La scultura Forsoultree di Luca Gnizio per riconnettersi con la natura

Cosa si può fare con un leccio secolare caduto, probabilmente per via di una tempesta? Si può dare una seconda vita, quando si incontrano l’intuito di chi lo trova e l’estro creativo di un artista. Così è successo appunto a Fiesole, a Villa San Michele, circondata da una porzione del parco monumentale di Monte Ceceri, dove Leonardo Da Vinci sperimentò per la prima volta la sua macchina volante. Si tratta nel caso preciso di due ettari e mezzo di natura incontaminata recuperata grazie ad un restauro conservativo che coinvolge principalmente i sentieri interni affidato a Frontera Gardens.



Sono proprio i responsabili della ditta che fanno notare ai gestori della Villa, il tronco di un grande leccio secolare stramazzato nel parco. Da una tale occasione nasce l’idea dell’artista coinvolto, Luca Gnizio, noto ai nostri lettori per aver creato, nel 2009 un nuovo ambito professionale: l'artista ecosociale. Grazie alla sua formazione artistica e tecnica di designer industriale e all'impegno per la salvaguardia dell'ambiente, le opere di Gnizio realizzate con materiali di scarto industriale riciclati, alcuni dei quali protetti da brevetti, hanno dato vita a una tendenza artistica innovativa che racchiude in sé finalità ecologiche e sociali.
Un approccio che segue il principio delle tre „RRR“, reduce - reuse – recycle, che ovviamente è applicabile anche ai materiali naturali come appunto un albero caduto. Così nasce Forsoultree, un intervento fatto da potenti gesti creativi dove il tronco, da natura morta, viene portato ad un nuovo livello di bellezza, contenuto e significato. 



Luca Gnizio ha realizzato delicate insenature e cavità nel tronco che ci invitano ad entrare nell’albero, dove un tempo scorreva la linfa vitale. Ci si può sdraiare, meditare, contemplando il panorama di Firenze o la parete rocciosa della vecchia cava all’interno del bosco di Leonardo. Due sono, infatti, le sedute, rispettivamente orientate verso la valle e verso la collina, mentre la profonda conca scavata nel tronco permette, da soli o in compagnia, di affidarsi completamente alla natura abbandonandosi nel grembo dell’albero.



„Forsoultree parla di bellezza e di rispetto, del fatto che nulla ci appartiene su questa terra dove siamo semplici ospiti di passaggio – spiega Luca Gnizio –: entrando fisicamente nell’albero possiamo instaurare un dialogo intimo e sensoriale con quanto di primordiale ancora resta di noi. Questo è il vero lusso dei nostri tempi – conclude l‘artista – avere il privilegio di osservare la natura, coglierne la generosità, la bellezza e le infinite opportunità che ci offre. Forsoultree ci porta nell’intimo delle cose, dove nascono le sensazioni primitive: con i sensi accesi, dai rumori, dagli odori, ci connettiamo con un pezzo di eternità“.
L’opera fisica ora accoglie chi ha voglia di riconnettersi con la natura, che diventa fruibile grazie ai gesti dell'artista che creano un'esperienza sensoriale unica e aprono al dialogo con l’utente. Per l'occasione il regista e cineasta Fabio Bastianello ha girato un film che racconta il momento dell'estro creativo di Luca Gnizio per Forsoultree dall'ideazione al completamento dell’opera.
Un momento di condivisione della creatività con il pubblico che qui ha la possibilità di seguire i vari step della realizzazione, avvenuta in un unico giorno a maggio, direttamente nel sito dove Forsoultree ora è esposto.

Christiane Bürklein

Progetto: Luca Gnizio
Luogo: Villa San Michele, Fiesole, Italia
Fotografo: Alessio Guarino
Riprese: Fabio Bastianello - Overall Pictures
Musiche originali: Marco Madia
Esecuzione della scultura: Frontera Gardens
Anno: 2023