13-04-2023

Un antidoto alla tassidermia culturale nella Cina rurale

Condition_Lab, Hunan Province, China,

Zhao Sai,

Hunan Province, China,

Asilo, Scuola,

Per contrastare lo spopolamento e la mancanza di prospettive per i villaggi Dong lungo il fiume Pingtan, un laboratorio di ricerca dell’università cinese propone un nuovo modello di biblioteca per la comunità. Tutto in legno, su scale intrecciate e senza pareti.



Un antidoto alla tassidermia culturale nella Cina rurale

Negli ultimi decenni la Cina rurale sta subendo le stesse sorti delle sue città distrutte in nome della modernizzazione. Lo dichiarava Wang Shu, vincitore del Premio Prizker nel 2012, alcuni anni fa e lo testimonia uno studio* guidato da Peter W. Ferretto e Ling Cai, docenti rispettivamente alla Scuola di Architettura dell’università cinese di Hong Kong e alla Scuola di architettura e pianificazione dell’Università di Guangzhou. Per circa due anni, con un gruppo di studenti, hanno indagato una strada per la conservazione dell’eredità dei villaggi Dong, una minoranza etnica nella cultura cinese Han.
Questi piccoli centri delle campagne cinesi subiscono le conseguenze delle migrazioni economiche, apparendo oggi come ammassi scheletrici di abitazioni abbandonate. Restano anziani e bambini, la cui esistenza è fortemente discriminata, con ridotto accesso all’istruzione e alle cure mediche. Per le giovani generazioni manca qualsiasi possibilità di autodeterminazione. Le autorità locali, d’altra parte, pensano al genius loci come a una merce di scambio, “tassidermizzando” alcuni edifici con interventi strutturali in cemento e acciaio e rivestimenti in legno che riproducono, come in una scenografia, l’architettura Dong, e costruendo centri satellite fuori dai nuclei storici, i quali diventano mete turistiche.

Lo studio compiuto da Peter W. Ferretto e Ling Cai si sofferma invece sul rapporto dell’architettura con la topografia locale, le zone montuose e coltivate a terrazze del sud della Cina, sui rituali sociali e sulla centralità della famiglia, sulla cultura orale che ha tramandato anche i metodi di costruzione edilizia incentrati sull’uso del legno. “All’interno della struttura sociale gerarchica del villaggio, il falegname ha un ruolo importante nella comunità, avendo la responsabilità di realizzare l’armatura in legno di tutte le struttures” riferiscono. I falegnami seguono regole tramandate oralmente e continuamente adattate in base al sito.
“Le loro costruzioni in legno hanno una grande ampiezza che permette a sua volta flessibilità d’uso, oltre ad assicurare elasticità all’interno della struttura (un fattore antisismico fondamentale) e montaggio rapido”.
L’architettura in legno è quindi apparsa una risorsa in chiave di modernizzazione, perchè consente di creare una filosofia costruttiva adattiva a partire dalla rigenerazione del patrimonio.

Dalla mappatura degli spazi esistenti, in cui la popolazione svolge i riti sociali principali, è stato possibile proporre modi alternativi, ragionati sul contesto attuale, in cui riattivare le condizioni tradizionali, rivelando potenzialità d’uso.
Tali riflessioni sono state applicate a una serie di prototipi edilizi progettati nei villaggi Dong. Peter Ferretto e Condition Lab, il laboratorio di giovani architetti della CUHK, hanno condotto un processo di partecipazione che ha offerto agli architetti la possibilità di immergersi nella cultura locale. Tra i più recenti esempi realizzati c’è la biblioteca dei bambini di Pingtan, lungo l’omonimo fiume, nella provincia di Tongdao, Hunan. Costruita interamente in legno, con un tetto a falde ricoperto da tegole e una struttura a colonne e travi ad incastro, fa parte del complesso della scuola elementare di zona, che riceve più di 400 alunni. Nella filosofia di proporre un luogo in cui sviluppare potenziali, lo spazio è anticonvenzionale e distribuito lungo due scale intrecciate, a formare una doppia elica, che i bambini e gli insegnanti utilizzano come belvedere, come tribuna per piccoli eventi collettivi, come sala di lettura e ambiente per il gioco, senza che si frappongano barriere percettive tra funzioni e ambiti differenti.

Commentando il progetto, gli architetti pongono l’accento su principali due insegnamenti: “Il primo si collega direttamente ai bambini di Pingtan che, oltre a divertirsi a giocare nella biblioteca, hanno capito che la loro cultura è viva e resta importante in questo mondo in rapido cambiamento. Il secondo ha a che fare con la disciplina, in un momento in cui l’architettura, particolarmente in una metropoli come Hong Kong, sembra aver smarrito la sua anima a fronte di imprenditori sempre più esigenti, rendendo consapevoli dell’importanza sociale dell’architettura. L’impatto sociale non necessita di ingenti investimenti, il design non è limitato a progetti esclusivi e l’architettura deve avere uno scopo”.

di Mara Corradi

Nota
*Peter W. Ferretto & Ling Cai (2020) Village prototypes: a survival strategy for Chinese minority rural villages, The Journal of Architecture, 25:1, 1-23, DOI:10.1080/13602365.2020.1730420

Architects: Condition_Lab https://www.condition-lab.com/
Client: Pingtan Primary School
Location: Pingtan Village, Hunan Province, China
Gross useable floor space: 200m2
Lot size: 81 m2
Completion of work: Oct 2021
Photographs: Zhao Sai


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