15-06-2022

OOPEAA: Chiesa, centro parrocchiale e social housing a Tikkurila

OOPEAA Office for Peripheral Architecture,

Marc Goodwin, Tuomas Uusiheimo, Hannu Rytky,

Tikkurila, Vantaa, Finland,

Chiese & Cimiteri,

Un progetto scritto congiuntamente dalle Parrocchie di Vantaa, dal costruttore Lujatalo e dallo studio OOPEAA realizza l’insolita combinazione di un centro parrocchiale con social housing. Il landmark con profilo a zig-zag e mattoni variopinti è anche un nuovo centro civico per l’area di Tikkurila, Helsinki.



OOPEAA: Chiesa, centro parrocchiale e social housing a Tikkurila

Nella zona di Tikkurila, nell’area metropolitana a nord-est di Helsinki, è sorto un nuovo complesso multifunzionale che si inserisce a completamento di un isolato di recente costruzione, proprio di fronte alla sede del Municipio locale. Il progetto è stato affidato, in seguito a un concorso in due fasi, a un gruppo temporaneo composto dal committente, le Parrocchie di Vantaa, l’impresa costruttrice finlandese Lujatalo e il progettista principale, lo studio OOPEAA. L’elemento insolito che pone attenzione su questo intervento è il programma funzionale che unisce un centro parrocchiale con la chiesa di fede protestante a un edificio di edilizia abitativa convenzionata. Proprio il modo in cui è stata combinata l’interazione tra spazi di finalità così diverse e il rapporto che si è riusciti a costruire tra la nuova architettura e il quartiere di Tikkurila rende interessante l’approfondimento.
L’antefatto è che l’invito al concorso nel 2017 è arrivato specificando che doveva trattarsi di ipotesi presentate congiuntamente dal cliente, dal progettista e dall’appaltatore. Solo tre gruppi sono poi passati alla seconda fase.
Tikkurila è uno dei quartieri in più rapida crescita negli ultimi anni, ed etnicamente più ricco, della zona metropolitana della capitale. Sorge intorno alla stazione ferroviaria omonima ed essendo al crocevia tra l’aeroporto e il centro di Helsinki, è un importante snodo di traffico e un centro del terziario. Situati lungo la piazza principale della città, la chiesa e il palazzo di appartamenti convenzionati adiacenti fanno parte della trasformazione e densificazione del centro di Tikkurila. Sorta dove già esisteva un centro parrocchiale, abbattuto perché insufficiente in termini di spazio, e all’inizio di una via che ospita il mercato, la nuova architettura accoglie una molteplicità di funzioni che potenziano i benefici di una relazione così stretta tra contesti e pubblici diversi: fedeli, membri della comunità, studenti, famiglie, semplici passanti. Nello stesso tempo il programma si esplicita nella forma, rendendo evidenti le proprie diverse nature e ponendosi anche visivamente come un nuovo landmark.
Come abbiamo già sottolineato parlando della Suvela Chapel, progettata da OOPEAA nel 2016, il centro parrocchiale di tipo protestante, in Finlandia in modo particolare, è un anche un centro civico, vissuto dalla popolazione in molti differenti modi, ma sempre come spazio di incontro e condivisione e come tale contempla spesso uffici, caffetteria e vari ambienti dove poter organizzare attività, conferenze, concerti, aree di gioco per bambini. Il progetto in questo caso enfatizza questa prospettiva rendendo tali ambienti prossimi e accessibili anche a chi abiterà gli alloggi adiacenti e con questa stessa logica costruisce, anche all’interno della parte residenziale, aree comuni e servizi condivisi. L’inserimento, infine, di spazi commerciali affacciati sulla strada laterale, disegnando così al palazzo un “viso” rivolto verso il quartiere, crea un’interfaccia di dialogo che apre gli interni alla comunità.
Il progetto viene infatti affrontato secondo due diverse scale. Alla scala maggiore, che si relaziona con i volumi urbani, l’edificio è un blocco unitario in mattoni smaltati che storicamente si associano all’identità del quartiere. Una griglia di generose finestre connota le facciate degli appartamenti, mentre i fronti della chiesa mostrano aperture più rade e di dimensione variabile. Allo stesso tempo è un intervento molteplice, grazie ai suoi tetti a falda unica e pronunciata, che disegnano un profilo a linea spezzata. Osservando il prospetto est è evidente il rapporto duale tra i due angoli, che ospitano rispettivamente la chiesa a nord-est distinta dal social housing che si sviluppa a sud.

