12-08-2022

John McAslan + Partners: The Burrell Collection

John McAslan + Partners,

Hufton+Crow,

Architettura e Cultura, Musei,

Forte della sua lunga esperienza con i progetti di riuso adattivo, John McAslan interviene sulla ristrutturazione e l’ampliamento della Collezione Burrell a Glasgow. Un edificio del 1983 che rimane quasi invariato all’apparenza, ma è rivitalizzato nei percorsi ed energicamente molto più efficiente.



John McAslan + Partners: The Burrell Collection

Il museo che ospita da quarant’anni circa la collezione Burrell a Glasgow, nel Regno Unito, ha riaperto dopo un processo di ristrutturazione e ampliamento durato circa sei anni sotto la guida dello studio inglese John McAslan + Partners.
Parliamo di un patrimonio di 9000 opere d’arte che raccontano 6000 anni di storia, donato alla città di Glasgow nel 1944 da Sir William Burrell (1861-1958), commerciante, collezionista e filantropo. A partire dal 1983 fu conservato e esposto in un museo progettato appositamente da tre architetti, allora giovani docenti di Cambridge, Barry Gasson, Brit Andresen e John Meunier.
In questi quarant’anni l’edificio entrò nell’immaginario delle gente come una cospicua eredità, diventando un bene pubblico molto amato, considerato uno degli edifici del tardo modernismo più importanti del Regno Unito.
Dopo aver ricevuto l’incarico della ristrutturazione del monumento dalla Glasgow Life, l'ente si occupa delle attività culturali per conto del consiglio comunale di Glasgow, John McAslan raccontò del suo concetto di riuso adattivo. Palazzi come questo, egli sostiene, sono avvolti da una sorta di magia che li rende particolarmente preziosi all’opinione pubblica. Tale consapevolezza guidò l’approccio della sua squadra di progetto verso un processo di mediazione. Si rese conto che realizzare una trasformazione che andasse oltre il ripristino di una struttura obsoleta nelle sue parti e nei suoi servizi avrebbe rischiato di trasformare il progetto in un intervento irrispettoso che non aveva speranze di essere accettato dal pubblico. D’altra parte, il museo non poteva sostenersi solo della gloria, ma necessitava di essere rimodernato e riqualificato in particolare nel sistema di accoglienza, perché recuperasse un’immagine più attuale.

Completato nel 1983 in seguito a un concorso bandito dal RIBA circa dieci anni prima, la sede della Burrell Collection è uno dei pochissimi edifici scozzesi costruiti nella seconda metà del Novecento che siano inclusi nella Categoria A dei Beni Culturali per il suo valore storico. Si colloca inoltre in una posizione eccezionale, nel centro del Pollok Country Park ed emerge per le sue facciate composite in cemento lucidato, acciaio inossidabile, legno, vetro e pietra arenaria rossa che la fanno emergere nel paesaggio circostante.
Proprio la relazione con il parco, già molto importante nell’edificio originale, è stata la principale chiave di lettura della ristrutturazione, affinché il pubblico possa fruire di un migliore e più accogliente percorso di avvicinamento dai boschi all’ingresso del museo e allo stesso tempo di un maggiore scambio visivo tra l’interno e l’esterno. A questo scopo, un nuovo ingresso è stato aggiunto sul fronte est, accessibile da una piazza lastricata, pensata per l’intrattenimento dei visitatori, in collegamento diretto con la caffetteria nell'angolo sud-est, oltre la facciata in legno e vetro.
Un nuovo volume di orientamento collega poi i diversi livelli del museo, verso l’alto, dalle gallerie del mezzanino, e verso il basso al piano inferiore del giardino, appena aperto. Una sorta di anfiteatro che funge anche da scalinata monumentale connette ulteriormente il piano terra con il piano inferiore che ora ospita una galleria per mostre ed eventi, e un rinnovato spazio di archivio delle opere d’arte. Dal punto di vista espositivo poi, le collezioni sono state riorganizzate per tematiche e utilizzando la narrativa immersiva come guida museografica. Con la gran parte della collezione archiviata, ma accessibile, il museo ha guadagnato il 35% in termini di spazio rispetto alla sede nella configurazione originale.
Oltre ai progetti di ampliamento, collegamento e riallestimento, c’è infine un progetto di ristrutturazione dell’involucro basato sul recupero dei materiali esistenti, ma con miglioramento delle funzionalità energetiche. John McAslan + Partners, gli ingegneri di Atelier Ten e il consulente per le facciate Arup parlano di approccio “fabric first”, che significa incrementare al massimo le prestazioni dei componenti e dei materiali della struttura edilizia, prima di considerare l'uso di sistemi meccanici di climatizzazione. Nell'ambito di questo modello, ad esempio, il riutilizzo dei telai in alluminio esistenti ha permesso di risparmiare oltre 8,5 tonnellate di nuovo alluminio da aggiungere all’edificio, evitando a sua volta 100 tonnellate di emissioni di carbonio associate alla sua produzione.
Aggiunge Graeme DeBrincat, Senior Façade Engineer di Arup: “Abbiamo progettato e definito nei dettagli piccoli interventi, prevedendo nuovi elementi in grado di migliorare le prestazioni, come un sistema di guarnizioni apposito e tagli termici al telaio delle vetrate, sostituendo i sistemi di copertura non visibili con alternative moderne e installando nel sistema esistente vetrate ad alte prestazioni. Questi interventi hanno contribuito per oltre il 50% al miglioramento generale dell'uso dell'energia dell'edificio. E la Collezione Burrell è stata un catalizzatore per le nostre ricerche sul recupero del vetro per l'architettura. Nessun materiale di vetro è finito in discarica, 16 tonnellate di vetro sono state riciclate in vetro piano e il resto è stato utilizzato in altri prodotti da costruzione. È stato gratificante vedere cosa si può ottenere grazie ad un approccio circolare alla progettazione.”
La rinnovata Collezione Burrell ha ottenuto una valutazione BREEAM Excellent rating, collocando il museo nel 10% dei migliori edifici a basso consumo energetico nel Regno Unito.

Mara Corradi

Architect: John McAslan + Partners
Client: Glasgow Life
Location: Glasgow (UK)
Date of Commission: 20th May 2016
Completion: 7th March 2022
Landscape Architect: John McAslan + Partners
Structural Engineer: David Narro Associates
Services / Fire Engineer / BREEAM: Atelier 10
Façade Consultant: Arup
Cost Consultant: Gardiner & Theobald
Project Manager: Gardiner & Theobald
Main Contractor: Kier
Planning Consultant: John McAslan + Partners
Acoustic Consultant: Sandy Brown Acoustics
Access Consultant: David Bonnett Associates
Exhibition Designer: Event Communication
Catering Consultant: Jo Headland
Retail Consultant: Seeking State
Wayfinding / Signage Designers: Studio LR
Key materials Exterior:
Locharbriggs Sandstone
Stainless Steel
Glass
Key materials Interior:
Locharbriggs / Lazenby Sandstone
Portland Coombefield Limestone
Glu-Lam Timber
Concrete
Ash Timber

Photos by: Hufton+Crow

www.mcaslan.co.uk
https://www.atelierten.com
http://www.arup.com
www.burrellcollection.com
https://www.glasgowlife.org.uk/


×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature