Kärdla City Pavilion di Bornstein Lyckefors Arkitekter e Mareld Landscape

Poco più di 100 anni fa, dal 1918 al 1920, il popolo estone fu coinvolto nella guerra d'indipendenza estone contro l'offensiva sovietica del fronte occidentale. Il giorno più significativo fu il 24 febbraio 1918, in cui l'Estonia dichiarò la propria indipendenza. Una data, che viene commemorato come festa nazionale e il cui centesimo anniversario ha dato vita a molte iniziative anche di carattere urbanistico e architettonico. Perché cosa c’è di meglio per celebrare una nazione che regalare dei luoghi condivisi per i cittadini?
Così è successo nella città di Kärdla, situato sull'isola di Hiiumaa o Dagö in svedese, 28 km o 90 minuti di traghetto al largo della costa occidentale dell’Estonia. È stato indetto un concorso internazionale aperto che richiedeva un rinnovamento della piazza centrale della città che includesse funzioni come un mercato, una biblioteca pubblica e fermate dell’autobus. Insomma, tutto ciò che rende il centro città appetibile per gli abitanti.
Lo studio svedese Bornstein Lyckefors Arkitekter insieme a Mareld Landscape ha vinto il concorso che include un iconico padiglione per la città, realizzato lo scorso anno. Il progetto dei due studi svedesi parte dall’attenta analisi del contesto. Kärdla è l'unica città sull'isola di Hiiumaa con poco più di 3-300 residenti. È il centro amministrativo, economico e culturale dell’isola dove si trova l'unica scuola elementare di Hiiumaa e l'ospedale dell’isola. Negli ultimi anni è caratterizzata da una notevole espansione urbana. I promotori del progetto, ben consapevoli che bisogna creare nuovi flussi di persone per far vivere il centro, volevano concentrare la vita pubblica intorno alla piazza centrale. Proprio per questo motivo la proposta di Bornstein Lyckefors e Mareld ha introdotto un padiglione del mercato che include l'architettura del paesaggio come elemento urbano per spezzare il grande vuoto urbano della piazza.
Raccontano gli archetti: “Il layout del padiglione parte dall'idea dell’Hortus Conclusus, il giardino chiuso. Così diventa al contempo un vuoto e un contenitore di spazio e paesaggio, una cornice che detta le regole nei rapporto con a cui rapportarsi nella costruzione del più ampio paesaggio urbano. I muri che circondano l'interno servono solo come sfondo al parco.”
La spazio più interno serve come luogo di contemplazione, mentre all’esterno troviamo tutto il programma concepito per attivare la piazza circostante. Questo include nel dettaglio l’ex-mercato di strada, un palco urbano per eventi pubblici e un infocenter. Tutto si svolge nel padiglione, una struttura interamente costruita in legno. I pezzi di legno per creare la distanza tra le barre sono posizionati di modo tale da assomigliare e rendere omaggio alla tessitura, industria che una volta era vitale per Kärdla. Il tetto coperto da lastre di vetro aumenta la sensazione di essere coperto da un tessuto di legno semi trasparente e delicato. 
Con il tempo il legno perderà colore e si confonderà con la strada, il giardino chiuso diventerà più denso e verde, inglobato nel tessuto urbano, di cui comunque rimane un punto fisso che i progettisti hanno chiamato Kärdla Bouquet Park. Avvolto dalla città come i fiori dalla carta.
Il progetto di Bornstein Lyckefors Arkitekter con Mareld Landscape propone quindi con la struttura semplice ma efficace, un vero attivatore della comunità locale.

Christiane Bürklein

Project: Bornstein Lyckefors Arkitekter
Landscape: Mareld Landscape
Location: Kärdla. Estonia
Images: Tiit Veermae