07-03-2016

Una cucina per la comunità, Terras da Costa

Fernando Guerra,

Roma, Lisbona,

Gli studi di architettura portoghesi ateliermob e Projecto Warehouse firmano un progetto sociale per un insediamento abusivo a Costa da Caparica sulla sponda del Tejo di fronte a Lisbona.



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Una cucina per la comunità, Terras da Costa Gli studi di architettura portoghesi ateliermob e Projecto Warehouse firmano un progetto sociale per un insediamento abusivo a Costa da Caparica sulla sponda del Tejo di fronte a Lisbona. Una cucina comunitaria per migliorare la vita di quasi 500 persone.



Disagio sociale, emarginazione e cattive condizioni sanitarie sono le parole chiave quando si parla di insediamenti informali o illegali. Realtà che esistono anche in Europa come come si evince attraverso  il premiato progetto di ateliermob (noto ai nostri lettori per l'Alvega Centro di Caotaggio) con Projeto Warehouse a pochi chilometri in linea d'aria da Lisbona. 





L'origine dell'insediamento Terras da Costa risale almeno a 30 anni fa con un nucleo originario di costruzioni rurali, per arrivare nel 2014 a circa 500 abitanti, di cui 100 bambini, divisi in due comunità: una africana e l'altra di origine rom.
I progettisti di ateliermob hanno iniziato il lavoro con la comunità Terras da Costa attraverso il workshop “Noutra Costa”, promosso dal dipartimento per l'architettura (DA/UAL) e il Centro Studio Architettura, Città e Territorio (CEACT/UAL) dell'Universidade Autónoma de Lisboa. 





Dai primi incontri, in cui eleggere una commissione di quartiere nell'ambito di un progetto accademico sull'alfabetizzazione da parte di Urban Boundaries, si è sviluppato un processo participato  per la costruzione di una cucina comunitaria.
Un luogo e un tema condivisi e gestiti da tutti gli abitanti, infatti la cucina è il focolare e il simbolo stesso della casa, il luogo protetto dove trovare accoglienza e calore, anche in senso lato.





Nasce così un'architettura per la comunità che vede la luce grazie alla collaborazione attiva e fattiva da parte dei vari attori: dalla commissione del quartiere all'associazione tra ateliermob e Projecto Warehouse. Il tutto fin qui per la parte progettuale e la direzione lavori. Mentre il sostegno è stato dato dai membri della Casa do Vapor, struttura autocostruita sempre in zona del comune di Almada, ovvero dove si trova l'insediamento. Infine l'ausilio economico è a opera della Calouste Gulbenkian Foundation.





La Community Kitchen die Terras da Costa è in funzione da dicembre 2014, un esempio del grande potere trasformativo e sociale dell'architettura, specialmente in contesti di disagio. 

Christiane Bürklein

Architects: ateliermob, Projecto Warehouse
www.ateliermob.com
www.warehouse.pt
Partners: Câmara Municipal de Almada, SMAS Almada
Main Sponsor: Fundação Calouste Gulbenkian
Other Sponsors: Casa do Vapor, Studio ah-ah, Eurostand, Investwood, Exemplo Concreto, F. S. Máquinas, Carpintaria SALFER, Tintas CIN
Collaborators: Licia Soldavini, Diana Pereira, Martinho Meneses Pita, SaM Boche, João Peixe, Cindree, Maël Castellan, Inez Paiva, Severine Brug, Céline Lixon, Merril Sinéus, Diogo Anjos, Emeline Romanat, Marion Levoir, Noémie Paperin, Ana Catarino, Catarina Matos Silva, Sofi Sousa, Anna Ibraev (Ana Alfacinha), Luis de Botton, Mariana Pires, Bernardo Lourenço, Ana Rita Mendonça, Zé Nuno, José, Madalena Garnier Marques, Diogo, Etienne, Mariana Vargues, Inês Martins, Ana, Du Carvalho, Braíma, Hugo, Victor, Ivan, Sr. Mário, Sr. Duarte, Sr. Raúl, Lizzi, Dona Victoria, Dona Fonzinha, Marta, Thierry Oliveira, Cecilia Valenti.
Photos: Fernando Guerra | FG + SG
Location: Almada, Portugal
Year: 2014

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