiosidad, è quello del loro progetto: La Cueva della Mini Bestia, ovvero La Tana della Piccola Bestia. Si tratta del recupero, o meglio della realizzazione, di una piccola casa a Quito per una coppia con cane.
Nel grattacielo residenziale Brickell Flatiron, il più alto di Miami, batte un cuore italiano. L'interior design delle spaziose residenze di lusso con arredi e finiture di alta qualità è stato firmato dallo studio Iosa Ghini Associati dell'architetto Massimo Iosa Ghini. L'edificio progettato dall'architetto Luis O. Revuelta ospita 549 unità residenziali e una SPA all'ultimo piano, il 64°, sospesa a 224 metri di altezza. Le forme curvilinee della struttura si traducono in planimetrie spaziose per le diverse unità residenziali, sono presenti tipologie di appartamenti con un numero di camere da letto variabile da 1 a 5, attici e duplex.
Nel cuore di Londra, tra Buckingham Palace e Westminster, lo studio DROO Architecture degli architetti Michel da Costa Gonçalves e Amrita Mahindroo rivisita un elemento iconico dell'architettura inglese: il bow-window. Con il progetto residenziale VI Castle Lane, gli architetti riescono a inserire in un contesto storico e tutelato un edificio che dichiara apertamente la sua contemporaneità e hanno ottenuto il premio Architecture MasterPrize 2020 per la categoria Residential Architecture - Multi Unit.
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