Alla scala minore invece, in tutto il piano stradale, il muro laterizio presenta una successione di vetrate, che gettano scorci all’interno su negozi, ristoranti e caffè, oppure sull’aula ecclesiastica, con un disegno a doppia facciata frangisole che lascia entrare la luce, tutelando dagli sguardi.
Tutto il progetto è una danza di variazioni formali, di autonomie e integrazioni, in cui la dimensione più minuta invita a interagire e ad accedere, mentre la dimensione macroscopica dialoga a una quota più alta e alla scala urbana.
Qualche numero offre un quadro più approfondito: nella sua capienza massima la sala principale della chiesa può ospitare un pubblico di 500 persone, ma è coerentemente possibile frazionare lo spazio per consentire più attività simultanee. Negli uffici ci sono postazioni e ambienti di lavoro per 140 dipendenti con spazi di incontro di varie dimensioni per servire la comunità, compreso il cortile nei mesi estivi. Il complesso a sud ospita 223 appartamenti, di cui 162 per studenti e 61 per chiunque con affitti convenzionati. Sono stati inseriti sia monolocali che appartamenti più ampi; inoltre, il tetto spiovente ha consentito di creare unità duplex ai piani superiori. Gli spazi condivisi prevedono saune, terrazze, lavanderie e depositi di biciclette.
Una particolare nota va posta infine sui materiali utilizzati, perché partecipano alla filosofia di progetto, sia negli esterni che negli interni. Il mattone variopinto è utilizzato su tutte le facciate esterne, ma mentre nel social housing i fronti risultano più omogenei, è sulle due pareti della chiesa che avviene la vera esplosione cromatica, tale da far paragonare i sottili laterizi a un mosaico. Negli interni l’atmosfera più delicata è data dalla tradizionale combinazione di cemento e legno chiaro a vista e dalle cromie grigie e beige dei tessuti e degli arredi. I lucernari bassi illuminano le sale del centro parrocchiale, mentre l’aula ecclesiastica con i suoi venti metri di altezza, riceve luce a tutte le quote dalle due facciate su strada.

Mara Corradi

Architects: OOPEAA
Place: Tikkurila, Vantaa, Finland
Commission: 1st Price in Project Alliance Competition in collaboration with Lujatalo Oy (Church)
Client:
Tikkurila Church and Bethania Apartments: Vantaa Parishes
Student Housing: Hoas, The Foundation for Student Housing in the Helsinki Region Years: 2017-2021
Size:
3 500 sqm (church);
11 982 sqm (housing: 162 Student Housing units + 61 apartments / 223 apartments in total)
Architect In Charge: Anssi Lassila, Oopeaa
Project Architect:
Church: Iida Hedberg
Housing: Tuuli Tuohikumpu
Other Team Members, Church: Tanja Vallaster, Jari Heikkinen, Liisa Heinonen, Katharina Heidkamp, Lassi Siitonen
Other Team Members, Housing: Jari Heikkinen, Liisa Heinonen, Silja Ikkelä-Koski, Teemu Leppälä, Karoliina Mäenpää, Lassi Siitonen
Landscape Architecture: Vsu Landscape Architects, Oopeaa
Interiors: Oopeaa, Studio Petra Majantie

Photos by: Marc Goodwin (01-08), Hannu Rytky (17 – 20), Tuomas Uusheimo (09-16)
Video: Janne Savon & Tuomas Uusheimo

2022 European Union Prize for Contemporary Architecture – Mies van der Rohe Award Mies Award - nomination
Durable Stone Building 2021 Award

https://oopeaa.com/


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