20-07-2022

OPEN Architecture: Pinghe Bibliotheater a Shanghai

Open Architecture,

Wu Qingshan, Jonathan Leijonhufvud, Chen Hao,

Shanghai,

Biblioteche,

Nell’ambito del progetto del nuovo comprensorio scolastico Pinghe a Shanghai, OPEN Architecture inserisce Bibliotheater, che unisce lettura e performance. Un landmark “un po’ balena blu, un po’ transatlantico”, che connette la comunità scolastica con quella sociale.



OPEN Architecture: Pinghe Bibliotheater a Shanghai

Pinghe a Shanghai è un’architettura che unisce due funzioni tipologicamente distinte, biblioteca e teatro, progettata dallo studio OPEN Architecture, nell’ambito dell’intervento “School as a Village”.
La progettazione del nuovo edificio, che stringe la relazione tra arte e cultura, è un tassello essenziale di un masterplan di 50.000 metri quadrati per un nuovo complesso scolastico. OPEN Architecture racconta così le premesse e l’approccio: “I recenti progressi economici cinesi e la relativa scarsità di buone risorse educative hanno generato una corsa alla costruzione di scuole sempre più grandi. La necessità di velocizzare progettazione e programmi di costruzione ha fatto sì che questi nuovi edifici scolastici somiglino molto a efficienti parchi uffici. Come scuole offrono una soluzione idonea ai problemi dell'istruzione di massa, ma non tengono conto delle esigenze dei giovani studenti che sperimentano il mondo fisico in modo diverso nelle diverse fasi della loro vita.”
lI comprensorio oggetto dell’incarico, situato in una vasta area residenziale a est della città, avrebbe ospitato un bacino enorme, circa 2000 studenti di età compresa tra i 3 ei 18 anni. La primaria necessità rilevata dunque fu quella di consentire ai bambini e ai ragazzi di associare ogni età a uno luogo preciso, rendendo così anche fisica, spaziale la propria esperienza scolastica. Ispirandosi al proverbio africano “ci vuole un villaggio per crescere un bambino”, lo studio OPEN decise di rompere con il modello prevalente di scuola come megastruttura, decostruendo il programma originale in molti edifici più piccoli e dalla forma riconoscibile per i bambini, circondati dal verde, a costituire un campus educativo vario e vivace, simile a un villaggio.
Tra i nuclei previsti, le aule, l’amministrazione, i laboratori, un dormitorio, un asilo nido e gli edifici dedicati allo sport e all’arte, quello a cui il progetto ha attribuito l’immagine più emblematica dell’innovazione proposta è proprio il Pinghe Bibliotheater. Già nei suoi intenti, unisce momenti culturali vissuti in genere in contesti di relazione molto differenti, ma di pari importanza nel processo educativo, la lettura e la performance.
Il Bibliotheater è posizionato strategicamente per servire sia la scuola che la comunità. Il suo volume compatto di cemento, dalla forma enigmatica (definita “un po’ balena, un po’ transatlantico”) si colloca in un angolo importante di questo masterplan, all’incrocio tra una trafficata infrastruttura cittadina e un antico canale. Sviluppato su una pianta a triangolo, dai vertici arrotondati, presenta fronti molto diversi a seconda del punto di vista. Il tetto inclinato con lucernari, finestre tonde come gli oblò delle navi, il colore blu delle facciate, delineano un’architettura di forte richiamo, destinata a diventare un landmark.

L’organizzazione delle piante dell’edificio è stata guidata dai concetti dello spazio aperto e degli ampi e liberi flussi, nella convinzione più recente che l’apertura mentale derivi anche dalla prospettiva visiva e dalla possibilità di avere davanti agli occhi più attività disponibili, incoraggiando lo sviluppo dell’immaginazione e la sperimentazione. Per esigenze intrinseche, il teatro maggiore da 500 posti e il black-box theater da 150, che hanno bisogno di buio e di isolamento acustico, sono stati collocati al piano terra e al centro dell'edificio, mentre la biblioteca occupa il piano superiore. Un anello di diversi spazi di lettura sale e scende in base alle diverse altezze dei volumi dei teatri sottostanti, creando una sequenza spaziale terrazzata che culmina in un'area di lettura superiore, circondata da libri e molto luminosa. Questo per assecondare la lettura come momento privato, non solo educativo ma anche di intrattenimento, che un bambino o un adolescente possano vivere in configurazioni di seduta libere ma confortevoli, da soli o in gruppo. Ecco allora ovunque arredi in legno caldo e accogliente, sedute colorate e giocose, pedane e tavoli su cui sedersi a leggere o anche solo a consultare un testo. Un giardino pensile che in futuro vedrà i suoi alberi spuntare dalla copertura, offre ai bambini una boccata d'aria fresca e un'area lettura all'aperto, quando il tempo lo permette. L’illuminazione naturale completa armoniosamente lo spazio, soddisfacendo le esigenze funzionali ma anche vestendo lo spazio di dettagli. Numerosi lucernari sul tetto inclinato portano luce filtrata nell'area di lettura centrale; un gigantesco oculo che “scende” dal soffitto illumina il centro stesso in modo quasi spirituale.
Al contrario, l’esperienza della performance si configura già all’ingresso come un’esperienza estroversa ed emozionante. Si accede al teatro, infatti, dall’angolo in cui l’edificio è “tagliato” in diagonale, alludendo così a un palcoscenico che si apre. Qui il rivestimento in legno è abbinato a pareti di colore blu intenso, creando un contrasto che prelude al fermento che si vivrà all’interno del teatro. La lobby e il caffè costituiscono gli spazi più esterni, più soleggiati e ariosi, che fanno da cuscinetto e introducono ai nuclei teatrali. Qui, durante i normali giorni di scuola, in attesa di riprendere i bambini, i genitori possono leggere e socializzare.
Il Pinghe Bibilotheater è stato concepito anche come un centro culturale, non solo per la scuola ma anche per le comunità circostanti. Posizionato in prossimità dell'ingresso secondario del campus, l'edificio può essere utilizzato in modo indipendente dai percorsi scolastici ad una scala urbana. Grazie a questo progetto, si esplicita l’idea che la scuola del futuro possa essere un luogo di interazione sociale accessibile da un pubblico generalizzato e anche fuori dall’orario scolastico, “nel tentativo di utilizzare in modo più efficiente le risorse pubbliche e contribuire alla comunità in senso lato.”

Mara Corradi


Architecture and Interior Design: OPEN Architecture http://www.openarch.com/
Principals in Charge: LI Hu, HUANG Wenjing
Design Team: YE Qing, SHI Bingjie, YANG Ling, TAN Qingjun, LU Di, Daijiro Nakayama, LIN Bihong, CHEN Xiuyuan, ZHOU Tingting, ZOU Xiaowei, LIU Xunfeng, LI Lingna
Local Design Institute: Shanghai Yuangou Architects and Consultants
Structural and MEP Consultant: CABR Technology Co., Ltd.
Curtain Wall Consultant: CABR Technology Co., Ltd.
Theater/Acoustic Consultant: Shanghai Net Culture Development Co., Ltd.
Lighting Consultant: Shanghai Modern Architecture Decoration Environmental Design Research Institute Co., Ltd.
Design Year: 2016-2020
Completion: 2020
Client: Shanghai Tixue Education and Technology Co., Ltd.
Building Area: 5,372 sqm
Site Area: 2,312 sqm
Location: Shanghai, China
Photos by: Jonathan Leijonhufvud (01-10), CHEN Hao (15-17), WU Qingshan (11-14)
https://vimeo.com/502152077 


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