09-02-2022

DA bureau firma un recupero a San Pietroburgo

DA Bureau,

Dmitrii Tsyrenshchikov,

San Pietroburgo,

Appartamenti,

Interior Design, Recupero,

Nel centro storico di San Pietroburgo i fondatori dello studio di architettura russo DA bureau hanno realizzato la loro abitazione. Il recupero di un monolocale, inserito in una preesistenza storica, gli ha dato l’occasione per mettere in pratica la propria filosofia progettuale, ovvero raggiungere la massima espressività con i minimi mezzi.



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DA bureau firma un recupero a San Pietroburgo Seguiamo con attenzione tutti i progetti residenziali che gli architetti realizzano per sé stessi, in quanto diventano dei manifesti della loro filosofia progettuale. Così è anche il caso dello studio DA bureau di San Pietroburgo, un “collettivo, senza gerarchia, di amici e professionisti appassionati”. Anna e Boris, i due fondatori, hanno infatti comprato un piccolo monolocale nel centro storico di San Pietroburgo, della superficie di soli 38 m2, rimasto vuoto per molti anni e quindi piuttosto malandato. 
Per rinnovarlo il primo intervento che hanno affrontato è stato quello di pulire pareti e soffitti dall'intonaco fatiscente, portando alla luce le travi e i muri di mattoni con elementi in cemento. Gli architetti hanno così deciso di lasciare pareti e soffitto a vista, poiché particolarmente caratterizzanti, mentre hanno sostituito gli impianti tecnici e le finestre disposte su tre lati. Particolare attenzione è stata posta invece alla ristrutturazione del grande lucernario di quasi 3x3 metri, rinforzandone la struttura e sostituendo il suo doppio vetro sigillato. E non solo, l’appartamento gode pure dell’accesso a un piccolo balcone. 
Come raccontano gli architetti in una nota stampa la loro priorità era quella di rendere la loro abitazione altamente funzionale. E da qui la decisione di realizzare un ambiente aperto dove, nonostante la metratura limitata, ospitare gli amici. E lo hanno fatto ripensando gli spazi in modo comodo e accogliente, ma con la possibilità di mantenere sempre in ordine gli oggetti presenti, piccoli o grandi che siano. Una pulizia formale ottenuta rivestendo lo spazio perimetrale fino a una certa altezza, proprio per lasciar intravedere gli strati storici, con pannelli bianchi che nascondono gli impianti e incorporano dei contenitori. Un approccio al design degli interni che ha permesso di rinunciare a qualsiasi mobile freestanding, a eccezione di un tavolo e un divano, ottenendo nel suo insieme quel tocco minimalista che tanto piace. 
Interessante il volume nero dell'armadio a sbalzo, in cui si nasconde anche il frigorifero, quale elemento separato e in contrasto con l'ambiente bianco. A loro volta invece i pannelli lisci contrastano piacevolmente con il soffitto storico portato a vista, trasformando l’ambiente in una tela bianca che ingrandisce la percezione spaziale di questo piccolo appartamento. Non va comunque dimenticato che gli stessi pannelli-contenitori sono stati utilizzati pure per il bagno, sopra il quale è stata ricavata una zona notte.
I punti focali di questo piccolo ma elegante appartamento si trovano in alcuni scaffali, riempiti con libri e oggetti d'arte, e un tavolo in legno. Quest’ultimo in particolare è il fulcro conviviale, dimostrando quanto la creatività ben utilizzata possa ideare soluzioni a effetto anche in spazi ristretti. Infine, tutti i mobili, tranne le sedie e le lampade, sono stati disegnati su misura. 
Guardando Apartment G4, questo il nome del progetto, si intuisce la grande sensibilità dello studio DA bureau nei confronti della preesistenza, senza però dimenticare le esigenze della vita contemporanea. In definitiva un vero biglietto da visita per il modus operandi di questi architetti russi.

Christiane Bürklein

Project: DA bureau
Location: San Pietroburgo
Year: 2020
Images: Dmitrii Tsyrenshchikov

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