25-01-2019

Orange Phone Booths di 100architects a Shanghai

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Amey Kandalgaonkar,

Shanghai,

Piazze, Parco urbano, Installazione,

Paesaggio,

Gli architetti dello studio 100architects di Shanghai hanno realizzato nella loro città, insieme a MINI China, un’indagine sullo spazio pubblico.



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Orange Phone Booths di 100architects a Shanghai Gli architetti dello studio 100architects di Shanghai hanno realizzato nella loro città, insieme a MINI China, un’indagine sullo spazio pubblico. E lo hanno fatto attraverso un nuovo arredo urbano che reinterpreta, in modo contemporaneo, le vecchie cabine telefoniche pubbliche nella nostra era dominata dagli smartphone.


Vi ricordate le cabine telefoniche? Un’istituzione in tutto il mondo, iniziando con quelle rosse e iconiche inglesi fino al famoso telefono a gettoni in Italia. Un posto dove in certi casi dovevi anche aspettare il tuo turno e nel frattempo, magari, iniziavi a chiacchierare con chi era in coda con te. 
La cabina telefonica era una vera istituzione nel quartiere, un faro nel paesaggio urbano, quanto rurale, che ti permetteva di parlare con il mondo. Ora che ruolo può avere questa, che oramai è una vera reliquia del nostro passato pre smartphone, dato che da circa 25 anni la diffusione della telefonia mobile ha cambiato non solo le nostre abitudini ma anche le città?
Pensieri che hanno spinto molte persone creative in tutto il mondo a cercare soluzioni per trasformare questi ricordi urbani in qualcosa di più utile alla società attuale e al suo stile di vita. Così è accaduto anche a Shanghai, dove operano gli architetti dello studio 100architects. Questi sono stati chiamati da MINI China attraverso la sua piattaforma Urban Matters, la stessa che cura e crea soluzioni progettuali che affrontano le nuove sfide urbane. Gli è stato quindi chiesto di creare un progetto per il rinnovamento di vecchie cabine telefoniche in Yuyuan Road, una strada storica di Shanghai. 
Da una riflessione sul ruolo di questi oggetti urbani nella nostra città contemporanea in epoca di smartphone, Marcial Jesus e Javier Gonzalez di 100architects hanno trovato con The Phone Booths una risposta molto chiara: trasformare queste reliquie del mondo pre-mobile in mini capsule urbane allo scopo di facilitare l'interazione tra le persone e offrire nuovi spunti per vivere la città.

Sono partiti dal presupposto che le cabine telefoniche in passato non contenevano solo un telefono per fare chiamate, ma offrivano anche un riparo, un tetto, uno spazio chiuso, un senso di privacy, insomma avevano la capacità intrinseca di generare uno spazio circoscritto nel paesaggio urbano. Un concetto che ha interessato i progettisti, quindi hanno deciso di riproporre questa loro caratteristica in chiave contemporanea. Da qui la scelta di non pensare le cabina come luogo chiuso, ma di aprirla al marciapiede per poter stabilire un dialogo con il resto della sfera pubblica, rompendo di conseguenza quella bolla in cui siamo portati a vivere con il nostro sguardo sempre fisso sul telefonino.
100architects ha creato 3 diversi prototipi che facilitano le interazioni in modi diversi. Hanno mantenuto principalmente le vecchie strutture metalliche di base, al fine di ottenere una maggiore somiglianza con il passato. Le 3 pareti della cabina dispongono di illuminazione LED, tanto da farle diventare delle piccole lanterne urbane attrezzate con connessione wifi, prese di ricarica USB gratuite, posti a sedere, portagiornali, tavolino, luci da lettura per la notte e un telefono pubblico di emergenza. 
Ed è così che ben 900 metri della storica Yuyuan Road a Shanghai sono stati arredati con 5 di queste nuove cabine, dove il nero opaco esterno contrasta con l’arancione all’interno, rendendole cool, dei veri hub urbani per le città contemporanee.

Christiane Bürklein

Design:  100architects (Shanghai)
Design team: Marcial Jesus & Javier Gonzalez (100architects) 
Production: Hong Yang Advertising (Shanghai) + 100architects (Shanghai)
Lighting Consultant: Maciej Dudek (Squiggle Lab)
Client: MINI China / Anomaly Shanghai
Location: Yuyuan Road, Changning District, Shanghai, China
Completion: December 2018
Photographer: Amey Kandalgaonkar

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