01-01-2020
Sabine Marcelis al padiglione Mies van der Rohe, Barcellona
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Con l’installazione site-specific No Fear of Glass Sabine Marcelis ha quindi cercato il contrasto tra la richiesta di Mies van der Rohe, "non usare troppo vetro" nel Padiglione tedesco del 1929, con la sua proposta creativa, in cui lo stesso è l'elemento chiave, spingendolo fino ai suoi possibili estremi. Una scelta restituita visivamente dalle immagini di José Hevia.
Mentre Mies van der Rohe e Lilly Reich hanno utilizzato i materiali per testare i loro ideali progettuali, la designer Sabine Marcelis usufruisce degli stessi per sperimentare la loro produzione, allo scopo di creare nuove sorprendenti applicazioni con vetro, travertino e metallo cromato. Non si è tratto quini di creare solo delle semplici estrusioni di elementi esistenti, ma di aggiunte intelligenti, in grado di interferire delicatamente con l'ordine cartesiano di questa opera iconica. In effetti, fedeli all'approccio originale di Mies van der Rohe e Lilly Reich, ognuno dei cinque nuovi oggetti creati da Marcelis trae ispirazione e proporzioni dal Padiglione stesso, riconciliando la scala dell'architettura con quella dell'oggetto. Fra i pezzi esposti, due grandi chaise longue in vetro curvo, sono tanto l’estrusione del pavimento in travertino quanto “tirate” o “estratte” dalle pareti vetrate. Ed è così che i due materiali si incontrano per diventare elementi d'arredo scultorei e funzionali.
Il Padiglione presenta inoltre, quali supporti strutturali del tetto, otto colonne cromate. Ispirandosi a queste, Marcelis ha introdotto una nona colonna in vetro a specchio che funziona come una luce in grado di integrandosi con l'architettura, sia nella forma che nella materialità.
Per questo progetto, non solo i materiali architettonici solidi sono stati estrusi per diventare nuovi oggetti, ma anche l’acqua, parte fondamentale del design del Padiglione stesso. Infatti, nella piscina, che caratterizza questa opera, una fontana di vetro curvo sembra espandere l’acqua verso l'alto, per poi farla ricadere in sé stessa.
Maria Cristina Didero, curatrice indipendente della mostra No Fear of Glass di Sabine Marcelis, spiega l’approccio creativo della designer: “…Affronta questo luogo sorprendente con modestia, tenacia e una buona dose di coraggio, combinandoli con la sua particolare delicatezza. Tuttavia, portare rispetto non significa tacere: Il gesto di Sabine non è invisibile all'interno di questo luogo, ma ha una forte presenza. Un'aura particolare che riesce con successo a non farsi emarginare dalla sua magnificenza”.
No Fear of Glass è l’occasione per vivere un’esperienza particolare all’interno del padiglione Mies van der Rohe a Barcellona, dove storia e presente, architettura e design, si incontrano in un rinnovato dialogo. L’installazione è visitabile fino al 12 gennaio 2020.
Christiane Bürklein
No Fear of Glass - Sabine Marcelis
curata da Ippolite Pestellini e Maria Cristina Didero
dal 20 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020
Padiglione Mies van der Rohe, Barcellona, Spagna
Immagini: José Hevia
Ulteriori informazioni: https://miesbcn.com/project/no-fear-of-glass-sabine-marcelis/