Hashim Sarkis Biennale Architettura 2020 How will we live together?

“Abbiamo bisogno di un nuovo contratto spaziale. In un contesto caratterizzato da divergenze politiche sempre più ampie e da disuguaglianze economiche sempre maggiori, chiediamo agli architetti di immaginare degli spazi nei quali possiamo vivere generosamente insieme”.
Colpiscono le parole con cui l'architetto Hashim Sarkis ha presentato il titolo e tema della 17.ma Mostra Internazionale di Architettura che curerà per la Biennale di Venezia 2020. D'altra parte lo stesso Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, in occasione della presentazione del successore degli architetti Yvonne Farrell e Shelley McNamara alla guida della Mostra Internazionale di Architettura, aveva annunciato che Hashim Sarkis sarebbe stato un curatore particolarmente sensibile ai temi e alle urgenze che la società pone per l'abitare umano. L'architetto, di origine libanese, si è infatti distinto a livello professionale con il suo studio Hashim Sarkis Studios (HSS), proprio nell'ambito dell'edilizia sociale e residenziale.

Freespace, il titolo della 16ma mostra internazionale curata dagli architetti Yvonne Farrell e Shelley McNamara, aveva portato all'attenzione internazionale lo spazio libero e gratuito, che anche in modo non intenzionale o progettato dall'architetto creava un rapporto tra persone e architetture. La Biennale Architettura 2020 curata da Hashim Sarkis punterà invece i riflettori sulle questioni pressanti del vivere insieme e sulle problematiche che ne discendono.
Un tema molto interessante, che restituisce all'architettura e agli architetti un ruolo centrale nell'offrire soluzioni che possano migliorare la vita e la società contemporanea. La mostra sarà una fonte di ispirazione dei vari modi in cui gli esseri umani vivono insieme. Agli architetti è infatti demandato il compito di rispondere alla domanda del titolo “How will we live together?” (come vivremo insieme?).
L'architetto Hashim Sarkis ha declinato e chiarito i molteplici significati della parola “insieme” individuando cinque punti essenziali:
“insieme come esseri umani che, malgrado la crescente individualità, desiderano connettersi tra loro e con le altre specie nello spazio digitale e in quello reale;
insieme come nuove famiglie in cerca di spazi abitativi più diversificati e dignitosi;
insieme come comunità emergenti che esigono equità, inclusione e identità spaziale;
insieme trascendendo i confini politici per immaginare nuove geografie associative;
insieme come pianeta intento ad affrontare delle crisi che richiedono un’azione globale affinché possiamo continuare a vivere.”
A queste sollecitazioni gli architetti invitati a partecipare alla 17.ma Mostra Internazionale di Architettura potranno rispondere coinvolgendo sia figure professionali vicine al mondo dell'architettura come: artisti, costruttori, artigiani; ma anche politici, giornalisti, sociologi e cittadini comuni, come suggerito dagli organizzatori e dal curatore.
La Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia offrirà quindi l'occasione per scoprire come gli architetti nelle varie parti del mondo si siano posti e stiano affrontando il problema, consapevoli che esiste un divario importante tra le condizioni reali dell'abitare e quelle auspicabili e che le mutate condizioni di produzione e organizzazione del lavoro e della società, hanno inevitabili ripercussioni sulle comunità e sulle famiglie.

(Agnese Bifulco)

Title: How will we live together? 17th International Architecture Exhibition - La Biennale di Venezia
curated by Hashim Sarkis
Date: May 23rd to November 29th, 2020
Location: Giardini and the Arsenal, Venezia, Italy

Images courtesy of La Biennale di Venezia Photo by Andrea Avezzù, Francesco Galli, Jacopo Salvi, Giulio Squillacciotti.

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Hashtag ufficiali: #BiennaleArchitettura2020 #HowWillWeLiveTogether
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