Il Twist museum di Big, acciaio, legno dipinto e alluminio.

Il tragitto del Parco delle sculture Kistefos è stato perfezionato e completato grazie al ponte Twist dello studio BIG che, per l’occasione, ha realizzato il suo primo progetto in Norvegia, usando acciaio, alluminio e legno dipinto
Nella foresta Jenavker, fuori Oslo, c’è un parco di sculture che si snoda nella boscaglia lungo un percorso tracciato fra una sponda e l’altra del fiume. A un certo punto però, per completare il percorso di esplorazione, bisognava tornare indietro, poiché il tragitto aveva un solo attraversamento. Allora, per renderlo più fluido, serviva un nuovo ponte che attraversasse il corso d’acqua in un’altra zona, chiudendo il circuito pedonale in maniera più coerente. L’occasione ha fatto sì che, grazie al progetto dello studio BIG, questo sia stato trasformato in un luogo d’incontro con l’arte, nonché in un elemento iconico.
I quasi 60m di luce fra i due punti di appoggio sono stati risolti con un’apparente semplice struttura a trave scatolare a sezione variabile in acciaio, composta da travi e puntoni, i cui progettisti si sono infatti ispirati a una spirale. In questo modo, la sezione rettangolare del ponte parte da un lato con una dimensione di 16x6mt, dopodiché, a metà luce, comincia a torcersi su sé stessa, ruotando, metro dopo metro, verso l’altra sponda del fiume. Così per i restanti 30 metri, circa, compie una rotazione di 90°, al preciso scopo di approdare con una sezione finale della trave/ponte di circa 11x12.40mt.
La particolarità di questa struttura si trova nel vedere sia dall’esterno, e maggiormente dall’interno, delle finestrature che si snodano verso il fiume e la foresta e in seguito nella direzione del lucernario, ottenendo una forma finale che è difficile immaginare fintanto che non vi si entra per attraversarla. Gli stessi architetti, quando lo hanno concepito, ne hanno visto la spirale di Fibonacci, resa evidente dalle linee rette delle travi esterne ricoperte di alluminio. Effetto enfatizzato dal controsoffitto interno in legno dipinto di bianco. Tanta complessità visiva, restituita dalle curvature secondo schemi iperbolici, ha però reso il progetto prefabbricabile ed edificabile in maniera quasi semplice.

Fabrizio Orsini

Name: The Twist
Type: Competition
Size: 1,000 m2/ 10,800 ft2
Location: Jevnaker, Norway
Client: Kistefos Museum
Collaborators: AKT II, ÅF Belysning, AS Byggeanalyse, BIG Ideas, Bladt Industries, Brekke & Strand, Davis Langdon, DIFK, ECT, Element Arkitekter, Erichsen & Horgen, Fokus Rådgivning, GCAM, Grindaker, Lüchinger & Meyer, Max Fordham, MIR, Rambøll
BIG – BJARKE INGELS GROUP
Partners-in-Charge: Bjarke Ingels, David Zahle
Project Leader: Eva Seo-Andersen
Project Architect: Mikkel Marcker Stubgaard
Team: Aime Desert, Alberto Menegazzo, Aleksandra Domian, Aleksandra Sobczyk, Alessandro Zanini, Alina Tamosiunaite, Andre Zanolla, Balaj Alin Ilulian, Brage Mæhle Hult, Brian Yang, Carlos Ramos Tenorio, Carlos Surrinach, Casey Tucker, Cat Huang, Channam Lei, Christian Dahl, Christian Eugenius Kuczynski, Claus Rytter Bruun de Neergaard, Dag Præstegaard, David Tao, Edda Steingrimsdottir, Espen Vik, Finn Nørkjær, Frederik Lyng, Jakob Lange, Joanna M. Lesna, Kamilla Heskje, Katrine Juul, Kekoa Charlot, Kei Atsumi, Kristoffer Negendahl, Lasse Lyhne-Hansen, Lone Fenger Albrechtsen, Mads Mathias Pedersen, Mael Barbe, Marcelina Kolasinska, Martino Hutz, Matteo Dragone, Naysan John Foroudi, Nick Huizenga, Nobert Nadudvari, Ovidiu Munteanu, Rasmus Rosenblad, Richard Mui, Rihards Dzelme, Roberto Fabbri, Ryohei Koike, Sofia Rokmaniko, Sunwoong Choi, Tiina Liisa Juuti, Tomas Ramstrand, Tore Banke, Tyrone Cobcroft, Xin Chen