18-07-2022

Ha aperto il 23° Festival Internazionale del Giardino in Canada

Martin Bond, JC Lemay, Charlotte Garneau,

Grand-Métis, Canada,

Parco urbano, Installazione,

Paesaggio, Evento,

In Nordamerica uno degli eventi più attesi dagli amanti del giardino ha aperto al pubblico. La 23a edizione del Festival Internazionale del Giardino presso i Jardins de Métis/Reford Gardens a Grand-Métis, nel Québec, presenta cinque nuove giardini che declinano il tema Adattamento.



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Ha aperto il 23° Festival Internazionale del Giardino in Canada Sono molti anni che seguiamo l’International Garden Festival, il più importante festival di giardini contemporanei del Nordamerica che si tiene presso i Jardins de Métis/Reford Gardens. Un sito alla confluenza dei fiumi San Lorenzo e Mitis, a 300 km a nordovest di Québec in Canada, realizzato su progetto di Elsie Reford dal 1926 al 1958. È uno dei giardini più rinomati del Nordamerica e considerato uno dei 150 più grandi giardini del mondo. Il Festival si svolge in un sito adiacente a questo luogo storico, consentendo un dialogo tra storia e modernità, tra conservazione, tradizione e innovazione.
I cinque nuovi giardini che arricchiscono il Festival Internazionale del Giardino, visitabile fino al 2 ottobre 2022, sono ispirati al tema Adattamento (Adaptation). Una parola che ben descrive quanto stiamo affrontando, soprattutto negli ultimi due anni, perché per vivere e sopravvivere gli esseri umani, come la natura, devono dimostrare adattamento e resilienza. 
Vediamo nel dettaglio questi cinque progetti. 
FORTERESSES di Maison029, composta da Eadeh Attarzadeh, urbanista e designer e Lorenzo Saroli Palumbo, architetto di Montréal. Si tratta di un intervento simbolico all'interno della foresta che propone un metodo aggressivo per proteggere la nostra flora dal suo più grande predatore: noi stessi. L’intervento si distingue per la bellezza delle geometrie e incoraggia i visitatori a interrogarsi sull'impatto che hanno sul loro ambiente. Il tutto ricordando che la nostra flora spesso non è in grado di proteggersi da sola.
LICHEN di Marie-Pier Gauthier-Manes, Chloé Isaac e Victor Roussel, di Montréal, è invece ispirato ai vasi di terracotta, veri e propri archetipi nei giardini. Questa installazione si compone di 1.200 anelli di terracotta fatti a mano, nonché cotti in un forno all'aperto proprio presso i Jardins de Métis. Come il lichene vero, un organismo percettivo, malleabile e mutevole che si adatta alla topografia, all'umidità e alla temperatura ambientale, anche l’installazione è sensibile alle perturbazioni del suo ambiente, diventando quindi un prezioso indicatore del cambiamento ambientale. 
GRAVITY FIELD di TERRAIN WORK dimostra invece il robusto adattamento delle piante, anche in condizioni estremamente difficili. Sebbene svolgano un ruolo chiave nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico che minacciano la nostra esistenza, anch'esse sono vulnerabili e devono adattarsi a un clima in rapida evoluzione.
LES HUIT COLLINES di ONOMIAU sono otto colline pensate come delle strutture in evoluzione che immaginano spazialità biologiche. Un assemblaggio di superfici che rivela la ricchezza di un intero ambiente, catalizzando altre forme di interazione e per diversi esseri viventi. L’installazione influenza il clima attenuando il calore estivo con le sue sfumature e la sua flora. 
FORÊT FINIE, ESPACE INFINI? di Antonin Boulanger Cartier, Pierre-Olivier Demeule, Melaine Niget, Québec, da lontano assomiglia a una pila di legno segato e messo in attesa del suo utilizzo. Si tratta di un ostacolo al passaggio, dalla forma definita e coperto da un telo di plastica, che attende nella calura estiva. Nell’intenzione dei suoi creatori dovrebbe far capire quanto lo spazio che costruiamo provenga da un mondo di risorse limitate e quindi non infinito.
Oltre ai 27 giardini contemporanei presentati ai Jardins de Métis, un'installazione satellite, composta da 156 bottiglie di vetro riciclate disposte a ventaglio davanti al Centre d'art de Kamouraska, cattura il vento del mare aperto, emettendo melodie che ricordano i corni da nebbia. Si tratta di Mer du vent di Emmanuelle Loslier e Camille Zaroubi, architetti paesaggisti e musicisti di Montreal. Inoltre, la loro installazione, Miroirs acoustiques, creata nel 2021, viene nuovamente presentata sul sito del Festival Internazionale del Giardino e accoglie il pubblico insieme agli altri giardini.

Christiane Bürklein

The International Garden Festival
http://www.festivalinternationaldejardins.com/
from 24 June to 2 October 2022
Jardins de Métis/Reford Gardens, Grand-Métis, Canada
Images: see captions

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