10-11-2022

A City Becomes Colourful, storia dei graffiti ad Amburgo

Amburgo, Germania,

Mostre, Tempo Libero,

Mostra, Evento,

Raccontare l’evoluzione della città attraverso l’arte urbana dei graffiti. In occasione del suo centenario, il Museo per la Storia di Amburgo presenta uno sguardo speciale su uno dei capitoli più emozionanti della recente storia culturale della città. E lo fa con la mostra A City Becomes Colourful. Hamburg Graffiti History 1980-99, curata da Oliver Nebel, Frank Petering, Mirko Reisser e Andreas Timm.



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A City Becomes Colourful, storia dei graffiti ad Amburgo Parliamo spesso di arte come volano per lo sviluppo urbano. In tal senso i graffiti sono sicuramente una delle forme artistiche urbane più assolute, in quanto i writers usano gli elementi della città, dai muri ai treni, come tela per comunicare senza filtri al loro pubblico: i cittadini. 
Si tratta di un’espressione artistica che descrive un cambiamento, l’appropriazione dello spazio da parte di chi la città la vive, ovvero ragazzi giovani e spericolati. Un fenomeno giunto anche ad Amburgo da oltreoceano (pensiamo solo allo statunitense Keith Haring uno dei suoi maggiori rappresentanti) all'inizio degli anni Ottanta del Novecento. E così il paesaggio urbano della città anseatica iniziò gradualmente a cambiare. Da grigia e dominata dall'architettura del secondo dopoguerra si trasformò in metropoli colorata e variegata, dove graffitari, ispirati da film come Wild Style e Beat Street, di notte si muovevano per la città con bombolette spray, tracciando immagini, simboli e scritte colorate su muri, ponti e carrozze dei treni. Amburgo in breve tempo divenne così, insieme a Parigi, Amsterdam e Monaco, uno degli epicentri europei della scena dei graffiti e dell'hip-hop.
Nata come sottocultura, inizialmente un hobby di singoli, si estese per diventare una rete nella città. Gli artisti imparavano gli uni dagli altri, pianificavano campagne comuni, fino a farla diventare un’arte con i suoi codici e regole. Raggiunsero il grande pubblico alla fine degli anni Ottanta del Novecento, quando i media iniziarono a diffondere notizie sugli sprayer e i S-Bahn Surfer, ovvero la pericolosa pratica di saltare sui treni urbani. Nel frattempo, i centri giovanili misero a disposizione aree dove realizzare le opere in sicurezza, mentre i primi musei e gallerie presentarono la spray art a un pubblico sempre più vasto. Ma quanto ha fatto la differenza è che l'autorità culturale di Amburgo abbia iniziato a studiare scientificamente il fenomeno dei graffiti. Un interesse che ha superato il mero aspetto antropologico del fenomeno, in quanto si ripercuote concretamente sulla città e come viene vista e vissuta. 
In definitiva, esistono modi alternativi all’urbanistica per creare plusvalore in contesti urbani difficili? 
Visitando la mostra A City Becomes Colourful. Hamburg Graffiti History 1980-99, aperta dal 2 novembre fino al 31 luglio 2023, ci comprende che i graffiti lasciano un segno, mettendoci in contatto con il contesto urbano. Questo poiché la mostra, raccontata dai curatori Oliver Nebel, Frank Petering, Mirko Reisser e Andreas Timm attraverso quasi 500 oggetti, tra cui fotografie, testi, quaderni di schizzi, bombolette spray, giornali, riviste, dischi e accessori, supera le origini di una tale sottocultura giovanile di Amburgo per farcene comprendere l’attualità. I curatori nella loro ricerca si sono infatti riferiti al loro lavoro svolto per il volume EINE STADT WIRD BUNT (UNA CITTA' SI COLORA) pubblicato nel 2021, da cui la mostra ha pure preso il titolo. Leggiamo nel comunicato stampa che come il libro: “la mostra traccia l'arco storico che va dalla creazione di una nuova topografia cittadina, dopo la Seconda Guerra Mondiale, alla cultura punk e di protesta degli anni Ottanta e all'emergere di un’irrompente scena di graffiti”.  Al contempo vediamo come la città di Amburgo sia cambiata negli ultimi 40 anni, proprio mentre la moda degli ultimi anni stia attingendo proprio da quel preciso periodo storico.
La mostra è accompagnata da una app che permette di esplorare la città sulle orme dei graffiti, uno strumento interattivo che porta in luoghi di Amburgo un tempo rilevanti per i writers, come lo Jungfernstieg Corner, il luogo di incontro Königstraße o il Gymnasium Altona, il cui muro della palestra un tempo è stato una famosa galleria di graffiti.

Christiane Bürklein

Mostra 
A City Becomes Colourful. Hamburg Graffiti History 1980-99“, curata da Oliver Nebel, Frank Petering, Mirko Reisser e Andreas Timm
dal 2 novembre 2022 al 31 luglio 2023
presso il Museum für Hamburgische Geschichte, Amburgo, Germania
Ulteriori informazioni: www.shmh.de 
Immagini:
Pac Man und NoFu 1984 Rooftop an den S-Bahn zwischen Holstenstraße und Altona Foto Heiko Westphal EINE STADT WIRD BUNT
Fruehes Pieces auf Kampnagel in Winterhude um 1986-87 Foto Geschichtswerkstatt Barmbek EINE STADT WIRD BUNT
Auftragsarbeit der MAC-Crew fuer die Hypothekenbank AG Juni 1989 Foto A.  Timm und M. Kiessling EINE STADT WIRD BUNT
B-Base Gewinner eines Graffiti-Wettbewerbs der S-Bahn von 1989 Foto Werner Mr.W Skolimowski EINE STADT WIRD BUNT
Cisco sprueht 1987 ein Window-Down-Panel an einer S-Bahn im Yard Bergedorf Foto Michael Timm EINE STADT WIRD BUNT
Die Crime Partner CCCP CanTwo und Jase 1988 vor ihren Pieces bei Pein Pein in Halstenbek Foto Fedor Wildhardt EINE STADT WIRD BUNT
Fruehes Piece in der Osterbekstraße in Barmbek fotografiert um 1987 Foto Geschichtswerkstatt EINE STADT WIRD BUNT
Junge Writer beim S-Bahn-Surfen 1989 Foto Bernd Euler EINE STADT WIRD BUNT
Piece von Gabba und Gagarin gegen die Gentrifizierung Ottensens 1988 Foto Antje F. Herbst EINE STADT WIRD BUNT
Rizky praesentiert 1989 auf Kampnagel sein mit Airbrush gestaltetes Backpiece Foto Bernd Euler EINE STADT WIRD BUNT

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