
Quello realizzato a Flor del Campo è un esempio del programma di architetture per la scuola ideato da Giancarlo Mazzanti e applicato in altre località del paese, basato sulla scomposizione delle parti e sulla loro unione mediante una cerchia muraria flessibile e permeabile alla vista, in modo che l’esterno sia visibile all’interno della scuola, e che quindi le attività sociali e quelle scolastiche possano influenzarsi a vicenda. La planimetria mostra quattro spazi circolari, chiamati anelli perché concepiti ciascuno con un recinto in cemento prefabbricato traforato, secondo un disegno dei progettisti ispirato alla disordinata disposizione naturale dei rami degli arbusti. L’uso di tale materiale, derivato dalle tecniche di lavorazione proprie del territorio, è finalizzato a inserirsi in linea con la tradizione per impiegare manodopera locale già esperta, riducendo i costi senza rinunciare alle qualità strutturali: il cemento prefabbricato traforato è infatti utilizzato quale membrana bioclimatica per lo scambio termico e la salubrità degli ambienti. In associazione alla struttura in calcestruzzo, le colonne portanti in acciaio definiscono percorsi coperti ai confini tra gli anelli.
Guidato dal concetto di intersezione tra le parti distinte, ognuno dei 4 anelli, che ospitano rispettivamente i servizi generali, l’asilo, le elementari e le medie e superiori, comprende una parte coperta con le aule e una all’aperto, con cortile e giardino alla cui cura tutti gli appartenenti possono donare il loro contributo, per renderlo unico e diverso dagli altri. La distribuzione planimetrica degli anelli crea infine degli spazi semipubblici, dai quali è possibile accedere ai servizi per la comunità intera come la biblioteca e la mensa, che si trovano nell’anello sud-orientale, aperti oltre l’orario delle lezione e durante il finesettimana.
L’aspetto umile e grezzo dell’architettura si inserisce con rispetto in un contesto di abitazioni minime per una fascia di popolazione a basso reddito. L’uso dello stesso linguaggio, strutturale ed espressivo, e l’assenza della rete di recinzione normalmente necessaria, la cui funzione è stata assolta al meglio dai moduli decorativi che abbracciano i confini esterni e interni dell’edificio, integrano il progetto nel paesaggio e nel panorama sociale.
di Mara Corradi
Progetto: Giancarlo Mazzanti e Felipe Mesa
Collaboratori: Jairo Ovalle, Luz Rocío Lamprea, Juliana Angarita, Damian Mosquera, Juan Pablo Buitrago, Sandra Ferrer, Diego Erazo, Marcela de la Hoz
Committente: Fonade
Luogo: Cartagena, Colombia
Progetto delle strutture: Nicolás Parra
Progetto illuminotecnico: Mazzanti & Arquitectos
Progetto paesaggistico: Mazzanti & Arquitectos
Superficie utile lorda: 6200 mq
Area del lotto: 14.187 mq
Concorso: 2007
Fine lavori: 2009
Copertura in lastre di cemento
Struttura in calcestruzzo a vista
Rivestimenti in pannelli prefabbricati di cemento e pannelli di MDF e formica colorata
Pavimento con finitura in vernice epossidica blu
Fotografie: Giancarlo Mazzanti and Cartagena's Mayoralty
www.giancarlomazzanti.com
www.planbarquitectura.com