10-04-2020

OPEN Architecture: Tank Shanghai Art Center

Open Architecture,

Tian Fangfang, Wu Qingshan, Chen Hao, JJY Photo, INSAW Image,

Shanghai,

Architettura e Cultura,

Progettato da OPEN Architecture, Tank Shanghai rappresenta un nuovo tipo di istituzione artistica, sintesi tra città e ambiente. Creato riqualificando 5 serbatoi di carburante del vecchio aeroporto di Longhua, Tank Shanghai è un centro culturale ma anche un grande parco lungo il fiume Huangpu.



OPEN Architecture: Tank Shanghai Art Center

Quando l’incubo dell’epidemia di Covid-19 sarà finalmente alle spalle, gli abitanti di Shanghai potranno tornare a godere di uno straordinario esperimento urbano, il TANK Shanghai Art Center progettato dallo studio OPEN Architecture, che combina i temi dell’arte, del paesaggio e del recupero del passato. Dopo 6 anni di lavori, tra progettazione e cantiere, nel marzo 2019 inaugurava infatti un centro culturale della superficie di circa 10.000 metri quadrati, esteso su un’area di oltre 60.000, che ne è parte integrante. Si tratta dell’ultimo progetto del noto collezionista d’arte Qiao Zhibing, che nel 2006 avviò la sua attività di raccolta e mecenatismo e che oggi è considerato uno dei massimi collezionisti del mondo di opere di artisti cinesi e internazionali. Già fondatore del Qiao Space, la sua galleria d’arte privata nel West Bund a Shanghai, ha fortemente voluto il nuovo centro TANK Shanghai con l’obiettivo di “favorire le connessioni tra pubblico, arte contemporanea, vita urbana e natura”.
Con il supporto del Governo cinese, il West Bund a Shanghai è il progetto della trasformazione di un’area di circa 9,4 chilometri quadrati a vocazione industriale lungo il fiume Huangpu, nella parte sud-est del distretto di Xuhui, a fulcro urbano, spazio per la valorizzazione della vita pubblica, “viale museale” come viene spesso definito. Nello sviluppo di questa nuova “Rive Gauche” cinese che coinvolge in cooperazione Long Museum, Yuz Museum, Start Museum e Centre Georges-Pompidou X West Bund, quest’ultimo con una nuova sede progettata da David Chipperfield, si inserisce anche il TANK Shanghai, il cui progetto museale ed espositivo non difetta quanto a eccezionalità.
L’intervento riconverte infatti quelli che un tempo erano i grandi serbatoi di stoccaggio del carburante dell’aeroporto di Longhua, in un centro culturale con galleria d’arte, librerie, caffè e ristoranti, immersi in un parco urbano.
Per ognuno dei 5 serbatoi sono stati scelti un programma e una differente strategia espositiva e, al loro interno, sono stati allestiti ambienti molto diversi per ospitare l’arte in ogni sua forma. Il Tank 1, su due livelli, ospita un live-music club sopra e un bar sotto, e presenta pareti curve per ottimizzare l’acustica durante i concerti. Nel Tank 2 è allestito un ristorante con un grande atrio centrale circolare, mentre, sulla copertura, una terrazza consente di cenare all'aperto. Questi due ambienti hanno accesso diretto a quota di terra, mediante rampe rivestite degli stessi pannelli metallici bianchi impiegati per il nuovo rivestimento dei serbatoi. Gli altri tre spazi sono in parte fuori terra e in parte ipogei, con accessi dall’ampia lobby multifunzione, con caffè e museum shop, allocata sotto una grande superficie verde, il parco urbano. Dentro il Tank 3 è stata costruita una rampa di accesso che segue il perimetro del serbatoio, ma sono stati ripuliti e mantenuti gli interni originali e il loro affascinante aspetto industriale, allo scopo di ambientare grandi opere d'arte e installazioni contemporanee. Alla sommità della sua cupola è stato aggiunto un lucernario aperto che lascia entrare luce diretta (e pioggia) con grande effetto scenografico. Nel Tank 4 è inscritto uno spazio a pianta quadrata su tre livelli che ospita gallerie per dipinti e sculture, mentre infine il Tank 5 presenta due volumi rettangolari aggettanti come grandi palcoscenici per performance all’aperto.
Oltre alla straordinarietà del progetto espositivo, che è riuscito a conservare l’aspetto industriale del luogo creando un’affascinante commistione tra contenitori e contenuto artistico, il progetto si distingue per l’attenzione all’aspetto paesaggistico, che trasforma l’architettura in natura e viceversa. Quella che OPEN chiama la Super-superficie, è una striscia di verde di 5 ettari che forma una Z attraversando, da un estremo all’altro il sito culturale: accompagnando i visitatori tra gli spazi espositivi e performativi fino al lungofiume, il parco è oggi un luogo accessibile, contrariamente al passato, senza più barriere o ostacoli alla contemplazione naturalistica. Percorsi molteplici attraverso la natura consentono una nuova fruizione dello spazio pubblico, come commistione tra esperienza urbana e vita all’aria aperta: una gradinata scende verso una piazza pavimentata, dotata di dispositivi di nebulizzazione nascosti che in estate creano una nebbia rinfrescante. Mentre a sud si può godere di una foresta urbana di alberi ed erbe locali, a est una seconda piazza erbosa è stata progettata per eventi come festival musicali all'aperto.
Il Tank Shanghai è un’architettura dotata di molteplici significati. È luogo di immersione artistica nel cuore della metropoli, ma anche in un grande parco ricco di vegetazione costellato di opere d’arte. Raccoglie una serie di spazi per l’arte contemporanea, valorizzando le tracce del passato di questo paese (quello di Longhua fu il primo aeroporto internazionale della Cina, costruito nel 1917). Ripensa completamente il vissuto cittadino e la fruizione di un sito industriale sul lungofiume: notevole è l’effetto di straniamento per il visitatore che può accedere a grandi spazi inediti, un tempo presenze mute lontane dalla scala umana. Si direbbe che i Tank siano a loro volta un’installazione artistica, non effimera ma permanente. Fuori da essi, il progetto catapulta in un ambiente agli opposti, mai esistito prima, che evoca una vita campestre, con sentieri e prati in cui le persone si incontrano e fanno sport, secondo la tradizionale concezione del grande parco urbano. Un sito senza confini, nell’idea degli architetti di OPEN, ma anche senza definizioni.
Questo approccio insolitamente aperto allo spazio museale ha già portato benefici inaspettati e ispirato nuovi modelli operativi per i centri dell’arte. Nel giro di un anno, Tank Shanghai ha ospitato non solo mostre di altissimo livello, ma anche una fashon week, una fiera del libro, un festival dell’arte e una conferenza sull’intelligenza artificiale, introducendo nuovi tipi di pubblico in spazi tradizionalmente poco frequentati dal grande pubblico.

