19-10-2022

JKMM: Uniarts Helsinki’s Academy of Fine Arts

JKMM,

Hannu Rytky, Asmo Jaaksi, Mika Huisman, Tuomas Uusiheimo, Niclas Mäkelä, Marc Goodwin,

Helsinki, Finlandia,

Università,

JKMM progetta la sede di un’importate istituzione universitaria, la Uniarts Helsinki’s Academy of Fine Arts, nell’ex quartiere industriale di Sörnäinen. Nuova costruzione e rigenerazione si combinano in uno spazio interno dinamico, con un programma aperto alla comunità.



JKMM: Uniarts Helsinki’s Academy of Fine Arts

Tra i più innovativi studi finlandesi, nel 2017 JKMM vinse il concorso per la progettazione dell’Università delle Arti di Helsinki, che è stata completata nel 2020. Dalla precedente sede, in una zona molto più a nord della città, le aule dall'Accademia di Belle Arti si sono definitivamente spostate nel quartiere di Sörnäinen, accanto a quella che era già l’Accademia teatrale, in uno spazio di nuova concezione, ricco di ambienti per le libere attività studentesche e aperto alla città. Il lotto che è stato scelto per ospitare la nuova Uniarts era un tipico sito industriale. Sörnäinen si sviluppò come area portuale nel corso dell’Ottocento, per diventare poi un importante centro per la produzione dell’energia elettrica nel corso del secolo successivo. Oggi molte delle sue attività sono state dismesse, alcune zone sono state rigenerate o trasformate a scopo residenziale e il quartiere è diventato scenario di una giovane vita urbana, riuscendo tuttavia a salvaguardare la propria impronta originale. Secondo lo stesso approccio è stato impostato da JKMM il progetto architettonico e degli interni. La nuova sede universitaria conserva un’immagine industriale in un complesso dalle facciate ordinate contrapposte a interni dinamici. Gli spazi sono pensati per ospitare molteplici funzioni e per offrire accoglienza anche alla gente comune.
L’intervento si colloca lungo l’arteria stradale Sörnäinen, da cui si distanzia grazie a una fila di alberi preesistenti. L’edificio costruito sorge dove precedentemente si trovava un grosso mulino, che è stato completamente abbattuto, salvando tuttavia un alto silo modernista in cemento armato, oggi il simbolo del legame tra passato e presente del quartiere. Il silo, esternamente ristrutturato e internamente adattato per spazi di progettazione, ma anche passaggi e scale, è raccordo tra l’Accademia teatrale e quella delle Belle Arti. Nella parte sud dell’isolato, infatti, si trova l’edificio della Theatre Academy che da circa un ventennio ha sede nel celebre Kokos building, una ex fabbrica di saponi eretta nel 1912. Oggi anche la zona a nord dell’area, affacciata sul lungomare orientale della capitale, ha evoluto la propria funzione seguendo la trasformazione del quartiere. Chiamato da tutti Mylly (traduzione finlandese de il Mulino) in riferimento all'edificio che l'ha preceduta, l’Academia delle Belle Arti riprende proprio l’estetica sobria e austera del vecchio mulino di mattoni, in virtù della quale JKMM ha voluto un edificio laterizio con facciate rigorose, scandite non più da finestre industriali ma da ampie e profonde aperture, più adatte alle aule e ai laboratori.
A questa immagine fa da contraltare lo sviluppo degli interni, articolati intorno a un cortile che prende luce dall’alto. Al centro una scenografica scala in acciaio taglia il vuoto passando in diagonale da un piano all’altro, connettendo tutti gli ambienti e offrendo così una visione dinamica dello spazio. Il programma del Mylly prevede, oltre alle aule di studio, laboratori per le arti e per la danza, uffici, una lobby e una galleria, un teatro, un ristorante, una libreria e una terrazza sul tetto, distribuiti su una superficie di 13.000 metri quadrati.

La galleria espositiva è collocata al piano terra, così da essere accessibile anche al pubblico cittadino. Il livello del tetto presenta un'ampia terrazza all'aperto per la produzione e l'esposizione di opere d'arte, con un reticolo di aperture dalle viste suggestive. “La nostra visione olistica della progettazione nasce dalla necessità di riunire le persone in un edificio che consenta un uso flessibile ma sia al contempo ben radicato nel suo contesto urbano. Per noi era essenziale che i nuovi spazi non limitassero in alcun modo quello che avrebbe potuto essere creato al loro interno, ma, al contrario, ispirassero gli studenti ad essere audaci e creativi nel superare i limiti di quello che possono ottenere nell'edificio. In realtà gli spazi sono completi solo quando gli studenti di arte li occupano e li rendono loro.”, afferma il project leader e co-fondatore di JKMM, Asmo Jaaksi.
La longevità e la resistenza sono stati i fattori determinanti nella scelta di materiali come acciaio e cemento per un edificio soggetto a forte usura e che deve prevedere anche cambi funzionali nel corso del suo ciclo di vita. La scelta estetica di lasciarli grezzi trova motivazione nella volontà di comunicare energia e versatilità per mezzo dell’architettura, che qui si propone quale prima fonte di ispirazione per i giovani creativi. Tutti gli interni sono caratterizzati da superfici esposte, prive di finiture o rivestimenti, il legno povero, da cantiere per gli arredi, i muri in cemento nudo, l’acciaio saldato e non rifinito, ma anche gli impianti a vista danno l’idea di uno spazio che possa accogliere tutte le idee e che possa trasformarsi giorno dopo giorno.

Mara Corradi

Architects: JKMM ARCHITECTS
Location: Helsinki, Finland
Size:
The new Academy of Fine Arts: 11 000 sqm of new construction and 2 000 sqm of preserved old construction, for a total of 13 000 gross sqm.
The Theather Academy: 4600 sqm of remodelled spaces
Competition win: 2017
Completion: 2021
Main user: University of the Arts Helsinki
Client: Veritas Pension Insurance
Contractor: Lujatalo Oy
Structural design: Vahanen Oy
Electrical engineering Sitowise Oy
Geotechnical engineering: Pöyry Finland Oy
Audiovisual design: Ramboll Finland Oy
Acoustics and sound design Akukon Oy
HVAC engineering: Sitowise Oy
Fire consultant: L2 Paloturvallisuus Oy
Photos by: © Mika Huisman, © Niclas Mäkelä, Marc Goodwin, © Tuomas Uusheimo, © Asmo Jaaksi, © Hannu Rytky

Video by: Tapio Snellman

Captions
01,11-12: © Mika Huisman
02-10: © Tuomas Uusheimo
13: © Asmo Jaaksi
14: © Niclas Mäkelä
15-16: Marc Goodwin
17-18: © Hannu Rytky


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