29-07-2022

Konstantin Ikonomidis, un padiglione in vetro in Groenlandia

Konstantin Arkitekter,

Julien Lanoo,

Sarfannguit, Greenland,

Padiglioni,

Vetro,

Il padiglione Qaammat, a Sarfannguit Groenlandia, progettato e costruito dall'architetto Konstantin Ikonomidisa, di Konstantin Arkitekter, in collaborazione con l'UNESCO e il Comune di Qeqqata, celebra e promuove il patrimonio culturale Inuit e la conoscenza tradizionale dell’ambiente. La struttura, dal guscio in mattoni di vetro, ricorda un ghiaccio che si fonde nel paesaggio.



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Konstantin Ikonomidis, un padiglione in vetro in Groenlandia Raccontare la cultura degli abitanti di un luogo attraverso una costruzione quando nella cultura della Groenlandia l’architettura indigena è originariamente effimera, come gli igloo o le tende, non è affatto un compito facile. Tutto ciò però non ha spaventato l'architetto Konstantin Ikonomidis, svedese di estrazione greca, quando nel 2019 l’UNESCO gli ha commissionato la realizzazione di un’architettura celebrativa in omaggio, sia culturale che fisico, a un tale paesaggio locale e al suo legame con la comunità Inuit. 
Il padiglione Qaammat è situato a Sarfannguit, nella Groenlandia occidentale, in un’area che si estende da Aasivissuit a Nipisat, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco nel 2018. Il terzo sito della Groenlandia a poter vantare un tale riconoscimento. 
Il luogo su cui si erige la piccola architettura è caratterizzato dai due fiordi estesi sulla punta orientale del villaggio di Sarfannguit. La sua posizione sulle colline è stata scelta dalla comunità locale, dal responsabile del sito Paninnguaq Fleischer-Lyberth e dall'architetto Konstantin Ikonomidis, regalando una vista mozzafiato sul mare e la costa. 
Il processo creativo all’origine dell’intervento ha tratto ispirazione dalla luna e dalla luce artica, in combinazione con i riflessi della neve. Non a caso, una parte importante della fase di progettazione è stata la ricerca site-specific operata dall’architetto Konstantin Ikonomidis. Forte dall’esperienza di un precedente lavoro e dalla sua ricerca sul tema della casa, si è infatti concentrato sull’integrazione del paesaggio, della cultura e delle storie umane presenti nel luogo di progetto. E lo ha fatto organizzando incontri, conversazioni e interviste con la gente del posto, al fine di “poter riflettere queste esperienze, storie e miti in modo poetico nel design del padiglione,” come leggiamo nella sua nota stampa. 
Un approccio che fa comprendere quanto il cuore del gesto architettonico, realizzato in collaborazione con il Sisimiut Museum, alberghi nella parte non-tangibile del progetto, ovvero tutto il substrato culturale Inuit integrato nell’opera stessa. 
Dal punto di vista tecnico, il padiglione è ancorato al terreno roccioso, esattamente come tutte le tipiche case dell’insediamento di Sarfannguit. Una staffa in acciaio inox, realizzata su misura con una geometria circolare, è attaccata alla parte superiore dei pali metallici di supporto. Questi inoltre variano in lunghezza a seconda del terreno. Konstantin Ikonomidis ottiene così, riempiendo lo spazio tra i pali, delle pareti curve in blocchi di vetro. Un gesto che forma un percorso lineare aperto alle estremità, diventando di fatto l’ingresso. Ma la caratteristica più distintiva della struttura è la trasparenza, in quanto il suo gioco visivo, la scala e il peso dei blocchi che compongono il padiglione regalano all’intervento un’atmosfera magica, per non dire surreale. Spiega a tal proposito l’architetto: “il padiglione Qaammat può contemporaneamente alterare la prospettiva dello spettatore, fondersi e persino scomparire nella topografia circostante.”
L’installazione Qaammat diventa quindi un punto di riferimento, di raccolta e divulgazione lungo il tragitto che unisce due località lungo il fiordo, ovvero là dove gli abitanti del luogo, gli Inuit, e i visitatori possono apprezzare gli splendidi dintorni di questo sito Patrimonio dell'Umanità. Konstantin Ikonomidis ha infatti ideato il suo padiglione come un oggetto poetico ed estetico, ma soprattutto “come un gesto simbolico che riconosce il sito naturale e la ricca storia, la peculiarità della cultura groenlandese.” 
Quest’opera, votata a comprendere piuttosto che riformare la tradizione locale con materiali innovativi come i mattoni in vetro, è stata premiata ai prestigiosi A+Awards 2022.

Christiane Bürklein

Project: Konstantin Arkitekter
Location: Sarfannguit, Greenland
Year: 2021
Images: Julien Lanoo

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