20-08-2021

22a edizione dell’International Garden Festival in Canada

Balmori Associates, Emil Bäckström, Emmanuelle Loslier & Camille Zaroubi, David Bonnard, Laura Giuliani, Amélie Viale, legaga,

Nancy Guignard, Martin Bond, JC Lemay,

Quebec, Canada,

Installazione, Land Art,

Paesaggio, Mostra,

L’International Garden Festival festeggia la sua 22a edizione con il tema Magic lies outside, ovvero la magia è fuori, all’aria aperta. Un messaggio di speranza per esaltare la creatività e aggiungere colore a questo mondo.



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22a edizione dell’International Garden Festival in Canada Uno degli highlight per gli amanti dei giardini e della land art è sicuramente l’International Garden Festival che si tiene da ben 22 anni ai Reford Gardens, precisamente presso Les Jardins de Métis, situati alle porte della penisola di Gaspé nel Québec orientale in Canada. Il tema dell'edizione 2021 è Magic Lies Outside (La magia è fuori, nel senso di all’aria aperta). 
Il festival di quest'anno vuole portarci speranza, ispirare la creatività e illuminare il mondo mentre ancora lottiamo per superare la pandemia globale, allo scopo di rimettendoci in piedi dopo questi difficili mesi di isolamento. Quest’anno i cinque progetti selezionati, provenienti da Canada, Stati Uniti, Francia e Svezia si aggiungono ai giardini attuali per formare un museo a cielo aperto, offrendo così un percorso di installazioni en plein air. Vediamole nel dettaglio. 
Choose your Own Adventure di Balmori Associates (Noémie Lafaurie-Debany, Javier Gonzalez-Campana, Simon Escabi, Chris Liao, Cristina Preciado, landscapers and urban planners) di New York, USA, parte da una riflessione sulla nostra connessione con la natura. Tutto questo in un’ottica, influenzata dalla pandemia, che dovrebbe indurci a modificare la nostra attuale relazione, quai tossica, con gli altri esseri viventi e gli elementi della natura. Quindi, a maggior ragione, dopo aver vissuto in isolamento, sarebbe opportuno iniziare ad apprezzare i fenomeni naturali, gli stessi che questo team ha allestito per la mostra presso Les Jardins de Métis.
Hässja dell’architetto svedese Emil Bäckström presenta invece tre strutture abitualmente usate per essiccare il fieno. Queste prendono le mosse da un rinnovato interesse nei confronti dei metodi tradizionali e sostenibili dell’abitare, al preciso scopo di mettere in mostra un antico modo di lavorare la terra. Le tre strutture realizzate con le stesse piante che le circondano, diversamente dalle strutture originarie, propongono al loro interno un piccolo spazio, un rifugio dal mondo contemporaneo. Il loro scopo è quindi quello di far riflettere sul rapporto fra uomo e natura, sui metodi, passati e futuri, di come abitiamo il nostro pianeta.
Miroirs acoustiques, ovvero gli specchi acustici delle architette di paesaggio canadesi Emmanuelle Loslier e Camille Zaroubi, consistono in due riflettori parabolici piantati nel terreno, delle antenne di alluminio riciclato con un buco in mezzo dal quale osservare il contesto. Uno delle due punta al festival, un ambiente antropico, mentre l'altra a un'area boschiva e al fiume San Lorenzo, regalando così ai visitatori due “colonne sonore” molto diverse tra di loro. 
Open Space di legaga (gli stagisti di architettura Gabriel Lemelin, Francis Gaignard, Sandrine Gaulin) è invece quanto anticipa il titolo: i muri di una tipica casa sono aperti per creare una pianta a sua volta aperta e dalle infinite possibilità. Con questa idea semplice quanto geniale, gli elementi tipici della casa come porte, scale, finestre e muri assumono un nuovo significato, sfidando i nostri preconcetti. Come dicono i giovani progettisti: “Nell'ultimo anno, le case sono diventate un simbolo di chiusura. In Open Space, tornano a essere un luogo divertente, sicuro e familiare dove si può dare libero sfogo alla propria immaginazione.”
Porte-bonheur, ovvero Porta Fortuna, di David Bonnard, architetto di DE-HMONP, con la paesaggista Laura Giuliani e la visual artist Amélie Viale, di Lyon, Villefranche sur Saone e Lissieu in Francia, propone infine un rito di passaggio tra realtà e potenzialità. La loro è un’installazione che invita i visitatori a osare, ad aprire la porta, ad attraversare le soglie per uscire ed esplorare l'ambiente circostante con tutta la meraviglia di un bambino. Un gesto più che mai necessario dopo i lunghi mesi di confinamento.
Le cinque installazioni del 2021 mettono quindi al centro il nostro contatto con il mondo esterno per riconnetterci, anche dopo la pandemia, con la natura. 
Il Festival nei Reford Gardens è aperto tutti i giorni dal 29 maggio al 3 ottobre 2021.

Christiane Bürklein

International Garden Festival
dal 29 maggio al 3 ottobre 2021
Reford Gardens, Quebec, Canada
Immagini: vedi leggende 
1) Open Space, legaga [Gabriel Lemelin, Francis Gaignard, Sandrine Gaulin, architectural interns], Quebec (Quebec) Canada, Photo credit: JC Lemay
2) International Garden Festival, Reford Gardens, Photo credit: JC Lemay
3) Choose your Own Adventure, Balmori Associates [Noémie Lafaurie-Debany, Javier Gonzalez-Campana, Simon Escabi, Chris Liao, Cristina Preciado, landscapers and urban planners], New York, United-States, Photo credit: JC Lemay
4) Choose your Own Adventure, Balmori Associates [Noémie Lafaurie-Debany, Javier Gonzalez-Campana, Simon Escabi, Chris Liao, Cristina Preciado, landscapers and urban planners], New York, United-States, Photo credit: JC Lemay
5) Hässja, Emil Bäckström, architect, Stockholm, Sweden, Photo credit: Martin Bond
6) Hässja, Emil Bäckström, architect, Stockholm, Sweden, Photo credit: JC Lemay
7) Miroirs acoustiques, Emmanuelle Loslier, landscape architect, Camille Zaroubi, landscape architect, Montreal (Quebec) Canada, Photo credit: JC Lemay
8) Miroirs acoustiques, Emmanuelle Loslier, landscape architect, Camille Zaroubi, landscape architect, Montreal (Quebec) Canada, Photo credit: JC Lemay
9) Open Space, legaga [Gabriel Lemelin, Francis Gaignard, Sandrine Gaulin, architectural interns], Quebec (Quebec) Canada, Photo credit: JC Lemay
10) Porte-bonheur, David Bonnard, DE-HMONP architect, Laura Giuliani, landscaper, Amélie Viale, visual artist, Lyon, Villefranche sur Saone and Lissieu, France, Photo credit: Nancy Guignard
11) Porte-bonheur, David Bonnard, DE-HMONP architect, Laura Giuliani, landscaper, Amélie Viale, visual artist, Lyon, Villefranche sur Saone and Lissieu, France, Photo credit: Nancy Guignard
Ulteriori informazioni: https://jardinsdemetis.com/en/the-international-garden-festival/

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