08-01-2021

Il micro-museo degli impressionisti russi in cemento e alluminio perforato

John McAslan and Partners,

Denis Esakov,

Mosca, Russia,

Musei, Architettura e Cultura, Art Center, Edifici Pubblici,

Metallo, Cemento,

Nel cortile di una ex fabbrica di cioccolato di Mosca ora c’è un museo dedicato agli impressionisti russi



Il micro-museo degli impressionisti russi in cemento e alluminio perforato A Mosca il nuovo micro-museo degli impressionisti russi ha una dimensione di poco più di 1000mq ed è un edificio di cemento armato rivestito in alluminio perforato.
Inserito nell’area di una gigantesca ex fabbrica moscovita di cioccolato, completamente restaurata, il museo accoglie le opere degli impressionisti russi. Un edificio molto piccolo in rapporto agli standards dei musei contemporanei. La sua forma cilindrica con un parallelepipedo a sbalzo che lo sormonta lo fa assomigliare a uno dei tanti ingranaggi che un tempo affollavano la vecchia fabbrica pre-bolscevica Leningradsky Prospekt nel quale è stato costruito.
I McAslan Architects, che ne hanno curato il progetto, non hanno infatti esitato a costruire un edificio interamente in cemento armato gettato in opera e rivestito in alluminio anodizzato. Scelta progettuale che apparentemente stride con l’edilizia circostante, caratterizzata da grandi volumi rettangolari arricchiti da raffinate tessiture di mattoni bianchi e rossi, ma nell’insieme raggiunge il suo scopo: essere un luogo attrattivo per coloro che si recano nel centro commerciale contenuto nella ex fabbrica.
Nel suo insieme il museo è distribuito su quattro piani, dei quali i tre fuori terra dedicati alle opere pittoriche, mentre quello seminterrato contiene un cinema e altri spazi multimediali.
La scelta di realizzare un edificio rivestito in metallo e dalla texture sporgente si è rivelata vincente, in quanto evoca un senso di contemporaneità in grado di diversificandosi dal contesto, nonostante riesca a mantenere un legame, seppur ideale, con il mondo espressionista russo di inizio Novecento.
L’effetto finale regala al visitatore un esterno accattivante, come un interno accogliente liscio e colorato, nella piena tradizione degli interni russi. Gli stessi in cui le forme tondeggianti esterne si coniugano con quelle rettilinee in maniera adeguata alle aspettative. La scala interna curvilinea, inoltre, amplifica l’aspetto cilindrico dell’edificio. Un gesto architettonico reso possibile dalla struttura portante libera da scomodi pilastri al suo interno.


Fabrizio Orsini


Photo: Denis Esakov

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