Mara Corradi

Architectural and Interior Design: OPEN Architecture
Partners-in-Charge: LI Hu, HUANG Wenjing
Project Team: YE Qing, LUO Ren, Victor QUIROS, ZHOU Tingting, CHEN Xiuyuan, LI Zhentao, ZHAO Yao, LU Di, JIA Han, ZHANG Yiwen, Steven SHI, ZHOU Xiaochen, HUANG Zhonghan, Laurence CHAN, Cynthia Yurou CUI, YANG Qi, GE Can, GAO Qi, Stephanie LEE, JIN Boan, ZHANG Hao, WANG Mangyuan, YAN Dihua, ZHANG Chang, Tomas KOWALSKY, JIANG Simin
Local Design Institute: Tongji Architectural Design Group
LDI Team: SUN Xiaolan, ZHANG Xinpei, SHE Xiang (Architecture); YU Jinxin, YU Fayang (Structure); TANG Zhenzhong, WU Pan, SUN Xiaofeng, ZHOU Dong (MEP)
Landscape Design: OPEN Architecture + Beijing EDSA Orient Planning & Landscape Architecture Co., Ltd.
Lighting Consultant: Shanghai Ming Chi Architecture and Engineering Co., Ltd.
Design Year: 2013-2019
Client: Shanghai West Bund Development Group + Tank Shanghai
Program: Art Galleries, Event Spaces, Restaurant, Café, Live Music Club, Museum Offices and Art Storage
Building Area: 10,845 sqm
Site Area: 47,448 sqm
Location: 2380 Longteng Avenue, Xuhui District, Shanghai
Photos by: (01-08) © INSAW Image,(22-23) TIAN Fangfang, (09-19) WU Qingshan, (24-25) OPEN Architecture, (21) CHEN Hao, (20) JJY Photo

http://openarch.com/


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