
Nello skyline del golfo di Doha si inserisce un volume cilindrico apparentemente massiccio ma che ad uno sguardo più attento e ravvicinato rivela una "delicata" facciata di pizzo, è la Doha Tower progettata dall'architetto Jean Nouvel per lo sceicco Saud bin Mohammad Al Thani.
La mashrabiya è un elemento tipico dell'architettura araba dove è usata per il raffrescamento passivo degli edifici e a scopo decorativo. Nella Doha Tower, Jean Nouvel recupera questo elemento riproponendolo in un formato gigante che riveste interamente il volume della torre come parte più esterna del sistema a doppia pelle della facciata a protezione di quella interna vetrata. La pelle più esterna è un enorme filtro che protegge l'edificio dall'irraggiamento solare e dalle tempeste di sabbia. È costituita da quattro diversi moduli in alluminio, con disegni geometrici caratteristici delle decorazioni arabe, assemblati in modi diversi in base all'orientamento e alle esigenze. Oltre alle funzioni pratiche, questo merletto strutturale crea giochi di luce e particolari atmosfere all'interno della costruzione, offrendo inquadrature panoramiche sul golfo.
L'ingresso alla torre è un monumentale atrio a cui si accede da un giardino degradante, in parte coperto da tettoie vetrate, elementi "leggeri" che mediano il passaggio tra la natura e l'ambiente artificiale creato dall'uomo.
L'edificio è tra i finalisti dell'edizione 2016 dell'Aga Khan Award for Architecture.
(Agnese Bifulco)
Progetto: Ateliers Jean Nouvel
Luogo: Doha, Qatar
Images courtesy of Aga Khan Award for Architecture, photo by AKAA / Cemal Emden
http://www.jeannouvel.com/
http://www.akdn.org/2016Award