07-09-2022

Crawshaw Architects: La biblioteca, Stanbridge Mill Farm, Dorset

Crawshaw Architects,

Ingrid Rasmussen,

Biblioteche,

A Wimborne Minster, nelle ex-stalle di una fattoria inglese di età georgiana, Aidan Crawshaw progetta una biblioteca per una collezione di volumi sull’architettura palladiana. L’allestimento leggero, tutto in legno massello, disegna una prospettiva degna di un dipinto rinascimentale.



Crawshaw Architects: La biblioteca, Stanbridge Mill Farm, Dorset

A Wimborne Minster, centro nella contea del Dorset, in Inghilterra, Aidan Crawshaw ha lavorato a un piccolo progetto di recupero funzionale e rigenerazione all’interno di un monumento nazionale. Stanbridge Mill Farm è una fattoria di età georgiana classificata come bene culturale, con un mulino ad acqua e locali di servizio, tra cui una stalla per il bestiame, organizzati intorno a una corte. Quarant’anni fa questi ambienti erano stati trasformati in un magazzino per l’agricoltura e utilizzati come semplice deposito di materiali e macchinari.
Ubicata in una porzione edilizia a est della corte di servizio, questa lunga manica si presentava come un fabbricato a un solo piano con portone a due battenti di testa, tetto a capanna e capriate in legno.
In conseguenza del loro valore storico, dopo aver ristrutturato la casa padronale, i proprietari decisero di recuperare anche i locali dell’antica stalla con uno scopo preciso: allestire una biblioteca aperta al pubblico, in cui conservare la loro collezione privata. All’interno, gli interessati avrebbero potuto consultare anche una sezione di volumi sull’architettura palladiana, che fu di ispirazione per lo sviluppo di un lessico di epoca georgiana. Coinvolti nel progetto, Aidan Crawshaw e il suo studio di Londra hanno analizzato i tratti originali dell’edificio che meritavano di essere conservati e ristrutturati, come i muri perimetrali di mattoni, i serramenti con inglesine, i tetti ad alte capriate in legno, i lucernari. Altri dettagli non originali, come piccoli tramezzi per la suddivisione dello spazio interno, o danneggiati, come i pavimenti, sono stati rimossi, aumentando di poco le altezze, ma ampliando considerevolmente la percezione dimensionale e l’armoniosa prospettiva della manica. La rifunzionalizzazione ha previsto di suddividere gli spazi in tre ambienti principali, l’ingresso con bagno, il locale biblioteca, l’ufficio. È stato quindi creato un ampliamento, a prolungamento del fronte d’ingresso, per realizzare un’ampia cucina, con sbocco sul cortile interno. Il cuore della ristrutturazione è la stanza dell’archivio e della consultazione dei libri, dove sono stati adottati pochi ma determinanti interventi strutturali e di isolamento, che sono stati in grado di far emergere la simmetria dello spazio originario, nato come ricovero per bovini. Crawshaw Architects ha rimosso due delle capriate lignee storiche, sostituendole con nuove cornici portanti in legno lamellare, che ne hanno mantenuto l’impatto, ma al contempo hanno stabilizzato le pareti esterne. Questo ha consentito di far posto a tre navate, due laterali più basse, chiuse da controsoffitti, e una centrale con volta a botte, realizzate con una struttura autoportante in legno di rovere massello. Una proporzionata composizione di pilastri e volte, in cui sono stati incorporati mensole, tavoli e sedie, che ha la leggerezza di un allestimento effimero, ma la forza scenica delle architetture rinascimentali. Sulla documentazione di progetto si legge infatti che Aidan Crawshaw e Pandora Dourmisi si sono ispirati alla long room della biblioteca del Trinity college di Dublino, ma ancora prima al dipinto della “Vergine con il Bambino e santi” di Piero della Francesca, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera a Milano.

Per evidenziare il riferimento storico alla prima funzione dell’edificio, gli architetti hanno utilizzato i materiali e le tecniche costruttive della falegnameria agricola e della carpenteria locale. Sono stati scelti masselli di rovere con nodi o imperfezioni naturali in vista, assemblati il più possibile per incastro, alludendo a una metodologia artigianale della costruzione e così rendendo possibile una certa analogia tra l’antico e il nuovo uso. Lo stile rurale è stato accostato alla perfezione formale dei prospetti e delle sezioni.
La griglia di rovere ha fornito un supporto perfetto per l’inserimento dei dettagli che costruiscono la biblioteca, gli scaffali, i piani per la consultazione, le sedute, addirittura un divano, progettato per trasformarsi in letto, per un altro dei mille usi di questo ambiente. Nuovi elementi accessori si sono ispirati alle porte e alle finestre con inglesine ed ai serramenti in acciaio nero, alcuni originali, altri ricostruiti in stile. Tra questi le lampade a parete, le prese elettriche e la porta a vetri dell’ufficio, che incornicia la prospettiva sulle navate e sulla volta a botte della sala di consultazione.
I tre lucernari originali, aperti lungo la stessa falda del tetto, illuminano con moderazione, lasciando invece un generale e piacevole effetto chiaroscurale, che dà modo di leggere lo spazio nella sua profondità.
Il progetto è finalista del South West & Wessex RIBA Regional Award 2022.

Mara Corradi

Architects: Crawshaw Architects LLP
Client: Lord and Lady Phillimore
Location: Wimbourne, Dorset, England
Design Team: Pandora Dourmisi, Aidan Crawshaw
Structural Engineer: Hardman Structural Engineers
Contractor: CanDo Constructions ltd
Gross useable floor space: 117 sqm
Lot size: 213,000 sqm
Competition: 2021
Start of work: Feb 2019
Completion of work: Oct 2021
Photographs: Ingrid Rasmussen

http://crawshawarchitects.co.uk/


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