10-10-2019

Grafton Architects premiato con la Royal Gold Medal for Architecture

Grafton Architects,

Iwan Baan, Ros Kavanagh, Dennis Gilbert,

Londra,

Evento, Award,

Lo studio Grafton Architects, fondato da Yvonne Farrell e Shelley McNamara, riceverà la Royal Gold Medal 2020, il più alto riconoscimento del Regno Unito assegnato a un architetto. Il premio è approvato personalmente dalla regina Elisabetta II e viene conferito a un architetto o a uno studio d'architettura che ha avuto una influenza significativa sul progresso della disciplina.



Grafton Architects premiato con la Royal Gold Medal for Architecture

La Royal Gold Medal è il più alto riconoscimento del Regno Unito assegnato a un architetto o a uno studio d'architettura che abbiano avuto una influenza significativa sul progresso della disciplina. Un premio prestigioso e dall'alto valore simbolico per il popolo britannico, perché approvato personalmente dalla Regina Elisabetta II. Il 2 ottobre 2019, il Royal Institute of British Architects ha annunciato che Royal Gold Medal per il 2020 è lo studio Grafton Architects. Lo studio irlandese fondato dagli architetti Yvonne Farrell e Shelley McNamara a Dublino nel 1978, di cui dal 1992 sono co-direttori gli architetti Gerard Carty e Philippe O’Sullivan. La cerimonia di premiazione della Royal Gold Medal si svolgerà all'inizio del 2020.

Gli architetti Grafton Architects sono modelli di riferimento eccezionali. Il loro lavoro, la loro filosofia e la loro ambizione sono di profonda importanza, non solo nel loro paese d'origine e nel Regno Unito, ma in tutto il mondo. Ci mostrano come l'architettura, praticata con umiltà e umanità, può rendere il mondo un posto migliore".
Così si è espresso il presidente del RIBA, Alan Jones, in occasione dell'annuncio del premio a Grafton Architects. Una candidatura, quella dello studio irlandese, sostenuta da molte e importanti personalità provenienti dal mondo accademico, da quello dell'arte e dell'architettura, unitamente a importanti clienti e rinomati architetti. Un ulteriore riconoscimento dell'influenza e del grande lavoro svolto dallo studio Grafton Architects. Nel corso di oltre quarant'anni di attività gli architetti dello studio irlandese si sono misurati con progetti molto diversi tra loro, per scala, funzioni, contesti ecc. Da piccole residenze in contesti rurali a progetti universitari in importanti centri urbani, senza tralasciare la lunga attività di docenza e i preziosi contribuiti in eventi culturali internazionali. Tra questi ultimi va certamente ricordata la curatela di “Freespace”, la 16ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia svoltasi nel 2018.

Nell'importante portfolio di progetti di Grafton Architects, hanno un posto d'onore i molti edifici universitari realizzati nelle diverse parti del mondo, commissionati sempre a seguito di concorsi di progettazione internazionale. Tra questi la Medical School della Università di Limerick che ha ricevuto il RIBA Stirling Prize nel 2013 e la nuova facoltà dell'UTEC - Universidad de Ingenieria y Tecnologia di Lima, Perù, vincitrice della prima edizione del RIBA International Prize del 2016. Sempre legati a concorsi di progettazione internazionale sono gli incarichi che lo studio ha in corso, come: il Marshall Building per la London School of Economics (LSE), la Town House per la Kingston University di Londra, la School of Economics per l'University Toulouse 1 Capitole, l'Institute Mines Telecom University Building a Paris Saclay, il progetto City Library & Parnell Square Cultural Quarter a Dublino (con Shaffery Architects) e la nuova sede dell'Electricity Supply Board di Dublino (con O'Mahony Pike Architects).
In ogni ambito agli architetti di Grafton sono state sempre riconosciute umanità e generosità, principi che attraversano trasversalmente ogni aspetto della loro professione e che emergono dalle dichiarazioni rese da Yvonne Farrell e Shelley McNamara al conferimento del premio:
Come gli architetti di tutto il mondo, tutti in Grafton Architects lavorano duramente per dare a ogni progetto l'attenzione necessaria per arricchire la vita delle persone. Per noi l'architettura è una professione ottimistica, con l'opportunità di anticipare le realtà future. È della massima importanza culturale perché è il luogo costruito delle vite umane. Traduce i bisogni e i sogni delle persone in forma costruita, nel linguaggio silenzioso dello spazio.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of RIBA, photo by Brunetti (3), Dennis Gilbert (4-5, 18), Grafton Architects (2, 6-14, 19-20), Iwann Baan (21-25), Paolo Tonato (1), Ros Kavanagh (15 – 17).


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