09-01-2019

JKMM: il nuovo museo ipogeo Amos Rex a Helsinki

JKMM,

Mika Huisman, Hannu Rytky, Tuomas Uusiheimo,

Helsinki, Finlandia,

Musei,

JKMM affronta con approccio radicale il progetto dell’ampliamento dell’Amos Anderson Art Museum nel centro di Helsinki. JKMM scava gli spazi del nuovo Amos Rex sotto la piazza retrostante il Lasipalatsi, padiglione modernista del 1936 riscoperto e ristrutturato nell’ambito del progetto dell’Amos Rex.



JKMM: il nuovo museo ipogeo Amos Rex a Helsinki In pieno centro ad Helsinki, tra i vivaci quartieri di Kamppi e Kluuvi, si può ammirare oggi una nuova sede museale, che eredita e porta avanti l’operato dell’Amos Anderson Art Museum situato a breve distanza in Yrjönkatu. Amos Rex è il nome scelto per questa struttura di appoggio ipogea, progettata dallo studio finlandese JKMM e ricavata sotto la piazza del Lasipalatsi, il padiglione funzionalista del 1936 ancora attivo con ristoranti, negozi e un cinema.
Ci troviamo nel cuore della città, dove in qualunque direzione ci si volti si può ammirare un pezzo della storia di Helsinki. I grandi magazzini Stockmann in stile Art déco lungo la Mannerheimintie, il museo Kiasma di Steven Holl verso nord, la cappella Kamppi dei K2S a sud, il neoclassico palazzo del Parlamento di Johan Sigfrid Sirén e poco oltre la Finlandia Hall di Alvar Aalto in marmo di Carrara.
La volontà di trasformare questa in una nuova occasione culturale per riportare la città al centro dell’attenzione si legge nell’audacia espressiva dell’architettura, che apparentemente nasconde se stessa per mostrarsi invece in tutta la sua carica mediatica. Quando questo progetto fu immaginato, in collaborazione con la municipalità che concesse il terreno, una delle questioni di maggior peso fu la conformazione del sito, di fatto il retro del padiglione Lasipalatsi, un complesso a U su pilastri che abbracciava una piazza in quel momento vuota, ma di grande valore storico. Qui sorgevano infatti il campo per la parata militare e le caserme in stile neoclassico che andarono distrutte durante la guerra civile, quella che culminò con l’indipendenza della Finlandia dalla Russia, proprio cent’anni fa. Se mantenere il vuoto lasciava una memoria tangibile del passato, la necessità di destinare spazio per mostre ed eventi di interesse culturale richiedeva una soluzione radicale. JKMM ha così trasformato la piazza in una grande copertura e il sottosuolo in una galleria espositiva di 6230 metri quadrati. L’intuizione di realizzare un tetto a lucernari, che non sono altro che le volte delle stanze ipogee, concretizza il rapporto tra il museo e la città, tra il suo presente culturale e gli eventi del suo passato, tra il tempo dell’esperienza contemplativa e la scansione delle ore all’esterno. Sulla piazza, intorno alla torre del Lasipalatsi che oggi porta il logo del museo, spuntano cupole in cemento decorato alte qualche metro, di forme e grandezze diverse, tutte culminanti in lucernari tondi che si protendono verso lo spazio aperto. In verità sono tunnel che catturano la luce per portarla negli spazi espositivi sotterranei e nello stesso tempo consentono ai passanti di lanciare un’occhiata all’interno. La gente che prima semplicemente attraversava la piazza, ora si ferma, si sdraia al sole sui dolci pendii artificiali, si siede, gioca. Ciò che era una piazza vuota diventa parco urbano, luogo di accoglienza, punto di incontro, valorizzando la propria vocazione civica.

Dal punto di vista del layout interno del museo la struttura dei grandi lucernari a cupola ha permesso di realizzare una sala di 2.200 metri quadrati senza colonne, donando flessibilità e un’imponente scenografia al sistema espositivo.
L’ingresso all’Amos Rex si trova sul fronte del Lasipalatsi lungo la Mannerheimintie. Nell’androne una scalinata conduce al livello superiore dove si trova il foyer del Bio Rex Cinema e Auditorium, restaurato da JKMM nell’ambito del progetto dell’Amos Rex, nell’intenzione di ripristinare l’aspetto originale dell’edificio negli anni trenta, le finiture, i colori delle pareti, gli arredi. La creazione del nuovo spazio museale è stata infatti l’occasione per riscoprire questo padiglione eretto per i Giochi olimpici del 1940 (poi rinviati al 1952) che nelle intenzioni originali avrebbe dovuto essere solo temporaneo, un edificio multifunzionale in cui i giovani progettisti Viljo Revell, Heino Riihimäki e Niilo Kokko disegnarono ogni dettaglio: dalle lampade agli arredi, dalle tappezzerie agli oggetti per la tavola, come un’opera d’arte totale e come si usava fare nel modernismo finlandese.

Mara Corradi

Architects: JKMM 
Leading architect: Asmo Jaaksi 
Project leaders: Freja Ståhlberg-Aalto, Katja Savolainen 
Project team: Teemu Kurkela, Samuli Miettinen, Juha Mäki-Jyllilä, Edit Bajsz, Christopher Delany, Markus Manninen, Marko Pulli, Katariina Takala, Jarno Vesa, Jussi Vepsäläinen, Päivi Meuronen, Noora Liesimaa 
Location: Helsinki (Finland)
Client: Föreningen Konstsamfundet, The Amos Anderson Art Museum, The City of Helsinki Surface: 13,000 sqm 
Completion: 2018

Photos by: © Tuomas Uusheimo, Hannu Rytky, Mika Huisman

https://jkmm.fi/

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