Capitale Europea della Cultura 2022, Esch-sur-Alzette Lussemburgo

Per capire meglio il leitmotiv di Esch2022, dal titolo REMIX, bisogna partire dal termine Europa non solo riferendosi a una localizzazione geografica, ma all'unione politica, economica e culturale dei diversi paesi. Nella pratica vuole superare i confini e creare spazi pieni di possibilità. 
Per il progetto della Capitale Europea della Cultura 2022 l'idea europeista ha quindi un significato molto speciale, poiché, essendo un’area di confine, per i suoi abitanti è normale attraversare le frontiere tra Francia, Belgio o Germania liberamente e senza controlli. Insomma, questa parte del Lussemburgo è un crogiolo di culture e nazioni che sono diventati parte integrante della convivenza e dell'identità locale, anche grazie allo sviluppo dell'industria dell'acciaio. Un'abbondanza di culture multilaterali che convivono e possono essere viste come un micro-esempio europeista.
Sotto il leitmotiv "REMIX Culture" e le sue quattro sottocategorie REMIX Art, REMIX Europe, REMIX Nature e REMIX Yourself, l'associazione non-profit Esch2022 mira così a stringere sinergie, garantire uno sviluppo sostenibile e incoraggiare il pubblico alla partecipazione attiva. L’idea è quindi quella di portare avanti il concetto europeista attraverso la promozione di progetti e partenariati transnazionali. Esch2022, infatti, riunisce numerosi artisti e istituzioni di tutta Europa allo scopo di dotare le diversità culturali europee, con le loro molteplici discipline artistiche, di una piattaforma.
Per Esch2022 la sostenibilità è inoltre un tema importante, in particolare nei riguardi all'eredità storica di Esch-Alzette e dei comuni attigui tra Lussemburgo e Francia, in quanto oramai da decenni stanno vivendo il passaggio dall'industria dell'acciaio e del carbone verso una nuova era. Un contesto post-industriale in cui la sostenibilità ha proprio un ruolo di spicco, grazie nella redazione della Charte Développement Durable. Una carta per la sostenibilità nata su iniziativa dei cittadini, in uno scambio tra gli attori locali degli 11 comuni lussemburghesi, gli 8 comuni francesi e il Ministero dell'ambiente, del clima e dello sviluppo sostenibile del Lussemburgo. In più è collegata all'Agenda 2030 e ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile adottati dall'ONU, stabilendo un totale di sei obiettivi proprio per plasmare un futuro sostenibile. Questi coinvolgono il turismo, il cibo, l’economia locale, lo smaltimento dei rifiuti, la mobilità e accessibilità, fino alla comunicazione trasparente.
Ora siamo curiosi di vedere le molte iniziative, alcune sviluppate anche con le altre due Capitali della Cultura Europea, Kaunas in Lituania e Novi Sad in Serbia. In particolare, perché sono presenti alcune chicche per gli amanti dell’architettura, tra qui l’apertura del nuovo centro culturale Arche di Micheville, Uno spazio alternativo per l'arte, la musica e le nuove tecnologie su progetto dello studio francese K-Architecture. Un edificio ispirato alla famosa Villa Malaparte di Capri, scenario del film Le Mépris di Jean-Luc Godard. Ovviamente non mancano pure le location post-industriali, tra cui la Massenoire, un’ex-fonderia dove saranno visitabili, da febbraio 2022 a marzo 2023, tre mostre documentarie sul passato industriale, il presente e il futuro della regione.
Il programma ufficiale apre il 26 febbraio e comprende oltre 160 progetti. 
Tutte le news si trovano sul sito dedicato di Esch2020: https://esch2022.lu/

Christiane Bürklein

Esch2022 Capitale Europea della Cultura
Esch-sur-Alzette, Lussemburgo
Immagini: courtesy of Esch2022, vedi leggende
1) espaces verts Ulteriori informazioni: https://esch2022.lu/